Scrittore ecclesiastico (n. Antiochia 350 circa - m. 428), vescovo di Mopsuestia. Condiscepolo di s. Giovanni Crisostomo, si dedicò in modo particolare all'esegesi biblica secondo i principî della Scuola [...] antiochena, polemizzando contro l'allegorismo alessandrino. Nei riguardi della questione cristologica negò la legittimità dell'epiteto di theotòkos ("madre di Dio") da applicarsi alla Vergine e insisté così energicamente nel rilevare la compiutezza ...
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Filosofo neoplatonico greco (sec. 5º d. C.); scolaro di Plutarco d'Atene, gli successe nello scolarcato (431-32) ed ebbe come discepolo Proclo. Continuò l'opera del maestro aprendo la sua concezione all'influsso [...] dell'allegorismo e della teosofia orientale e utilizzando la teologia orfica e caldaica. Dalle moltissime opere a lui attribuite, restano un commentario ad alcuni libri della Metafisica di Aristotele e un commentario a Ermogene. ...
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Apologeta cristiano (Atene 150 - Cesarea Marittima tra il 211 e il 215); viaggiò in giovinezza, stabilendosi infine ad Alessandria, dove fu (dal 190) presbitero. Durante la persecuzione di Settimio Severo [...] (soprattutto nelle tendenze platonico-stoiche dell'età ellenistica) nella elaborazione di una "gnosi cristiana", e insieme l'allegorismo nell'interpretazione del testo sacro, un'esigenza quest'ultima tutta in funzione della prima e che l'apparenta a ...
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Poeta inglese (n. forse Diss, Norfolk, 1460 circa - m. Londra 1529). Laureatosi (1493) a Cambridge, fu sino al 1500 precettore del principe Enrico, poi Enrico VIII. Nel 1498 aveva preso gli ordini sacri. [...] The bowge of courte (1509 circa), satira contro vizî e pericoli della vita di corte, ancora secondo i modi dell'allegorismo quattrocentesco; Colyn Cloute (1519), violenta e diretta satira contro il clero in genere e in specie contro il cardinal Th ...
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Filosofo inglese (n. 1070 circa - m. 1160 circa), nato probabilmente a Bath, ma formatosi a Laon e a Tours. Dové il meglio della sua erudizione ai suoi viaggi in Italia meridionale (Salerno) e in Sicilia, [...] modi di considerare l'individuale. Interessante anche la sua difesa di una concezione della natura che rompeva gli schemi dell'allegorismo e del miracoloso proprî di una visione puramente "religiosa", e la sua polemica contro l'indiscriminato uso del ...
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Indologo e studioso del fenomeno religioso (Dessau 1823 - Oxford 1900), figlio di Wilhelm. Fondò la cosiddetta scuola di mitologia comparata, sulle basi della comparazione linguistica. Le sue idee determinarono [...] sole, il cielo diurno, ecc. Con ciò egli si poneva implicitamente in posizione critica nei confronti sia dell'allegorismo sia dell'evemerismo, che per secoli avevano costituito i due indirizzi fondamentali dell'esegesi mitologica, e, nell'attuazione ...
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Teologo (Novara fine sec. 11º - Parigi 1160), chiamato dai posteri magister sententiarum. Il suo scritto principale, i Libri Sententiarum, il testo teologico più diffuso nel Medioevo, gli fruttò una celebrità [...] la prima illustra il testo biblico versetto per versetto, in completa dipendenza dalla tradizione patristica, con forte allegorismo; la seconda (detta anche Maiores glossae epistolarum o Magnaglossatura) introduce nel commento più ampie questioni ...
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Filosofo (n. Alessandria circa 30 a. C. - m. circa 45 d. C.), autorevole rappresentante della comunità ebraica di Alessandria. Il suo pensiero si sviluppò come interpretazione allegorica della Tōrāh attraverso [...] Dio rende l'uomo suo strumento e profeta.
Opere
Tra gli scritti principali di F. un gruppo svolge il commento allegorico della Genesi (Legum allegoriae, De cherubim et flammeo gladio, De sacrificiis Abelis et Caini, De posteritate Caini, Quod Deus ...
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CARDILE, Vincenzo
Salvatore Nigro
Nato a Savoca (Messina) il 16 apr. 1761 da Niccolò Paolo e da Rosa Garufi, compì i primi studi di grammatica e di retorica con l'abate Antonino Puliatti, il quale, [...] Lu triunfu di la Paci: un capitolo inzeppato, dall'assurdo birignao italianizzante (e a volte latineggiante) e dal facile allegorismo di un neoclassicismo minorante. Di stampo prettamente encomiastico sono il "discorso" e le "uttavi" che l'8 ag. 1830 ...
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DAL MOLIN FERENZONA, Raoul
Rosella Siligato
Nacque a Firenze il 24 sett. 1879 da Olga Borghini e da Giovanni Antonio detto Giovanni Gino, giomalista, autore di una serie di articoli e di libelli contro [...] nonché una serie di disegni a matita e a china, databili fino al 1904, anno in cui si delinea l'apertura verso l'allegorismo letterario dei preraffaelliti inglesi e di M. Klinger e verso l'estetismo e l'erotismo "maledetti" di A. V. Beardsley e di J ...
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allegorismo
s. m. [der. di allegoria]. – 1. Uso sovrabbondante o eccessivo dell’allegoria nella creazione letteraria. 2. Tendenza all’interpretazione allegorica nella lettura e nel commento di determinati testi.
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...