Lo stemma. - Alla città di Bologna è stato riconosciuto (decr. 6 nov. 1937), in relazione al nuovo ordinamento dello stato nobiliare italiano approvato nel 1929, il diritto di fare uso dello stemma che [...] in banda. Capo del Littorio di rosso (porpora) al Fascio Littorio d'oro circondato da due rami di quercia e d'alloro annodati da un nastro dai colori nazionali. Lo scudo cimato da una testa di leone in fronte".
Notizie statistiche e demografiche ...
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Grandi, Filippo. – Diplomatico italiano (n. Milano 1957). Laureatosi presso l’Università Statale di Milano in Storia moderna e poi presso l’Università Gregoriana di Roma in Filosofia, prima di entrare [...] novembre 2015 è stato nominato dal Segretario generale delle Nazioni Unite Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), primo italiano a rivestire tale carica, operativa dal 1º gennaio 2016. Nel 2024 ha ricevuto l'Alloro olimpico. ...
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LAZARA, Leone
Primo Griguolo
Nacque nel 1397, probabilmente nel Padovano, da Francesco e da una Simona di cui si ignora il casato. Dopo la morte prematura del padre fu affidato alla tutela del prozio, [...] che Pantasilea gli diede. Dopo aver testato il 13 sett. 1456, morì anche la seconda moglie; il L. si sposò allora una terza volta con la veneziana Franceschina, figlia di Gabriele Bello, vedova di Bartolomeo Pusterla da Piacenza.
Negli ultimi anni ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] sino a restringersi e sin a ridursi al solitario raccoglimento - al più spartito con un amico - dello stesso Giustinian. E, allora, non tanto di un gruppo fisicamente costituito da fasi di vita in comune si tratterebbe, quanto d'una cerchia che ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] 1930 si censirono circa 8.900.000 pecore e 1.800.000 capre. Nel 1881 le cifre rispettive erano 8.600.000 e 2.016.000. Da allora fino al 1918 vi fu un aumento e in quell'anno si contarono 11¾ milioni di pecore e circa 3.100.000 capre; in seguito si è ...
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BONCOMPAGNO da Signa
Virgilio Pini
Nacque a Signa (Firenze) tra il 1165 e il 1175, e forse intorno al 1170 (nell'opera maggiore, il Boncompagnus, a proposito del suo primo scritto, V Tabule salutationum, [...] attività di insegnante a Bologna, e il 26 marzo 1215 la sua opera maggiore, il Boncompagnus, fu letta e incoronata d'alloro vicino a S. Giovanni in Monte "in loco qui dicitur Paradisus", davanti al Collegio dei professori di diritto canonico e civile ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d'alcuna". È vano tentar d'indovinare ciò che allora disegnasse di fare, e ricercare se qualche cosa possa avere scritto effettivamente con quel suo disegno; ma un proposito così solenne non ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] da niente". Tanto fa dire che sul niente non si sta dicendo niente. E chi non dice niente non è incolpabile di niente. E, allora, all'inquisitore a Venezia non resta che far finta di niente; non è successo niente, non s'è detto niente. E il niente ...
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INSEGNA (dal lat. insignia, plur. dell'agg. neutro sostantivato insigne)
Pietro ROMANELLI
Nello TARCHIANI
Raffaele CORSO
Filippo PESTALOZZA
Giovanni Vacca
Contrassegno distintivo, messo in luogo [...] simboli diversi, o più tardi, l'immagine dell'imperatore. Mario conservò delle cinque insegne l'aquila (v.), che divenne da allora il simbolo dell'esercito e della potenza romana. L'aquila, figurata ad ali spiegate, con negli artigli il fulmine, era ...
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alloro
allòro s. m. [lat. laurus, prob. attrav. (il)la laurus, con concrezione e successiva deglutinazione dell’articolo]. – 1. a. Albero o arbusto della famiglia lauracee (lat. scient. Laurus nobilis), alto fino a una decina di metri, con...
allora
allóra (tronc. allór) avv. [lat. *ad illam hōram]. – 1. In quel momento, in quell’istante: Allor fu la paura un poco queta (Dante); a. non compresi subito; per estens., in quel tempo: a. usavano le gonne corte; anche riferito al futuro:...