Pittore (Cocentaina, Alicante, 1600 - Valenza 1667), allievo di F. Ribalta, al cui stile si mantenne fedele (Comunione della Maddalena, nel Museo Provinciale di Valenza). ...
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Pittore e scultore (Onil, Alicante, 1924 - Madrid 1985). Studiò alla Scuola di belle arti di Valenza; dopo un lungo soggiorno a Parigi (1949-58), visse prevalentemente in Spagna. Esordì con opere di tendenza [...] costruttivista per poi dedicarsi, dal 1955, a ricerche ottico-cinetiche realizzando rilievi luminosi, mobiles e sculture in acciaio cromato ...
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Musicista spagnolo (Alicante 1886 - Madrid 1976). Allievo di C. Saint-Saëns e M. Reger, è stato uno dei più noti esponenti della musica spagnola moderna, alla quale ha contribuito con scritti teorici, [...] opere teatrali, poemi sinfonici e altri lavori strumentali da concerto e da camera, ispirandosi al folclore musicale spagnolo ...
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Storico e giurista spagnolo (Alicante 1866 - Città di Messico 1951), prof. di diritto a Oviedo e a Madrid (1914). Socio straniero dei Lincei (1929). Autore tra l'altro di una Historia de España y de la [...] civilización española (3 voll., 1901-1906; trad. it., in compendio, 1935) ...
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Pittore (Alicante 1773 - Madrid 1838), esponente del neoclassicismo spagnolo. Studiò a Valenza e a Madrid, quindi a Parigi con L. David e a Roma. Tornato in patria, divenne pittore di corte (1815) e direttore [...] dell'Accademia di S. Fernando. Fra le opere: Fame a Madrid (1818, Madrid, Museo municipale), Sbarco di Ferdinando VII a Cadice (1827, Madrid, Museo romantico) e un notevole numero di ritratti ...
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Pittore (Napoli 1634 - Alicante 1695), il più famoso di una famiglia di artisti. Fu specialista in nature morte, specie di pesci, cacciagione, cucine, in rapporto con l'opera di E. Baschenis e in seguito [...] con G. B. Ruoppolo e A. Brueghel. Sue Nature morte sono a Napoli, Museo di S. Martino e Museo nazionale di Capodimonte; a Roma, Camera dei deputati (1671); a Firenze, Uffizi (1670-80 circa e 1691). Fu ...
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Commediografo spagnolo (Alicante 1866 - Madrid 1943), autore di numerosi entremeses, zarzuelas, sainetes che non vanno al di là del quadro di costume madrileno, sia pur vivace e garbato. In collab. con [...] Celso Lucio scrisse Los aparecidos (1892) e El cabo primero (1895), con Enrique García Álvarez: Alma de Dios (1908), Gente menuda (1911), El pobre Valbuena (1904). Appartengono alla produzione personale: ...
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Erudito spagnolo (n. Castalla, Alicante, 1739 - m. 1800). Sull'esempio di Mayans, cercò di restaurare la tradizione scientifica e letteraria spagnola, curando le edizioni di opere rare o poco note come [...] la Expedición de catalanes y aragoneses contra turcos y griegos di Fr. de Moncada (1772), le Coplas di Jorge Manrique (1771) e la Crónica de D. Alonso el onceno (1788), di grande interesse per l'acume ...
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Commediografo spagnolo (Calatayud 1863 - Alicante 1917). Di tinte socialiste è Juan José (1895), al pari di El señor feudal; gli altri drammi, Honra y vida, La mejor ley (1890), Amor de artista, Sobrevivirse, [...] ecc., non raggiunsero il successo di Juan José, che fu rappresentato in tutti i teatri d'Europa. D. scrisse anche versi, opere narrative di scarsa fortuna, e un libretto di zarzuela (Curro Vargas) per ...
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Scrittore spagnolo (Alicante 1745 - Napoli dopo il 1824). Visse lungamente in Italia in seguito all'espulsione dalla Spagna dei gesuiti nel cui ordine era entrato nel 1759. Nel 1769 si secolarizzò; successivamente [...] rientrato in patria con la famiglia (1798), fu di nuovo espulso (1801). Tradusse Sofocle e, sulle orme di M. Cesarotti, il Fingal. Scrisse una specie di poema in prosa sulle origini di Venezia (El Antenor, ...
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alicante
s. m. [dal nome della città di Alicante, sulla costa della Spagna di sud-est]. – Vitigno probabilmente di origine spagnola, molto coltivato in Spagna, ma anche in Francia (dove si chiama anche grenache), in Algeria e Tunisia, diffuso...
alice
s. f. [lat. hallex -ēcis «salsa di pesce»]. – Altro nome com. dell’acciuga, spec. usato per indicare le acciughe salate o conservate sott’olio; in senso fig., di persona molto magra.