Scrittore boemo di lingua tedesca (Praga 1883 - Kierling, Vienna, 1924). Autore tra i maggiori del Novecento, le sue opere - quasi sconvolgenti allucinazioni - descrivono esperienze di un'inquietante [...] assurdità facendo uso di una scrittura lucida, straordinariamente precisa e realistica nei dettagli e nel tratteggiare fatti inauditi come momenti della più normale quotidianità. K. rifiuta ogni intento ...
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Romanzo (1846) dello scrittore russo F.M. Dostoevskij (1821-1881).
La descrizione della personalità del protagonista, Jakov Petrovič Goljadkin, che, chiusasi nelle proprie allucinazioni, finisce per scindersi [...] e scivolare nella follia, è affrontata per la prima volta da Dostoevskij, il quale con questo libro dà avvio a quella ricerca e analisi degli aspetti psicologici dei personaggi, che svilupperà poi nei ...
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Narratore e drammaturgo statunitense (Stamford, Connecticut 1925 - Provid ence, Rhode Island, 1998). Rifacendosi dichiaratamente a W. Faulkner, a D. Barnes e E. A. Poe delle allucinazioni e degli stati [...] semionirici, si collocò sulla linea del romanzo gotico. Da ricordare il suo esordio: The cannibal (1949) e le seguenti opere narrative: Charivari (1950), The goose on the grave (1954), The owl (1954), ...
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HAWKES, John (Clendemnin Burne Jr)
Biancamaria Tedeschini Lalli
Romanziere americano, nato a Stanford, Conn., il 17 agosto 1925. Si colloca nella linea del romanzo gotico o nero ricollegandosi, anche [...] esplicitamente, a Faulkner, Djurna Barnes e Flannery O'Connor, ma anche, più lontano, al Poe narratore delle allucinazioni, degli stati sospesi tra veglia e sonno in cui, peraltro, H. intesse e incastra frammenti di puro realismo.
Il suo primo ...
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Poeta svedese (Stoccolma 1907 - Sigtuna 1968). Ardito innovatore della lingua, è stato un punto di riferimento per i poeti successivi. Tra le sue raccolte: Färjesång ("Canto del traghetto", 1941) e En [...] Sorgen och stjärnan ("Il dolore e la stella", 1936), tendenti ora all'oscurità metaforica, tutta antitesi, chiaroscuri e allucinazioni associative, ora all'assorta contemplazione dell'arcano che è al fondo d'ogni parvenza della realtà. Un ritorno al ...
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WEINER, Richard
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta e prosatore boemo, nato a Písek il 6 novembre 1884 e morto a Praga il 3 gennaio 1937. I suoi primi libri ebbero tanto successo che egli fu considerato artista [...] è il suo maggiore libro di liriche, dal verso cifrato e ipermoderno.
Orrori, sogni febbrili, presagi, smorfie grottesche e allucinazioni si addensano nei versi come nelle prose, Lítice (La megera, 1916), Netečný divák (Lo spettatore indolente, 1917 ...
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Calasso, Roberto. - Scrittore e saggista italiano (Firenze 1941 - Milano 2021). Dopo essersi laureato in letteratura inglese con M. Praz, entrò giovanissimo nella casa editrice Adelphi divenendone direttore [...] di tutti i libri (2019), nel 2020 Come ordinare una biblioteca e La Tavoletta dei destini, e, tutti nel 2021, Allucinazioni americane, Bobi e Memè Scianca. Postumi sono stati pubblicati i testi Ciò che si trova solo in Baudelaire (2021), Sotto gli ...
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SOLDATI, Mario
Gian Luigi RONDI
Regista e scrittore, nato a Torino il 17 novembre 1906. Educato in un collegio di gesuiti, studiò lettere in quella università; fu poi allievo dell'Istituto superiore [...] 1941) il S. oscilla tra un clima avventuroso, quasi surrealista, e un clima più intimo, più quieto, dove le allucinazioni dei sensi vengono a spegnersi in una ironia delicatamente evocativa. Ha inoltre pubblicato: America, primo amore, Firenze 1935 ...
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Scrittore statunitense, nato a St. Louis, Missouri, il 15 febbraio 1914. Ha vissuto a Londra, Parigi, Tangeri e soggiornato in America centrale e nelle regioni amazzoniche del Sud America. È stato uno [...] .
Fu Naked lunch (1962; trad. it. Milano 1964), che J. Ciardi definì "un montaggio surrealistico di scene ed allucinazioni drammatiche", a dare il via a una polemica estremamente vivace sulla figura letteraria del Burroughs. La sua opera divenne ...
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allucinante
agg. [part. pres. di allucinare]. – 1. Relativo a un’allucinazione. 2. fig. a. Abbagliante, di grande intensità: gli pareva che quegli occhi lo guardassero con una fissità allucinante. b. Di fatto o avvenimento che colpisce fortemente...
allucinare
v. tr. [dal lat. alucinari «dormire in piedi, sognare, dir parole senza senso»] (io allùcino, ecc.). – Abbagliare, spec. in senso fig., confondere la mente, far travedere: sarò forse allucinato dall’amor proprio, ma pur non veggo...