forma
fórma [Lat. forma] [LSF] L'aspetto esteriore di un oggetto o di una sua rappresentazione: f. d'onda di un segnale (v. oltre); per traslato, grandezza, spesso data come coefficiente o fattore, che [...] v. varietà riemanniane: VI 509 b. ◆ [ALG] F. invariante: v. meccanica analitica: III 657 f. ◆ [ALG] F. lineare: una f. algebrica o differenziale di primo grado o del primo ordine. ◆ [ALG] F. quadratica: la f. corrispondente a un polinomio di secondo ...
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sommatore
sommatóre [Der. di sommare, da somma] [ELT] S. analogico: circuito non lineare, realizzabile mediante circuiti sia passivi che attivi (di solito ad amplificatore operazionale logaritmico o [...] antilogaritmico: v. circuiti non lineari: I 622 e), che fornisce la somma algebrica di tensioni variabili. ◆ [ELT] [INF] S. binario (ingl. adder): nella tecnica dei calcolatori elettronici, lo stesso che addizionatore. ...
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Ingegnere italiano (Crocemosso, Vercelli, 1850 - ivi 1909); prof. a Roma dal 1877 di meccanica razionale, nel 1903 successe a L. Cremona nella direzione della Scuola d'applicazione per ingegneri. La sua [...] attività scientifica si svolse nei campi della meccanica razionale, dell'analisi algebrica, della termodinamica ma soprattutto della teoria matematica dell'elasticità al cui sviluppo grandemente contribuì nell'indirizzo fondato da E. Betti (spesso ...
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reticolo
retìcolo [Der. del lat. reticulum o reticulus, dim. di rete] [LSF] Sinon. di rete e di reticolato, usato in alcune espressioni tecniche per indicare una struttura che abbia aspetto di rete bi- [...] . quando s'intendono come intersezione e unione di due sottospazi lo spazio intersezione e, rispettiv., lo spazio congiungente; (c) nell'algebra, nella teoria dei gruppi, a ogni gruppo G si possono associare vari r., per es., il r. dei sottogruppi di ...
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Ingegnere (Winschoten 1900 - m. 1990). Ricercatore nei laboratorî della società Philips, a Eindhoven; inventore, con G. Jobst, del pentodo (1926), portò importanti contributi alla teoria delle reti elettriche. [...] è legato il teorema di T., secondo il quale, assegnate due reti aventi lo stesso grafo, è sempre nulla la somma algebrica di tutti i prodotti, effettuati sui rami omologhi, delle tensioni dei rami della prima retta per le intensità di corrente dei ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] ha una s. d’ordine. Lo studio delle s. d’ordine è lo studio degli insiemi ordinati. Un insieme è dotato di s. algebrica se in esso sono opportunamente definite operazioni (funzioni a una o più variabili) che legano tra loro i suoi elementi; tra le s ...
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iperbolico
iperbòlico [agg. (pl.m. -ci) Der. di iperbole] [ALG] Cilindro i.(propr., cilindro a sezioni i.): cilindro quadrico tale che tutte le sue sezioni piane siano iperboli (v. fig). ◆ [ANM] Coseno [...] i. (v. oltre). ◆ [ALG] Curva i.: lo stesso che iperbole di ordine superiore: → iperbole. ◆ Equazione i.: (a) [ALG] l'equazione algebrica di 2° grado con discriminante positivo, cioè con due radici reali distinte, così chiamata in quanto in essa si ...
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Linguistica
In riferimento ai sistemi di scrittura, si dice scrittura lineare ogni sistema grafico adoperante segni a sviluppo l. non interpretabili come pittogrammi; in particolare, in archeologia si [...] metà del secondo millennio a.C. (➔ cretese-micenea, civiltà).
Matematica
Si dice lineare un’equazione o un’espressione algebrica in cui l’indeterminata o le indeterminate compaiono al primo grado: si parla così di combinazione lineare, condizione ...
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trasformata
trasformata [s.f. dall'agg. trasformato, part. pass. di trasformare, der. del lat. transformare "cambiare la forma", comp. di trans- "trans-" e formare "dare forma"] [ANM] Di una funzione [...] , e dotata di particolari proprietà, per es., quella di potere ridurre tramite essa un'equazione differenziale in un'equazione algebrica; per ogni t. è definibile una t. inversa, o antitrasformata, che riproduce la funzione dalla t. di essa. ◆ [ANM ...
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equazione
equazióne [Der. del lat. aequatio -onis "uguaglianza, uguagliamento", da aequare "uguagliare"] [LSF] Uguaglianza tra due espressioni (il primo e il secondo membro dell'e.) contenenti una o [...] xn+a₁xn-1 +...+an-1x+an=0, ove a₀€0 e le ak sono numeri reali o complessi (o più in generale appartenenti a un campo algebrico). Si dice radice o soluzione dell'e. un valore α che la renda soddisfatta, tale cioè che a₀αn+a₁αn-1+...+an-1α+an=0. Accade ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...
algebraico
algebràico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci), ant. – Algebrico: più quantità complesse a. ammettono un comune divisore (Beccaria); gli uomini del dì d’oggi vogliono dappertutto analisi, dimostrazioni e ciffre a. (A. Verri).