Ambrogio
Dottore della Chiesa (Treviri 333 o 340-Milano 397), santo. Rimasto orfano del padre, che a Treviri era forse prefetto al pretorio, si recò a Roma con la madre, la sorella Marcellina (monaca [...] suoi titoli alla fama letteraria, da lui meritata anche come oratore efficacissimo. Dei trattati esegetici, in cui impiegò largamente l’allegorismo, il più noto è l’Hexaëmeron (sui 6 giorni della creazione); tra i morali, il De officiis ministrorum ...
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Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano (Treviri 333 o 340 - Milano 397). È una delle massime figure di vescovo del 4° secolo. Governatore imperiale, fu proclamato vescovo di Milano (374) e divenne [...] suoi titoli alla gloria letteraria, da lui meritata anche come oratore efficacissimo. Dei trattati esegetici, in cui impiegò largamente l'allegorismo, il più noto è l'Hexaëmeron (sui 6 giorni della creazione); tra i morali, il De officiis ministrorum ...
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FOLGORE da San Gimignano (Iacobo di Michele)
Liana Cellerino
Uomo d'armi e poeta, figlio di un Michele che risulta già morto nel 1305, nacque a San Gimignano (presso Siena), forse tra il 1265 e il 1275, [...] di diciassette sonetti, conservandone però solo cinque, si ricollega alla poesia moraleggiante toscana di derivazione francese, legata all'allegorismo e alla precettistica della cortesia cavalleresca. Il Roman de la rose e, in Italia, il Tesoretto, l ...
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FERRANTI, Mauro
Franco D'Intino
Nacque a Ravenna il 9 apr. 1805 da Gaspare e Peppina Ghirardi.
Sacerdote, insegnante privato di eloquenza e filosofia, i suoi studi gli permisero di concorrere alla cattedra [...] norma per interpretarlo, un argomento del quale il F. si era già occupato nello Studio, giustificando con la sua tesi dell'allegoria la scelta di Dante di non dare all'opera un titolo religioso. Pure inediti sono rimasti altri scritti del F., tra i ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] dell’apparente assurdità dei miti: si pensò (sin da Teagene di Reggio, 6° sec. a.C.) che i miti avessero un significato allegorico, e sotto i nomi divini si celassero forze della natura o qualità morali. Con Evemero (4°-3° sec. a.C.) sorse un ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] proponendo di creare l'uomo come coronamento della propria opera. Bernardo non esita a mettere in campo una mitologia di figure allegoriche in cui compaiono, tra le altre, Physis, Urania e il demiurgo Pantomorfo, che, come nel Timeo (27A-B; 29A; 30A ...
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Enrico VII di Lussemburgo, Imperatore
Ovidio Capitani
Figlio di Enrico, conte di Limburgo (m. 1288) e di Beatrice di Beaumont e Avesnes, nacque in un anno compreso tra il 1270 e il 1280 (1274?). Educato [...] Kaiser H. VII, Lipsia 1911. Tra le opere citate nel corso della voce si vedano in modo particolare: T.L. Rizzo, Allegoria, allegorismo e poesia nella D. C., Milano-Messina 1941; B. Nardi, Dal Convivio alla Commedia, Firenze 1960; W.M. Bowsky, Henry ...
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FONTANA, Carlo
Stefania Frezzotti
Nacque a Carrara il 5 ott. 1865 da Ulderico e Marianna Sparano. Studiò presso l'Accademia di belle arti della sua città con A. Bigi e C. Nicoli; nello studio di quest'ultimo [...] del F. in questo periodo rivela un complesso eclettismo, che comprende ancora temi classici e accademici, opere di vago allegorismo o di interesse storico-sociale, di gusto commerciale o di richiamo all'esotismo, come si nota anche scorrendo i ...
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Girolamo (lat. Hieronlamus) Padre della Chiesa (Stridone, nei pressi di Aquileia, 347 ca
Betlemme 419), santo.
La formazione letteraria
Di un’agiata famiglia cristiana, G. si recò a Roma giovanissimo, [...] e Zaccaria (406); Daniele (407); Isaia (408-10); Ezechiele (411-14); Apocalisse; Geremia (incompl., 415-19). La sua esegesi procede dall’allegorismo origeniano a un esame più aderente e letterale: G. ha prima bisogno di adornare il testo di finzioni ...
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fittizio
Francesco Tateo
Aggettivo presente una volta nella Commedia e qualche volta nel Convivio, per designare ciò che non è ‛ vero ' nel senso effettivo del termine, ma che simula il vero: esso è [...] -Vandelli; ciò che suona la parola fittizia, Casella e Simonelli), dove le parole fittizie sono quelle che compongono la favola allegorica.
Bibl. - M. Casella, Per il testo critico del Convivio e della Commedia, in " Studi di Filol. it. " VII (1944 ...
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allegorismo
s. m. [der. di allegoria]. – 1. Uso sovrabbondante o eccessivo dell’allegoria nella creazione letteraria. 2. Tendenza all’interpretazione allegorica nella lettura e nel commento di determinati testi.
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...