Letterato e storico arabo musulmano (Tilimsān, Algeria, verso 1592 - Il Cairo 1632). La sua opera maggiore Nafḥ aṭ-ṭīb ("Olezzo profumato"), è divisa in due parti nettamente distinte, di cui una tratta [...] la storia e civiltà della Spagna musulmana, l'altra la biografia del visir Lisān ad-dīn Ibn al-Khaṭīb. La quantità e qualità degli antichi materiali utilizzati o riprodotti in quest'opera ne fa, nonostante ...
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Uomo politico francese (Sidi Bel-Abbès, Algeria, 1863 - Plessis-Picquet 1925). Avvocato, deputato socialista (1893-1902), collaborò con J. Jaurès alla fondazione del giornale L'Humanité (1904) e alla costituzione [...] del Partito socialista unificato (1905). Lasciato quest'ultimo dopo la rielezione alla Camera, fu ministro del Lavoro (1906-10) e dell'Istruzione (1913-14) e dal giugno all'agosto 1914 presidente del Consiglio ...
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In origine probabilmente titolo onorifico dato nelle reggenze di Tunisi e Algeri a capitani corsari, poi titolo del sovrano. In Tunisia indicò anche subalterni dei giannizzeri turchi, poi il loro capo. [...] Il titolo fu conservato in Tunisia fino al 1705 e in Algeria fino al 1830. ...
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ach-Chéliff Città (180.000 ab. circa) dell’Algeria, a sinistra del fiume Chéliff, 170 km a SO di Algeri (fino al 1980 denominata al-Asnam). Centro commerciale di una zona fertile e irrigua (cereali, vino, [...] agrumi, cotone). Importante nodo stradale sulla ferrovia Algeri-Orano. Capoluogo della provincia omonima.
Fu fondata nel 1843 da T. Bugeaud sul luogo del romano Castellum Tingitanum di cui si conservano alcuni resti. ...
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Maresciallo di Francia (Limoges 1784 - Parigi 1849); in Algeria, contro l'emiro Abd el-Kader, iniziò un tipo nuovo di guerra, con le energiche puntate di colonne volanti che furono la base della strategia [...] coloniale che da B. prese nome. Il successo gli meritò la nomina (1841) a governatore generale. In due anni estese la dominazione francese a tutto il retroterra algerino, ove costruì anche strade e villaggi. ...
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Cirta
Antica città della Numidia (od. Costantina, in Algeria). Capitale della Numidia dal tempo di Siface; durante le guerre civili P. Sizio vi costituì un piccolo Stato indipendente; con Cesare divenne [...] colonia. Con Diocleziano, che divise la Numidia in due parti, fu capitale della Numidia Cirtensis. Danneggiata dall’usurpatore Domizio Alessandro, fu restaurata da Costantino, che le dette il suo nome ...
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Behanzin
Ultimo re indipendente del Dahomey (Abomey 1844-Blida, Algeria, 1906). Figlio di Gle-Gle, salì al trono nel 1890, opponendosi all’occupazione francese della costa. Intervenuto militarmente, [...] il Dahomey nel 1892, con il pretesto di porre fine a pratiche schiavistiche. Dopo strenua resistenza, B. diede alle fiamme la capitale, Abomey, animando una tenace guerriglia. Arresosi (1893), fu deposto e deportato in Martinica e poi in Algeria. ...
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Dinastia musulmana berbera che dominò il Marocco, parte dell'Algeria e della Spagna tra l'11° e il 12° secolo. In origine gli A. furono riformatori religiosi alla guida di una comunità che iniziò una guerra [...] santa per la riunificazione sotto un unico dominio dei vari Stati del Maghreb occidentale ...
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Generale e africanista (Decize, Nièvre, 1814 - ivi 1897). In Algeria, oltre a rendere importanti servizî militari e politici, compì esplorazioni scientifiche. Tra i suoi scritti, hanno ancora notevole [...] utilità gli studî sui dialetti berberi e la raccolta Poésies populaires de la Kabylie (1867) ...
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Ammiraglio (Parigi 1790 - ivi 1860). Partecipò alla campagna d'Algeria (1830), all'assedio di S. Giovanni Ulloa (1833) e al blocco navale di Buenos Aires (1838). Nel 1852 fu comandante in capo della flotta [...] del Mediterraneo e senatore; durante la guerra di Crimea comandò la squadra del Baltico, riuscendo a occupare Bomarsund nelle isole Åland ...
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algere
àlgere v. intr. [dal lat. algēre] (usato solo nel pass. rem. alsi), poet. ant. – Sentire gran freddo, gelare: L’alma ch’arse per lei sì spesso et alse (Petrarca). V. anche algente.