Gabba, Emilio
Domenico Musti
Storico dell'antichità, nato a Pavia il 31 marzo 1927. Professore di Storia romana nelle università di Pisa (1958-74) e Pavia (1974-96); professore emerito dal 1996. È stato [...] a cui esse appartengono, prestando una specifica attenzione alla nascita dell'esercito professionale. Studioso di Polibio, Dionigi di Alicarnasso, Plutarco (con particolare riguardo alle vite e alle riforme di Agide e Cleomene) e delle fonti relative ...
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Figlio di Cicno, uno dei più noti tra gli attidografi. Visse nella prima metà del sec. III a. C. e cadde, come partigiano di Tolomeo Filadelfo, dopo l'occupazione di Atene da parte di Antigono Gonata (263 [...] le ha valso una larga fortuna presso gli eruditi posteriori, come ancora ci provano le abbondantissime citazioni, specie in Dionisio di Alicarnasso, in Didimo, in Eusebio e Strabone. Dell'Attide F. stesso fece un'epitome; un'altra fu fatta da Asinio ...
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LICINIO Macro (C. Licinius Macer)
Giuseppe Cardinali
Padre di Gaio Licinio Calvo (v.), fu uno dei principali annalisti dell'età sillana, e insieme ardente campione della democrazia. Tribuno del popolo [...] non può fissarsi il numero dei libri né i limiti cronologici, ma che fu largamente consultata da Livio e da Dionigi di Alicarnasso, ed esercitò influenza anche su altri autori. In base alle citazioni dirette e sicure di quest'opera (non più di un ...
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IACOPO di Angelo da Scarperia (Iacopo Angeli)
Paolo Farzone
Nacque a Scarperia, roccaforte fiorentina posta a difesa del Mugello, in data incerta. Solo parzialmente soccorre una testimonianza di Leonardo [...] Vergerio. Una nota di possesso riconduce inoltre a I. un manoscritto dell'XI secolo, contenente l'opera di Dionigi d'Alicarnasso: si tratta dell'Urb. gr. 105, conservato alla Biblioteca apostolica Vaticana; la nota di possesso, segnata sul verso del ...
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MYLASA (Μύλασα, Mylasa)
N. Bonacasa
Città in Caria odierna Milas. Il nome è pregreco.
L'epoca della fondazione è sconosciuta, ma vi dovette essere un insediamento miceneo già a partire dal 1500 a. C. [...] della satrapia, e tale essa rimase fino al 370 circa; cade infatti negli anni 366-365 il trasferimento della capitale ad Alicarnasso, ad opera di Mausolo. Presa da Alessandro nel 334 e passata, quindi, ad Antigono, ai Tolomei ed ai Seleucidi, fu ...
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FABIUS PICTOR, Gaius
M. B. Marzani
Pittore romano vissuto tra il IV e il III sec. a. C.
Diversi membri della famiglia dei Fabii portarono il cognomen Pictor, da lui tramandato e derivato appunto dall'arte [...] , nella II guerra sannitica: il tempio era stato dedicato appunto da C. Bubulco (Valer. Maxim., viii, 14, 6). Dionigi di Alicarnasso (Exc. lib., xvi, 6) loda l'accuratezza, la bellezza dei colori e la freschezza delle pitture di F. P., libere da ...
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MAUSOLO (Μαύσσωλλος, Μαύσωλος, Mausolus)
L. Fabbrini
Figlio di Ecatomno, satrapo della Caria, regnò tra il 357-6 e il 353-2 sulla regione e su parti della Lidia e della Licia, ivi comprese alcune città [...] considerarsi un principe filelleno, anche se le tortuosità della sua linea politica attestano una spiccata natura orientale. Ricostruì Alicarnasso ampliandola grandemente e ne fece il centro della satrapia. Batté moneta in stile rodio. Ma il suo nome ...
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SCIRONE (Σκίρων)
A. Gallina
Eroe greco, eponimo di un'altura nel territorio di Megara. Figlio, secondo alcuni autori, di Posidone e secondo altri di Pelope, fu considerato dai Megaresi come un buon condottiero [...] 1950, p. 83; Atene c. d. Theseion: id., ibid., p. 158 S. Fregio di GyölbaŞi-Trysa: id., ibid., p. 209 s. Mausoleo di Alicarnasso: vaso di Kakrylion, Firenze, Museo Arch.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 50, n. 9; id., Red-fig., p. 82. Pelike di ...
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(gr. ἀττικισμός). Conviene distinguere nettamente (come per asianismo; v.) un uso linguistico e uno retorico di questo termine: comune ai due è che entrambi suppongono, quale ideale, l'imitazione dei grandi [...] della lingua pura: il primo dizionario dell'uso degli oratori attici è opera del maestro che accanto a Dionisio di Alicarnasso fece sotto Augusto la maggior propaganda per l'atticismo, Cecilio di Calatte in Sicilia (nel complesso l'opera è perduta ...
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Scultore e cesellatore ateniese. Lavorò negli ultimi decennî del sec. V a. C., perché era sua opera la lampada d'oro del tempio d'Atena Poliade all'Eretteo, terminata nel 406. Il serbatoio dell'olio bastava [...] dell'arte, per la minuzia del suo stile, in cui il virtuosismo dei particolari sopraffaceva la creazione plastica. Dionigi d'Alicarnasso (De Isocr., 3) ne vantò la finezza e la grazia, mettendo C. accanto a Calamide (v.). Secondo una tradizione ...
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esapoli
eṡàpoli s. f. [dal gr. ῾Εξάπολις, che compare dapprima come nome proprio dell’Esapoli dorica, comp. di ἑξα- «esa-» e πόλις «città»]. – Nell’antica Grecia, unione politica di sei città: E. dorica, antica lega sacrale (6° sec. a. C.)...
meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro della vocale della prima sillaba]....