Scrittore inglese (forse Abernant, Galles, 1594 circa - Londra 1666), autore delle Epistolae Howelianae (1645-55) che egli immaginò d'inviare al re Carlo I e a grandi personaggi; contengono considerazioni [...] , aneddoti, notizie, e sono il travestimento epistolare di conversazioni vivaci e ingenue; Dodona's grove (1640) è un'allegoria politica; Instructions for forreine travell (1642) mette a profitto l'esperienza dei suoi molti viaggi. Le altre sue opere ...
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Pittore e incisore (Venezia 1498 circa - ivi 1561), manierista. A Roma trasse incisioni da opere di Michelangelo, Raffaello, Giulio Romano, e in seguito dalle proprie invenzioni, seguendo la tradizione [...] di M. Raimondi. Abile decoratore (apparati trionfali per l'ingresso di Carlo V a Roma, 1536), dipinse a Firenze un'allegoria della battaglia di Montemurlo (Pitti); a Roma lavorò in S. Giovanni Decollato e (dopo il 1550), in S. Maria della Minerva; a ...
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Poeta e scrittore tedesco (Nordhausen, Harz, 1912 - Hanau 1984). Dalle esperienze di guerra in Francia e in Italia, trasse spunto per il ciclo di 35 sonetti Venezianisches Credo (1944), che nell'immediato [...] (1961) e Flaschenpost (1982). Fra le opere in prosa, caratterizzate da un tono sempre formalmente sostenuto, il racconto allegorico Balthasar (1951), il romanzo di tono satirico Spielball der Götter (1959), i racconti anch'essi satirici raccolti in ...
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Poeta tedesco (n. nell'Alto Palatinato 1300 circa - m. 1360 circa). Fu al seguito di Ludovico il Bavaro e del figlio di questo, Ludovico di Brandeburgo. A lui si deve il poema Die Jagd, collocabile fra [...] il 1335 e il 1340, una delle più felici "Minneallegorien" del declinante Medioevo. L'allegoria della caccia alla nobile fiera è fornita da una muta di cani, ciascuno simboleggiante una virtù o uno stato d'animo; le frequenti interpolazioni di ...
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litterale
Guy Dominique Sixdenier
Il problema del senso letterale (D. usa sempre la forma ‛ litterale ') posto sin dall'antichità paleocristiana, trovò le sue prime formulazioni complessive in Origene, [...] livelli. Secondo il senso l., la Commedia dipinge lo stato di questa o quell'anima dopo la morte; ma secondo l'allegoria, vale a dire per traslato - passaggio a un senso più sublime - D. tratta dell'uomo (in quanto tale, non individualmente), del ...
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palesemente
Bruna Cordati Martinelli
Due occorrenze nel Convivio; la prima, la donna di cu' io m'innamorava non era degna rima di volgare alcuna palesemente po[e]tare (II XII 8), esprime il concetto [...] che nessuna poesia volgare poteva avere l'ardire di parlare " apertamente e chiaramente " (cioè non sotto allegoria) della filosofia, la donna di cui D. era innamorato. La seconda occorrenza esprime una regola di ragion pratica: nessuno dee l'amico ...
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Pittore (Anversa 1575 - ivi 1632), decano (dal 1606) della gilda dei pittori di Anversa. Autore di composizioni religiose, mitologiche e allegoriche, trasse copiosi suggerimenti dalla pittura italiana; [...] il 1606, dove conobbe le opere di Caravaggio; in seguito subì l'influsso di Rubens. Tra le sue opere ricordiamo l'Allegoria del destino umano (1600; Bruxelles, Musée royaux des beaux-arts) e Scaldis et Antwerpia (1609; Anversa, museo), suo capolavoro ...
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Incisore (n. Ravenna poco prima del 1493 - m. Roma 1527). Frequentò la bottega di M. Raimondi e fu attivo a Roma, incidendo a bulino opere antiche (il Trono di Nettuno di Ravenna, il Laocoonte, ecc.) e [...] composizioni di Raffaello (Ratto di Elena; Trionfo di Bacco), Giulio Romano (Lotta di Darete ed Entello; Allegoria della forza d'animo), B. Bandinelli (Strage degli Innocenti), F. Salviati, ecc. ...
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VALLMITJANA i BARBANY
José F. Rafols
. Famiglia di artisti catalani. Venanci, scultore, nacque a Barcellona nel 1828, e ivi morì il 3 settembre 1919. Allievo della Scuola di belle arti nella città natale [...] completò la sua formazione artistica nello studio di Damiá Campeny. Si dedicò ai soggetti religiosi, all'allegoria, al ritratto e alle grandi composizioni decorative di piazze, giardini, edifici, senza disdegnare le statuine di terracotta smaltata.
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Malabocca
Luigi Vanossi
. - Personificazione del Fiore, equivalente a " Male bouche " nel Roman de la Rose. Vi è rappresentato un elemento caratteristico della tradizione cortese: il pubblico dei maldicenti [...] degli amanti, creano continui ostacoli alla loro felicità. Guillaume de Lorris, con l'approfondimento teorico permessogli dall'allegoria, ne aveva fatto un'entità impersonale, inserita in una dinamica di forze repressive al servizio di Castità e ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...