Orafo e incisore (n. Firenze 1462 - m. dopo il 1522). Le sue incisioni (17 firmate), di soggetto sacro, mitologico e allegorico, traggono liberamente spunto da opere di Filippino Lippi, P. Perugino e A. [...] del Pollaiolo, mentre per gli sfondi paesistici rilevano elementi della grafica di Dürer. Un rame, inciso sui due lati (Adorazione dei Magi, Allegoria del potere d'Amore), è conservato al British Museum di Londra. ...
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Scrittore giapponese (Osaka 1930 - Tokyo 1989). Esordì con alcuni racconti, fra i quali Panikku ("Panico", 1957) e Hadaka no ōsama ("Il re nudo", 1957), che si segnalavano per i temi anticonvenzionali [...] alle istituzioni. Fecero seguito Ryūbōki ("Cronaca di una peregrinazione", 1959), un breve romanzo storico che è in realtà un'allegoria sui regimi totalitarî del 20º sec., e quindi Nihon sanmon opera ("L'opera da tre soldi giapponese", 1959). Durante ...
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cattolico (catolico)
Lucia Onder
Nel senso proprio di " universale " compare in Cv IV VI 16 e tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina per tutte parti, e puotesi appellare [...] oppinione.
Come attributo della Chiesa romana, in Pd XII 104 l'orto catolico (hortus nelle Scritture è spesso allegoria della Chiesa) vale " il popolo cristiano " (Vellutello), " la Chiesa militante ".
È aggettivo sostantivato e indica " chi segue la ...
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PELLIPARIO (o del Pellicciaio), Niccolò
Gaetano BALLARDINI
Pittore di maioliche, nato a Casteldurante (ora Urbania), morto prima del 1547. Trasferitosi coi suoi in Urbino, si chiamò anche Niccolò da [...] dello "stile bello" o "istoriato"; decora le sue maioliche con scene figurate desunte dalla mitologia, dalla Bibbia, dall'allegoria.
Sono rari i suoi lavori firmati (es., piatto dell'imperatore, datato 1521, già coll. Basilewski, ora a Leningrado ...
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Pittore (Maubeuge 1591 - Venezia 1667). Allievo di A. Janssens ad Anversa, fu poi a Roma (1615-25), dove probabilmente lavorò con B. Manfredi, risentendo anche di S. Vouet nell'ampio modellato e nell'eleganza [...] delle composizioni (David, Roma, galleria Spada; Buona ventura, Louvre; S. Sebastiano curato da Irene, Rouen, Musée des beaux-arts). Dal 1626 fu a Venezia (Allegoria della vanità e della sapienza, Torino, Palazzo reale). ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] s. proposta da J.W. Goethe, che l’identifica con l’opera d’arte come totalità organica e lo distingue dall’allegoria: nel s. si realizza la piena identità tra simboleggiante e simboleggiato; è un’immagine in cui l’universale è colto nell’individuale ...
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Pittore lombardo (n. 1580 circa - m. Madrid 1649), forse allievo del Caravaggio; dal 1611 lo si trova a Toledo, e poi a Madrid dove fu maestro di disegno del re Filippo IV. Risentì dell'influenza di O. [...] Gentileschi e di D. Velázquez, del quale fu amico. Opere a Toledo (affreschi in S. Pedro Martir), a Cordova (cattedrale), e al Prado (Allegoria). ...
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SPENSER, Edmund
Piero Rebora
Poeta inglese, nato a Londra intorno all'anno 1552, secondo appare più attendibile dai dati ricavati dalla sua stessa opera. Suo padre, John, era un modesto mercante di [...] s'innamorò d'una Rosalind, che alcuni vogliono identificare in quella o questa dama, mentre altri la considerano la convenzionale allegoria letteraria di moda. L'anno seguente lo troviamo a Londra dove l'amico Harvey lo presenta al potente conte di ...
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Vedi APELLE dell'anno: 1958 - 1994
APELLE (v. vol. I, p. 456)
P. Moreno
È superato lo scetticismo sulla possibilità di restituire l'iconografia dei dipinti del maestro. Nelle sintesi sulla personificazione [...] ; G. G. Belloni, in LIMC, I, pp. 875-876, s.v. Apate) non viene ricordata la circostanza che essa appariva nell'allegoria della «Calunnia», secondo la descrizione di Luciano (Cal., 5), mentre è certo che il capolavoro di A. ha trovato seguito anche ...
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Roman de la Rose
Fabrizio Beggiato
. Poema narrativo francese in ottosillabi, in forma di visione allegorica. È costituito da due parti: la prima, di 4058 versi, fu composta fra il 1229 e il 1236 da [...] , a opera di Jean Chopinel de Meung-sur-Loire (morto a Parigi nel 1305) il quale riprese la narrazione allegorica con spirito e intenti completamente diversi. La cultura di Jean de Meung è infatti di carattere razionalista, formata nella tradizione ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...