GALLERANI, Ciampolo
Andrea Giorgi
Figlio di Iacomo di Sigherio, mercante e banchiere senese, e di Raba di Bandinello, nacque intorno al 1260. I più antichi ricordi dell'operato del G. si riferiscono [...] impegno del G. a non prestare fideiussioni e a non alienare beni senza il consenso paterno - ricorda quello dei documenti del Una conferma indiretta del suo pieno reinserimento nella compagine sociale senese viene dal fatto che nel dicembre 1326 il G ...
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I beni comuni
Maria Rosaria Marella
I processi di privatizzazione imposti dal progressivo smantellamento del welfare e dalle politiche neoliberiste hanno accresciuto enormemente l’interesse per i beni [...] , invece, la Corte Suprema indiana, nell’annullare l’alienazione a scopo di lottizzazione di uno spazio pubblico (lo stagno beni dalla titolarità della proprietà e dunque ripensando la funzione sociale come possibilità di uso garantita a chi non è ...
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Beni pubblici e beni collettivi
Antonello Ciervo
Il presente saggio, muovendo dal risalente dibattito dottrinale in materia di beni pubblici e collettivi, analizza la più recente giurisprudenza delle [...] Consulta, la necessità di distinguere correttamente tra l’alienazione dell’uso civico, che sottoporrebbe il bene alla questo tipo non possa più basarsi su un’ontologia naturalistica ma sociale, in quanto le utilità generate dai beni si distinguono tra ...
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MONDELLI, Francesco Antonio
Giuseppe Pignatelli
– Nacque a Roma il 6 febbr. 1756 da Sebastiano e da Costanza Lanti (Hierarchia catholica, p. 362).
La tradizione agiografica (Baraldi, p. 549) gli attribuisce [...] proprio mentre in Francia l'Assemblea nazionale discuteva dell'alienazione dei beni del clero. Seguì la Seconda decade di «civile e cristiana» delle fanciulle di ogni ceto e condizione sociale. Allo scopo il M. ottenne da Pio VII di poter adibire ...
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GRIPPA, Giuseppe
Antonello Pizzaleo
Nacque a Napoli nel 1744, da Francesco e Antonia Bonanni.
Mancano notizie precise sulla sua prima formazione e la gioventù. Annoverato tra gli allievi di A. Genovesi [...] della feudalità in tempi lunghi, da ottenersi attraverso l'alienazione, senza attributi feudali, dei feudi devoluti. La risposta Id., Feudalità, riforme, capitalismo agrario. Panorama di storia sociale italiana tra Sette e Ottocento, Bari 1968, pp. 66 ...
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LANCELLOTTI, Scipione
Raissa Teodori
Nato presumibilmente a Roma nel dicembre 1527, il L. fu uno dei sette figli di Orazio e di Antonina d'Aragona.
Medico illustre e stimato cittadino romano, Orazio [...] nobiltà, anche grazie alla posizione economica e alla visibilità sociale raggiunta dai figli di Orazio, e dal L. in parte romana tanto nell'interpretazione della bolla di Pio V sull'alienazione dei feudi della Chiesa quanto, alla morte di Alfonso nel ...
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alieno
alièno agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. alienus «altrui»]. – 1. agg. a. letter. Di altri, che appartiene ad altri: fece guerra con le armi sue e non con le a. (Machiavelli). Quindi anche (non com.), diverso, estraneo: non mi pare a. dalla...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...