Vedi SPINA dell'anno: 1966 - 1997
SPINA (Σπῖνα, Spina)
N. Alfieri
P. E. Arias
N. Alfieri
P. E. Arias
Città etrusca della pianura padana, che le fonti letterarie indicano nell'antico delta del Po e [...] di foce del Po sono per ora affidate alle tradizioni leggendarie su cui insistono gli antichi: per Ellanico e Dionigi d'Alicarnasso (1, 18) fondatori furono i Pelasgi, per Giustino (xx, i, ii) i Tessali, per Plinio (Nat. hist., iii, 120) Diomede ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Da Romolo alla grande Roma dei Tarquini
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della nascita e della crescita di [...] più antichi, hanno veramente sparigliato le carte, restituendo ai testi sulle origini di Roma di Cicerone, Livio, Dionigi di Alicarnasso, Varrone, un valore di testimonianza storica, anche se in essi la storia si intreccia con il mito, la verità ...
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ORANTE
C. Bertelli
Il termine designa una figura, maschile o femminile, solitamente in veduta frontale, con le braccia alzate all'altezza all'incirca delle spalle, in un gesto che si deve interpretare [...] I sec. d. C. che ripete infatti un tipo creato nel IV sec. a. C., con la statua di Artemisia ad Alicarnasso. Accanto a questa figura di o. ammantata, nota in un'altra scultura del British Museum che si riferisce stilisticamente alla stessa cerchia ...
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MUSTI, Domenico
Pietro Vannicelli
– Nacque a Sezze, in provincia di Latina, il 23 ottobre 1934, quinto figlio di Spiridione e di Giuseppina Strafile.
Il lavoro del padre, funzionario del ministero delle [...] una formidabile competenza filologica: nel saggio Tendenze nella storiografia romana e greca su Roma arcaica. Studi su Livio e Dionigi d’Alicarnasso (in Quaderni urbinati di cultura classica, X [1970], pp. 3-160) evidenziò l’appartenenza di Dionigi d ...
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Vedi CNIDO dell'anno: 1959 - 1994
CNIDO (v. vol. II, p. 726)
R. Özgan
Sulla base delle ricerche condotte dagli inglesi G. Bean e J. Cook, si ritiene che la città arcaica sorgesse nei pressi dell'odierna [...] della città, a Capo Triopion, sorgeva il santuario comune alle sei maggiori città doriche dell'oriente (Ialiso, Camiro, Lindo, Coo, Alicarnasso e C., cfr. Herodot., I, 174; Thuc., VII, 35). Nel VII sec. la città doveva godere di una certa floridezza ...
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KALLIMACHOS (Καλλίμαχος, Callimachus)
L. Guerrini
2°. - Scultore, toreuta, pittore, di origine ignota, di formazione attica; la sua attività si svolse specialmente nell'ultimo trentennio del V sec. a. [...] Vitruvio il termine è stato motivato dalla elegantia e subtilitas di K., e ciò concorda col giudizio di Dionigi di Alicarnasso (Isocr. Ath., 542) che dello scultore accenna alla λεπτότης e alla χάρις. Per Pausania, invece, tale definizione è stata ...
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LUPA Capitolina
F. Castagnoli
Così vien chiamata comunemente la statua di bronzo, conservata nel Museo dei Conservatori a Roma, rappresentante una lupa che, solidamente piantata sulle quattro zampe, [...] i più), ovvero nel Comizio (De Sanctis, Carcopino), e in tal caso la statua della lupa coi gemelli vista da Dionisio di Alicarnasso (i, 79, 8) presso il Lupercale, e da lui detta di fattura arcaica, sarebbe un terzo monumento.
La discussione del ...
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(o Anatolia) Grande penisola di forma all’incirca rettangolare (politicamente appartenente alla Turchia), che dall’Asia si protende verso l’Europa, dalla quale la separano gli stretti del Bosforo e dei [...] spazio in zone sovrapposte, sono state rinvenute ad Assos, Pergamo, Erythrai, Colofone, Magnesia al Meandro, Priene, Mileto, Alicarnasso e Cnido. Mosaici a ciottoli sono attestati nel primo Ellenismo (Assos, Pergamo, Kyme, Erythrai, Tarso), mentre il ...
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Archeologia
Si definisce c. il linguaggio e il gusto artistico che una civiltà esprime in un dato periodo e che rimarrà tipico ed esemplare di quella civiltà, preso a modello e imitato per lungo tempo. [...] C.; Priene; Pireo). Nel corso del secolo successivo a questo schema si affiancò quello più tipicamente scenografico, rappresentato dai monumenti di Alicarnasso.
Tra la fine del 5° e la prima metà del 4° sec. a.C., mentre nel Peloponneso continuava la ...
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CRITICA DELL'ARΤΕ (v. vol. Il, p. 946)
M. M. Sassi
A rigore, nell'antichità classica non esiste una c. intesa come «genere» autonomo, con testi suoi propri e una corrispondente definita figura professionale. [...] degno posto nell'ambito dell'educazione di ogni persona colta. La figura del critico d'arte è già nata quando Dionigi di Alicarnasso (I sec. a.C.), a conferma del proprio diritto di esaminare Tucidide, ricorda che l'inferiorità sul piano dell'abilità ...
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esapoli
eṡàpoli s. f. [dal gr. ῾Εξάπολις, che compare dapprima come nome proprio dell’Esapoli dorica, comp. di ἑξα- «esa-» e πόλις «città»]. – Nell’antica Grecia, unione politica di sei città: E. dorica, antica lega sacrale (6° sec. a. C.)...
meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro della vocale della prima sillaba]....