Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] , dopo le prime vittorie, la penetrazione cristiana nella S. musulmana subì un arresto.
Invocati dai re di Taifas, i Berberi almoravidi passarono in S. sconfiggendo Alfonso VI di Castiglia a Zallāqa (1086) e tra il 1091 e il 1110 riconquistarono gran ...
Leggi Tutto
MEKNÈS (arabo Miknās; A. T., 112)
Attilio MORI
Georges MARCAIS
Città del Marocco, una delle tre antiche capitali dell'impero sceriffiano, posta a 55 km. a ovest di Fez, in posizione ridentissima su [...] il quale si estende a nord del Medio Atlante, a 530 m. s. m. La città, sorta per opera degli Almoràvidi che vi si stabilirono fortificandovisi, passata poi sotto il dominio degli Almohàdi che la devastarono, risorse per qualche tempo, ma poi ...
Leggi Tutto
Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] figlio di Yūsuf b. Tāshufīn, 'Alī. Nella forma attuale presenta le navate perpendicolari al muro del miḥrāb.
Il potere degli Almoravidi si estese anche in Algeria e il loro zelo religioso portò alla creazione di opere significative. Ad Algeri la più ...
Leggi Tutto
Ī ‛Alī ibn ‛Abd ar-Rahmān detto al-Ballanūbī, cioè nativo di Villanuova, fu buon poeta arabo-siciliano, morto in tarda età nel principio del sec. XII. Fuggì dalla Sicilia alla conquista normanna e si rifugiò [...] di al-Mu‛tamid in Siviglia; lo seguì poi quando egli fu deportato prigioniero in Africa, dopo la vittoria degli Almoravidi (v. arabi: Letteratura, § 37).
Bibl.: M. Amari, Bibl. Arabo-Sicula, Lipsia 1857 segg.; A. von Schack, Poesie und Kunst der ...
Leggi Tutto
TLEMCEN (in berbero Tilimsān; A. T., 112)
Attilio MORI
Georges MARCAIS Francesco BEGUINOT
Città dell'Algeria occidentale, capoluogo di circondario nel dipartimento di Orano. La città sorge a circa [...] dell'Algeria dopo il 1830, la presero una prima volta nel 1836, e definitivamente nel 1842.
Già durante il dominio degli Almoravidi la città fu centro di cultura musulmana. A sud-ovest della città sono le rovine di al-Manṣūraḥ, una terza città ...
Leggi Tutto
MOSTAGANEM (A. T., 112)
Attilio Mori
Città e porto dell'Algeria, nel dipartimento di Orano, da cui dista circa 80 km. verso levante. La città sorge sull'orlo marginale dell'altipiano costiero a 100 m. [...] torrente Ain Sefra ne divide il quartiere indigeno (Tidjit) da quello europeo. Si ritiene che Mostaganem avesse origine sotto gli Almoravidi, che vi eressero un castello; appartenne quindi ai Merīnidi di Fez e nel 1516 se ne resero padroni i Turchi ...
Leggi Tutto
MASSAMUTINO
. In parecchî documenti dei secoli XII e XIII troviamo indicato con questo nome il bisante d'oro; esso deriva probabilmente dall'arabo masmūdt, [pezzo o moneta] maṣmūdica, coniata in Spagna [...] XII e il XIII su gran parte dell'Africa settentrionale e della Spagna. Analogamente da una moneta coniata dagli Almoravidi (detta quindi al-murābitī) venne la denominazione maravedí di monete portoghesi e spagnole, chiamate anche marabotín, morabatín ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo splendore islamico in Europa: la Spagna islamica e mozaraba
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La dominazione islamica [...] su smalto bianco; gli ornati sono spesso epigrafici, ma anche vegetali e zoomorfi.
I re di Taifa e le dinastie degli Almoravidi e degli Almohadi
Tra il 1010 e il 1013 gli attriti tra gruppi etnici diversi, soprattutto tra Arabi e Berberi, scatenano ...
Leggi Tutto
Zanāga (o Ṣanhāgia) Nome arabo (rispecchiante il berbero Iznāgen) di una delle grandi suddivisioni dei Berberi, con il quale si indica anche soltanto l’intero ramo occidentale di questo popolo, dalla [...] fino al 1233 alla testa di una confederazione che raggruppava quasi tutti i Tuareg. Dai Z. ebbe origine la dinastia degli Almoravidi. I rami principali dei Z., i Lamtūna, i Goddala e i Messufa, si estesero nell’Adrar e nel Tagant, diramandosi poi ...
Leggi Tutto
IBN ḤAMDĪS, Abū Muḥammad ‛Abd al-Giabbār ibn Abĭ Bakr ibn Muḥammad
Michelangelo Guidi
Poeta arabo siciliano, nato in Siracusa intorno al 447 èg., 1055-1056 d. C., e morto a Maiorca (altri dice a Bugia) [...] conquista normanna, passò poi a Siviglia alla corte degli ‛Abbādidi, ove fu molto onorato; finché, abbattuta quella dinastia dagli Almorávidi (v.) nel 484 èg. (1091) finì col rifugiarsi alla corte degli Zīriti ad al-Mahdiyyah nella Tunisia.
Il dīwān ...
Leggi Tutto
almoravide
almoràvide agg. – Relativo alla dinastia musulmana berbera degli Almoràvidi, che nella seconda metà del sec. 11° e nella prima metà del successivo dominò il Marocco, parte dell’Algeria e la Spagna musulmana: il periodo a., l’arte...
maravedi
maravedì (o maravedino) s. m. [dallo spagn. maravedí, che è dall’arabo murābiṭī «relativo agli Almoravidi»]. – Antica moneta spagnola (e portoghese), dapprima aurea, in seguito argentea, il cui nome deriva da quello di una moneta...