WIDAL, Fernand
Agostino PALMERINI
Mario BARBARA
Clinico medico, nato il 9 marzo 1862 a Dellys in Algeria, morto a Parigi il 14 gennaio 1929. Laureatosi a Parigi nel 1889, nel 1893 divenne medico degli [...] ospedali, nel 1894 agrégé, nel 1911 ebbe la cattedra di patologia interna, nel 1918 quella di clinica medica.
È una delle figure più importanti della clinica medica francese dei nostri tempi. Dimostrò ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] il fallimento militare e politico dell’intervento armato in Egitto durante la crisi di Suez. Gli eventi connessi alla guerra d’Algeria nel 1958 favorirono il ritorno al governo di De Gaulle, cui il Parlamento affidò i pieni poteri per sei mesi con ...
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In paletnologia, deposito formato da ceneri e gusci di molluschi, situato all’aperto o in grotte, in Algeria e Tunisia. L’industria silicea è di tipo capsiano (➔), con i cosiddetti coltelli da chiocciolai. ...
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Generale (Maromme, Seine-Inférieure, 1794 - Algeri 1864). Partecipò alle spedizioni di Spagna (1823) e Morea (1828-29); in Algeria dal 1839, si distinse nella lotta contro Abd el Kader, guadagnando nel [...] ). Comandante del I corpo d'armata in Crimea, l'8 sett. 1855 P. espugnò la fortezza di Malachov, impresa che gli valse il bastone di maresciallo di Francia e il titolo di duca. Ambasciatore a Londra (1858-59), fu dal nov. 1860 governatore d'Algeria. ...
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Vedi SITIFIS dell'anno: 1973 - 1997
SITIFIS (Sétif)
P. A. Février
Antica città della Mauretania (in Algeria), situata a N degli altipiani, là dove comincia una zona di colline debolmente accidentate.
Nerva [...] , all'esterno di questo muro, si trovino solo silos e non abitazioni di età araba.
Bibl.: St. Gsell, Atlas archéologique d'Algérie, Parigi 1911, foglio 16, n. 364; P. A. Février, Le développement urbain en Afrique du Nord, les exemples comparés de ...
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Dinastia berbera musulmana, fondata da Ḥammād ibn Buluqqīn, che nei secc. 11º e 12º dominò parte dell'Algeria. Ebbe dapprima per capitale la Qal‛a (cittadella) che da essi prese il nome (Qal‛at Banī Ḥammād), [...] poi Bugia. La dominazione degli H. ebbe fine nel 1152 con le conquiste almohade ...
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Kutāma (anche Kitāma) Gruppo etnico berbero che al tempo della conquista musulmana occupava la regione montuosa dell’Algeria di NE, tra l’altopiano dell’Aurès e il Mediterraneo. Nel 10° sec. su di esso [...] si appoggiò il califfato dei Fatimidi. I discendenti sono stanziati nella Grande e nella Piccola Cabilia, e nel territorio di Homs (Tripolitania) ...
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Maresciallo di Francia (Versailles 1811 - Madrid 1888); nel 1835 combatté in Spagna contro i carlisti, quindi in Algeria, in Crimea e nel 1859 in Italia al seguito del maresciallo MacMahon. Passò poi (1862) [...] nel Messico, e all'avvento al trono imperiale dell'arciduca Massimiliano d'Austria imbastì un doppio gioco, ispirando al giovane sovrano inesperto provvedimenti odiosi, contro i quali poi istigava i messicani ...
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I Tuareg sono una popolazione berbera composta da circa 5 milioni di persone, che vive a ridosso di Algeria, Mali, Niger, Burkina Faso e Libia. In Algeria si stima siano presenti più di un milione di Tuareg, [...] situati nella fascia desertica meridionale, in un’area tutt’ora strategica, in quanto importante rotta trans-sahariana. Popolazione di tipo nomade, i Tuareg sono i maggiori abitanti del deserto del Sahara ...
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Nome dato dai Romani a una parte degli indigeni dell’Africa settentrionale: in senso stretto a quelli che costituirono il regno di Mauretania, ma in senso largo a tutte le popolazioni della parte occidentale [...] Medioevo furono chiamati M. (Mori) tutti i musulmani; più tardi (16° sec.) quelli cacciati dalla Spagna e rifugiatisi in Marocco, Algeria e Tunisia. Oggi sono chiamati M. in primo luogo gruppi nomadi sahariani occupanti la Mauritania e il Sahel a S ...
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algere
àlgere v. intr. [dal lat. algēre] (usato solo nel pass. rem. alsi), poet. ant. – Sentire gran freddo, gelare: L’alma ch’arse per lei sì spesso et alse (Petrarca). V. anche algente.