La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] spirantizzati tende a decrescere con l’aumentare del grado di posteriorità del suono. La risonanza spettrale di [ɸ] è per questo più alta rispetto a quella di [θ] e, in ordine sequenziale di abbassamento, di [x], [h] e [ɦ]. Anche la durata temporale ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] antichi» (Virgilio, Ecl. IX, 46-47)
Lo scambio in direzione inversa si vede nell’esempio virgiliano:
(3) altae moenia Romae (anziché: alta moenia Romae) «le alte mura di Roma»
Lausberg (1966-1968: § 685) estende a questa figura casi riconducibili ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] a tipi diversi di virgoletta, solitamente bassa per la prima citazione e alta per gli altri usi:
(1) Lo Iaconello, sempre nel corso funzione metalinguistica la virgoletta è usata nelle definizioni, per segnalare termini stranieri, o nelle traduzioni ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] , ci sono significative asimmetrie concernenti la quantità: nelle lingue del mondo è più probabile che sia lunga una vocale medio-alta che una vocale medio-bassa; che sia lunga una vocale bassa anteriore o posteriore piuttosto che una vocale bassa ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] /u/ muta nel suono occlusivo bilabiale sonoro [b]. Più in generale, in diacronia, si riscontra la diffusa intercambiabilità di tali suoni nel parlato, e di lettere nello scritto, già nella tarda latinità, ...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] , dato che permette al parlante di esprimere la sua presa di distanza rispetto alla supposizione formulata.
L’alta produttività del suffisso è dimostrata anche dal fatto che non «soggiace a particolari restrizioni fonologiche»: ammette infatti ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] per le forme del calabrese [ˈpjekura] < lat. pěcŏra o [ˈrjepule] < lat. lěpŏre, che presuppongono una vocale alta [u] nella posizione mediana, quindi un passaggio intermedio *pecura e *repule (Rohlfs 1966-1969).
Quanto alla morfologizzazione ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] : può essere il caso, per es., della /r/ prodotta come velare o uvulare [ʀ], considerata caratteristica dell’alta borghesia, dell’aristocrazia o comunque di una certa élite economico-intellettuale.
Anche le varianti geografiche sono libere, ma ...
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Il termine graffiti si riferisce tanto a immagini quanto a parole, dato che fa riferimento piuttosto alla tecnica che sta alla base della realizzazione del risultato (si ‘graffia’ la parete o la pietra [...] a un altare, il cui testo è il seguente: Non dicere ille secrita a bboce («Non pronunciare le orazioni segrete a voce alta»: Sabatini 1996: 173-217). Nell’ultimo sintagma la doppia b (una aggiunta successivamente, a mo’ di correzione) registra il ...
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Con il termine iato (lat. hiatus «apertura») si intende una sequenza di due vocali eterosillabiche, in cui cioè ciascuna delle due vocali mantiene il valore di nucleo sillabico (➔ sillaba): appare iato, [...] ), si tratti di iato e non di dittongo.
Un secondo criterio è la presenza di accento: se la vocale alta che ricorre nella sequenza fonetica è tonica, l’accento garantisce il mantenimento dello statuto sillabico della vocale stessa. Pertanto, avremo ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...
televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini di...