GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] s. 6, LVI (1991), 8, pp. 23-42; Leonardo e Venezia (catal., Venezia), Milano 1992, passim; P. Vescovo, "Col tempo": l'allegoria e l'ultima verità del ritratto, in Eidos, VI (1992), 10, pp. 47-61; S. D'Amicone, Apocalypsis cum mensuris. L'Astrologodi ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] retorica della politica comunale, in Quaderni storici, XXI (1986), pp. 687-719; E. Costa, Il Tesoretto di B. L. e la tradizione allegorica medievale, in Dante e le forme dell'allegoresi, a cura di M. Picone, Ravenna 1987, pp. 43-58; Ch.T. Davis, B ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] e futuro, ma anche a ritroso: vale cioè a suo modo la stessa cautela che ci fa riconoscere nel sistematico allegorismo che il Convivio applica alla spiegazione delle canzoni un elemento almeno in parte nuovo ed estraneo rispetto alla genesi stessa di ...
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Arti figurative
Fortunato Bellonzi
È verosimile che la partecipazione di D. al mondo culturale del suo tempo si estendesse alla vita artistica, considerato il rapporto di stretta dipendenza degli artisti [...] di situazioni e di tipi tra D. e Giotto: nel Giudizio degli Scrovegni e più precisamente nell'Inferno (oltreché nelle allegorie delle virtù francescane, nella basilica inferiore di s. Francesco ad Assisi, le quali però non sono di Giotto), purché le ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] da Passignano e Albertino Mussato -, con pittori o scultori - quali, ad esempio, Tino da Camaino, cui egli suggerì le bizzarre allegorie e l'iscrizione in versi latini del monumento al vescovo Antonio d'Orso compiuto a Firenze nel 1321. Il che spiega ...
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Foscolo, Ugo
Mario Scotti
Il F. attese allo studio sistematico e all'interpretazione di D. negli anni della sua vita inglese (1816-1827); ma il nome di D. compare nelle sue opere di poesia e di critica [...] quanto vi è detto sulla Vita Nuova: lasciando cadere tutte le discussioni accese sin dall'inizio del Settecento sul significato allegorico del libro, il F. ne indica l'importanza nell'impulso e nel progresso che in un subito aveva dato " non ...
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Francesco di Bartolo da Buti
Francesco Mazzoni
Maestro di grammatica allo Studio pisano e commentatore dantesco (Buti 1324 - Pisa 25 luglio 1405). Fitti i documenti della sua attività privata e pubblica [...] che muoiano ine la grazia di Dio, infine a tanto che sono purgate dei peccati commessi in questa vita; e moralmente, o vero allegoricamente, tratta de lo stato de le persone che sono nel mondo o in atto o in stato di penitenzia... ", II 2; " debiamo ...
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Caronte (Carón)
Francesco Vagni
Nome del demonio guardiano dell'Inferno e nocchiero dell'Acheronte (If III 70-136).
Per quanto non compaia nell'Odissea, C., divinità ctonia minore, è misteriosa figura [...] maggior parte degli antichi commentatori, non contenta dell'interpretatio nominum, finiva, attraverso errate etimologie, per cadere nell'allegorismo puro, estraneo in questo caso alle intenzioni di Dante.
Il Lana vedeva in ‛ Charon ' " la volontade ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] testi, legge ampiamente e con senso del bello, rivede gli scrittori non più come ombre o figure ravvolte in veli allegorici, ma come esseri viventi, eleva Cicerone accanto a Virgilio, l'eloquenza accanto alla poesia, rifà di spiriti e di forme ...
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RELIGIONE
Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano [...] gli iddii veri sono i grandi corpi astrali, mentre gli dei inferiori della credenza popolare sono genî e demoni. L'allegoria, che ha già un precursore in Teagene di Reggio (secoli VI-V a. C.), fu coltivata sistematicamente dagli stoici e appoggiata ...
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allegorismo
s. m. [der. di allegoria]. – 1. Uso sovrabbondante o eccessivo dell’allegoria nella creazione letteraria. 2. Tendenza all’interpretazione allegorica nella lettura e nel commento di determinati testi.
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...