GRANADA
P.A. Galera Andreu
(arabo Gharnāṭa)
Città della Spagna meridionale in Andalusia, capoluogo della prov. omonima e capitale dell'omonimo regno - ultima roccaforte della dominazione musulmana in [...] nuovi monarchi essi giunsero infatti a ricoprire alti incarichi, come nel caso del visir Yūsuf b. Nagralla. Dopo la dominazione degli Almoravidi e degli Almohadi (1090-1238), quando l'Andalus fu teatro di lotte, Ibn al-Aḥmar, originario di Arjona, si ...
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RUGGERO II, re di Sicilia
Francesco Paolo Tocco
RUGGERO II, re di Sicilia. – Nacque il 22 dicembre 1095 a Mileto, cuore della Contea creata dal padre Ruggero I (Ruggero d’Altavilla) nel Sud della Calabria [...] erede dell’emirato ziride il saccheggio e la conquista di Nicotera, operati invece dal protettore del giovane, il dinasta almoravide del Marocco Alì-ibn-Iusuf, tentò di conquistare Mahdia con una fallita spedizione marittima nell’estate del 1123, di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Reinos de Taifas: gli Stati musulmani nella penisola iberica
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La quarantina di staterelli [...] dello spagnolo).
Siviglia, diventata dopo il crollo omayyade la città egemone di al-Andalus, è nel 1091 occupata dai berberi almoravidi venuti dal Nord Africa che la dotano d’una cinta muraria con sette porte (una delle quali sormontata da una statua ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Gli Arabi
Maria Giovanna Stasolla
Gli arabi
Nell’ambito del patrimonio archeologico dell’Europa sono individuabili, con diversa rilevanza, le tracce di una presenza islamica [...] 1085 la riconquista cristiana giunse fino a Toledo, nel 1086 il berbero Yusuf ibn Tashufin, fondatore della dinastia almoravide in Marocco, sconfisse i cristiani e annesse quanto restava della Spagna musulmana al suo impero moresco. Soppiantati gli ...
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SIGUENZA
M. Silva Hermo
SIGÜENZA (Segontia, Saguntia nei docc. medievali)
Città della Spagna centrosettentrionale (prov. Guadalajara), situata nella vallata del fiume Henares, sui contrafforti delle [...] custodite nella cattedrale seguntina. Si tratta di due dei cinquanta esempi conservati in tutto il mondo di tessuti di epoca almoravide; essi presentano una tecnica e uno stile di tradizione sasanide, a base di grandi medaglioni con cornici di perle ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] forme della cultura popolare e alla riflessione soggettiva: fra i molti esempi, il canzoniere del poeta cordovano di epoca almoravide Ibn Quzmān (m. 1160), culmine di una tradizione specificamente andalusa nella quale la forma poetica tradizionale si ...
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PITTURA - Islam
M.V. Fontana
La p. non trova, nell'ambito dell'arte islamica, la medesima importante collocazione di cui gode in altre culture, sia occidentali sia orientali. Se e quanto un movimento [...] le p. del soffitto della Cappella Palatina di Palermo.A Marrakech, la città più importante del Marocco in età almoravide (1056-1147), pannelli intonacati e dipinti, tutti diversi fra loro e impiegati come zoccoli, sono stati trovati nella fortezza ...
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SARACENI DI SICILIA
AAnnliese Nef-Henri Bresc
I temi incrociati dei rapporti tra Federico II e i musulmani di Sicilia, dei legami dell'imperatore con i sovrani musulmani e della sua politica relativa [...] , divenne il capo della ribellione. Assunse quindi il titolo califfale di amīr al-muslimīn ('principe dei musulmani'), d'ispirazione almoravide, e batté moneta: dei denari modellati su quelli di Federico II (D'Angelo, 1975; v. Monetazione). Il solo ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
Fernando Girón Irueste
Danielle Jacquart
Mauro Zonta
Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
La tradizione [...] trattati
Nonostante l'instabilità politica ‒ la fine del califfato omayyade (1030), i regni delle taifas, l'avvento della dinastia almoravide prima e almohade poi ‒, l'XI e il XII sec. corrispondono al periodo di massimo splendore culturale per l ...
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TOLEDO
T. Pérez Higuera
(lat. Toletum; arabo Ṭulayṭula)
Città della Spagna centrale (Castiglia Nuova), sorta in un'ansa del fiume Tago, capoluogo della provincia omonima e della Comunità Autonoma di [...] poi alle terre settentrionali della Meseta. Così si spiega la comparsa a T., prima della conquista di Siviglia, di forme almoravidi e almohadi in opere di cronologia incerta ma sempre anteriori all'ultimo terzo del sec. 13°, come i resti di un ...
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almoravide
almoràvide agg. – Relativo alla dinastia musulmana berbera degli Almoràvidi, che nella seconda metà del sec. 11° e nella prima metà del successivo dominò il Marocco, parte dell’Algeria e la Spagna musulmana: il periodo a., l’arte...
maravedi
maravedì (o maravedino) s. m. [dallo spagn. maravedí, che è dall’arabo murābiṭī «relativo agli Almoravidi»]. – Antica moneta spagnola (e portoghese), dapprima aurea, in seguito argentea, il cui nome deriva da quello di una moneta...