Generale francese (Grenoble 1795 - Ginevra 1871). Si segnalò giovanissimo nelle campagne di Russia e di Germania; la monarchia di luglio lo inviò in Algeria, dove raggiunse il grado di generale di divisione [...] (1837). All'inizio del Secondo Impero fu per breve tempo ministro della Guerra, quindi governatore dell'Algeria per sette anni, e maresciallo di Francia; poi (1859-67) di nuovo ministro della Guerra. Durante il suo ministero si ebbe la spedizione in ...
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Generale francese (Nancy 1854 - Thorey 1934). Combatté con J.-S. Gallieni nell'alto Tonchino, dove fu il capo di gabinetto del governatore; poi (1898) passò, ancora con Gallieni, nel Madagascar, dove domò [...] insurrezione antifrancese; destinato in Algeria (1903), comandò (1907) una campagna nella Chaouia. Alto commissario nel Marocco (1908), ridusse all'obbedienza le tribù indigene, assicurando il territorio al dominio francese. Lasciato il Marocco (1921 ...
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Generale e uomo politico francese (Lesneven 1804 - Néchoat, Morlaix, 1887). Si distinse nelle campagne di Algeria (1830-48), giungendo al grado di generale di brigata. Dopo la rivoluzione del 1848, ministro [...] plenipotenziario in Russia, deputato alla Legislativa, si dichiarò favorevole alla spedizione di Roma, ma contrario al colpo di stato di Luigi Napoleone, che lo costrinse a vivere in esilio (fino al 1857). ...
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Appellativo di origine francese («piede nero») dato, con intonazione spregiativa, ai figli di genitori francesi nati in Algeria, e in genere ai Francesi che vivevano in Algeria prima che la colonia conquistasse [...] l’indipendenza (probabilmente perché i guidatori dei battelli a carbone che un tempo facevano servizio nel Mediterraneo erano spesso algerini e avevano l’abitudine di camminare a piedi nudi sul carbone) ...
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Generale francese (Lorient 1849 - Pont-Scorff, Morbihan, 1927); generale di corpo d'armata (dal 1908), allo scoppio della Prima guerra mondiale si segnalò alla Marna e alla battaglia della Champagne del [...] 1915; quindi passò al comando del gruppo delle armate del centro fino al marzo 1916. Successivamente fu inviato in missione in Algeria; passò nella riserva nel 1917. ...
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Lévy, Bernard-Henry. - Filosofo francese (n. Beni Saf, Algeria, 1948). Maggiore rappresentante, insieme con André Glucksmann, dei nouveaux philosophes, ha duramente criticato il pensiero marxista, da lui [...] . it. I dannati della guerra, 2002) L. ha raccolto una serie di servizi giornalistici effettuati per il quotidiano francese Le Monde in Angola, Srī Laṅka, Burundi, Colombia e Sudan, sottolineando come alcuni conflitti siano ignorati dai mass media ...
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Pittore francese (Parigi 1840 - Giverny 1926). Tra i più grandi protagonisti della rivoluzione impressionista, fu forse lo spirito più lucido, risoluto e conseguente del movimento, ai cui principi fondamentali [...] compagni a Champigny-sur-Marne, per dipingere direttamente dalla natura; nell'autunno dello stesso anno si recò in Algeria per il servizio militare. Ebbe dunque vivissima l'impressione di due paesaggi e di due situazioni luministiche radicalmente ...
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Uomo politico francese (n. La Trinité-sur-Mer 1928), ex presidente del partito di estrema destra Front national (FN), da lui fondato nel 1972; il suo programma politico, fortemente nazionalista, prevede [...] della Francia dall'Unione Europea e la reintroduzione della pena di morte. Veterano dell'esercito francese (ha partecipato alle azioni militari in Indocina e in Algeria), è stato eletto per la prima volta deputato all'Assemblea nazionale nel 1956 ...
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Scrittore ivoriano di lingua francese (Boundiali 1927 - Lione 2003). Nato in una famiglia di commercianti malinke, studiò all'École technique supérieure di Bamako, da cui fu espulso nel 1945 per ragioni [...] d'Avorio indipendente nel 1961, dopo il 1963 si esiliò in Algeria (fino al 1969), quindi in Francia, per poi stabilirsi in ha segnato una svolta nel romanzo africano. In un francese contaminato dalla lingua malinke, K. denuncia, attraverso la ...
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Pittore (Pietrogrado 1916 - Antibes 1955). Nel 1919, in seguito alla Rivoluzione russa, la sua famiglia si rifugiò in Polonia; rimasto orfano giovanissimo (1922), S. fu accolto da amici a Bruxelles dove, [...] di belle arti; in quegli stessi anni visitò Parigi, l'Olanda, l'Algeria, il Marocco, l'Italia, la Spagna. Nel 1933 si arruolò nella soggiorni nel sud della Francia; nel 1948 assunse la cittadinanza francese. In contatto con G. Braque e A. Lanskoy, ...
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pied-noir
〈pi̯è nu̯àar〉 s. m., fr. (propr. «piede nero»; pl. pieds noirs). – Appellativo dato, con intonazione spreg., ai figli di genitori francesi nati in Algeria, e in genere ai francesi che vivevano in Algeria prima che la colonia francese...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...