MONTALE, Eugenio
Alessandra Briganti
(App. I, p. 873; IV, II, p. 504
Poeta, critico e giornalista, morto a Milano il 12 settembre 1981. Nell'ultima raccolta poetica (Altri versi, 1980) M. ha proseguito [...] risposta alle domande che prolificano in un universo privo di norme e ideologie, la sua incapacità a decifrare un'allegoria ormai senza significato. Il tono diaristico e colloquiale inaugurato con Satura si arricchisce di un pathos nostalgico nella ...
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Poetessa svedese (Göteborg 1900 - Alingsås 1941). L'immoralismo eroico di Nietzsche, l'umanesimo socialisteggiante predicato da E. Blomberg e la psicanalisi formano il sostrato della sua opera lirica e [...] , postumo). L'urgenza di irrisolti problemi morali è eloquentemente illustrata nel romanzo autobiografico: Kris ("Crisi", 1934) e nell'allegoria politica alla Huxley, Kallocain (1940), sul paventato trionfo d'una dittatura universale. Morì suicida. ...
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Scrittore iraniano (Tabrīz 1935 - Parigi 1985), conosciuto anche sotto lo pseudonimo di Gauhar-i Murād. Fu instancabile critico della censura, della corruzione, della dipendenza dall'Occidente che caratterizzarono [...] La tomba e la culla", 1976) e il romanzo Tūp ("Il cannone", 1967). Drammaturgo, S. affidò il messaggio sociale ora all'allegoria (Ciūb-i dasthā-ye Varazil "I picchiatori di Varazil", 1965), ora al simbolo (Panǵ namāyesh-nāme az enqelāb-i mashrūtiyye ...
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LEVERTOV, Denise
Biancamaria Tedeschini Lalli
Poetessa americana, nata a Ilford nell'Essex (Inghilterra) il 24 ottobre 1923; ha insegnato letteratura inglese in Olanda e negli Stati Uniti dove si è [...] là delle forme di cui le forme tuttavia partecipino e di cui l'opera creativa dell'uomo è analogia, somiglianza, allegoria naturale") parte così dalla "poesia nelle cose" di Williams come dall'hopkinsiano inscape. In effetti le poesie che precedono ...
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GOMBROWICZ, Witold
Pietro Marchesani
Scrittore polacco, nato a Małoszyce il 4 agosto 1904, morto a Vence (Francia) il 25 luglio 1969. Laureatosi in legge a Varsavia, studin̄ economia e filosofia a Parigi [...] contro la società borghese polacca e il rituale di una cultura dissociata dalla realtà trapassa nel romanzo in un'allegoria della condizione d'inautenticità dell'uomo. La lotta fra la maturità e il richiamo dell'immaturità, ossia la contrapposizione ...
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L’esegesi di Eusebio e la figura di Costantino
Manlio Simonetti
L’interpretazione eusebiana della Scrittura ha rappresentato uno snodo importante nella storia dell’esegesi patristica, in quanto ha valorizzato [...] subito dopo chiarisce che in uno stesso contesto per lo più si trovano intrecciati insieme concetti espressi sia alla lettera sia per allegoria. In questo ordine d’idee egli più in là esemplifica8: in Is 11,1 il ramo e il fiore che spunteranno dalla ...
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NU'AIMĀ, Mikha'il
Daniela Amaldi
(App. IV, II, p. 610)
Poeta, saggista e narratore arabo libanese, morto a Biskinta nel 1988. Nel 1961 ha ricevuto un premio dal ministero dell'Istruzione per la sua [...] opere pubblicate in arabo vanno aggiunte quelle redatte in inglese, fra cui The book of Mirdad (1940), un'allegoria mistica che può considerarsi il compendio della sua concezione filosofico-morale, in cui Cristo appare come ''Profeta Assoluto''.
Bibl ...
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ARGENTI (Arienti), Agostino
Mario Quattrucci
Nacque a Ferrara, da Giovanni Battista, nei primi decenni del sec. XVI. Dotato di uno spirito vivo e di un ingegno brillante, l'A., "a guisa d'ariento vivo [...] Monte di Feronia, nel quale si contengono le cose d'arme fatte in Ferrara nel carnevale del MDLXI, Venetia 1561, rappresentazione allegorica recitata in Ferrara in occasione della creazione cardinalizia di Luigi d'Este, e il Tempio d'Amore, fastosa ...
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Nato a Cambridge (Maryland) il 27 maggio 1930, è uno dei più noti scrittori americani della generazione di mezzo, ed è anche docente universitario di letteratura inglese. In qualche modo a metà strada [...] precipue del libro sono - al di là delle complessità - la scrittura robusta ed il vivo, prezioso senso della commedia.
L'allegoria torna, in forma più insistita, in Giles goat-boy del 1966 (trad. it. Giles ragazzo-capra, Milano 1972), un libro ...
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(App. III, I, p. 502)
Scrittore inglese, morto l'8 novembre 1990 a Sommières (Provenza), dove si era stabilito dalla fine degli anni Cinquanta.
Dopo il grande successo di critica e di pubblico ottenuto [...] avventurose, al limite del fantascientifico, e le ambientazioni in località esotiche palesemente assumono valore di simbolo e d'allegoria.
D. ha scritto inoltre drammi in versi (Acte, 1961; An Irish Faustus, 1963), racconti (The best of Antrobus ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...