Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] il cui approdo è la fondazione di una nuova civiltà, la conquista di nuovi valori: preparando così gli sviluppi allegorici e trascendenti del tema nell'era cristiana.
Il viaggio, tuttavia, si dispose più compiutamente e pervasivamente come impulso e ...
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Letterato e pubblicista spagnolo, nato a Barcellona il z8 settembre 1882. Si conquistò rapida fama come scrittore catalano. Dalla sua brillante attività giornalistica uscì il Glosari (1906), il cui contenuto [...] estetico e filosofico si potenziò nella trasparente allegoria La ben plantada (1912). Cooperò efficacemente al movimento intellettuale che a Barcellona ebbe a centro l'Institut d'Estudis Catalans. Spirito irrequieto, dopo il 1920 si staccò dal gruppo ...
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GHISI, Giorgio
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1520 a Mantova, da Ludovico, mercante originario di Parma (D'Arco, 1857, p. 268).
Benché non esista alcuna notizia sulla formazione del G., è certo che avvenne [...] , a Mantova (Bellini, 1979, p. 123; 1998, p. 18).
A un periodo caratterizzato da una decisa propensione a elaborare complessi temi allegorico-moraleggianti ne seguì uno in cui il G. si impegnò in opere di grande maestria tecnica, ma che tornarono a ...
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Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] ancora barbari e dominati dalla fantasia ".
Dal De Sanctis, senza grandi mutamenti di posizione, al Croce, per il quale o c'è l'allegoria e allora essa " è sempre, per definizione, fuori e contro la poesia ", oppure c'è la poesia, e allora non c'è ...
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Teologo francese (Cambrai 1896 - Parigi 1991). Iniziatore e animatore della scuola teologica di Lione, legò la scienza teologica al contesto sociale e culturale della tradizione, giustificando lo sviluppo [...] 'evoluzione di strutture fondamentali del pensiero teologico e filosofico (come l'idea di soprannaturale); la rivalutazione dell'allegoria e del simbolismo quali strumenti più idonei a penetrare l'intelligenza della Scrittura e della storia sacra; il ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] o un'allusione indiretta. In ogni caso, per lo status come per il modo di esprimersi, il mito si presenta come un'allegoria: esso non occupa una sfera propria più di quanto non parli una lingua che sia veramente sua. Nella tradizione di pensiero che ...
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NOCCHI, Pietro
Alessandra Nannini
NOCCHI, Pietro. – Nacque a Roma il 12 giugno 1783, da Bernardino e da Clementina Ricci, figlia del pittore romano Francesco.
Dopo l’apprendistato nella bottega del [...] , adattando i bozzetti realizzati per Elisa nel 1807, aderì a un neoclassicismo di maniera e per l’Aurora, allegoria della domenica, si avvalse della Febea dipinta per il Quirinale.
Nella pittura da cavalletto, adottò stilemi improntati al gusto ...
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bastardizzare
v. tr. (spreg.) Mettere insieme elementi diversi tra loro, incrociandoli e contaminandoli.
• [Sydney] Pollack mescola sempre (adora bastardizzare le cose) mafia e potere politico, stato [...] . Sul piano dell’espressione questo vuol dire maneggiare gli opposti, realismo e fantastico, «documentarismo» e allegoria, analisi e urlo appassionato, creando un flusso visuale a sbalzi stilistici molto originale. (Roberto Silvestri, Manifesto ...
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MORICI, Eugenio
Davide Lacagnina
MORICI, Eugenio (Gino). – Nacque a Palermo il 20 febbraio 1901 da Santo e da Rosaria Lauro.
Subito dopo gli studi presso l’istituto d’arte e l’Accademia di belle arti [...] avviò la decorazione di alcuni ambienti del palazzo delle Poste di Caltanissetta, per il quale dipinse anche un olio su tavola, Allegoria dell’Italia, nel 1939. Del 1935 è invece la realizzazione, per il palazzo delle Poste di Palermo, di una grande ...
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ANTEO (᾿Ανταῖος Antaeus)
A. de Franciscis
Gigante. La lotta con Eracle è il motivo culminante del mito di A., ed è anche l'unico tema che, per quel che sappiamo, tratta l'arte figurativa nel rappresentare [...] tale personaggio; anzi i due contendenti finiscono col diventare allegoria della forza bruta che soccombe lottando contro la forza cosciente. L'episodio era rappresentato nello Heraklèion di Tebe - non è chiaro se in una metopa o se sul frontone - ad ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...