LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] segreteria e il 12 dic. 1418 il L. prestò giuramento di fedeltà, ma non accompagnò Martino V nei successivi spostamenti. A Roma il arbitro, non nominato ma che si capisce essere di alta condizione e degno di essere celebrato con i grandi condottieri ...
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CALLISTO II, papa
Giovanni Miccoli
Figlio di Guglielmo conte di Borgogna, ed imparentato per parte di madre con i duchi di Normandia, nacque in un anno imprecisato, probabilmente non molto oltre la [...] proclamò la tregua di Dio e ricevette dai vassalli il giuramento di fedeltà. Ritornato a Roma, in un conventus del clero e del popolo in lettere dipinte. Sono aspetti che attestano un'alta coscienza della propria opera e del proprio ruolo. ...
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ARIULFO
Paolo Bertolini
Secondo duca longobardo di Spoleto, era già succeduto a Faroaldo I nel settembre del 591.
Un A., capo di un contingente imperiale agli ordini dell'ipostratego Giovanni Mistacon [...] attaccare alle spalle l'esercito di A. e ad assicurarsi della fedeltà di Soana (A. aveva scritto al papa che gli abitanti era rafforzato sul trono con la punizione dei duchi ribelli in alta Italia, s'inserì d'autorità nel gioco politico che, fra Roma ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] tensione di conoscenza e di "militanza" intellettuale da proporsi con alta funzione pedagogica: anche quest'opera, d'altronde, era dedicata del D., questa sua intransigente, quasi altezzosa fedeltà a una cultura costituita secondo principi di ragione ...
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BONARELLI, Giacomo
Mario Natalucci
Di antica ed eminente famiglia anconitana, il B., secondogenito di Pietro (che fu al servizio del papa Martino V) e fratello di Liberio (di cui seguì le orme nelle [...] interne della città, aveva restituito Parma alla normalità ed alla fedeltà ai duchi di Milano. Nemmeno trenta giorni dopo la sua informato la Sede apostolica, di cui Ancona riconosceva l'alta sovranità, e l'avesse o no comunicato effettivamente il B ...
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ELEONORA Gonzaga Nevers, imperatrice
Rotraut Schnitzer-Becker
Nacque a Mantova il 18 nov. 1628, primogenita di Carlo duca di Rethel (della linea dei Gonzaga Nevers) e di Maria Gonzaga, unica figlia [...] si recò nei territori ereditari per ricevere il giuramento di fedeltà, venne fissata una riunione familiare al fine di rinsaldare i ha mantenuto desto il ricordo di E. nell'alta aristocrazia asburgica fu l'istituzione dei primi Ordini nobiliari ...
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GIAN GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano
Francesca M. Vaglienti
Primogenito di Galeazzo Maria, duca di Milano, e di Bona, figlia del duca Ludovico di Savoia e cognata di Luigi XI di Francia, G. nacque [...] di Porta Giovia, dove si stabilì anche un comitato ristretto di governo, emanazione alta del Consiglio segreto ducale. Il conseguito rinnovo del giuramento di fedeltà nei confronti del nuovo duca da parte delle città, delle terre, delle comunità ...
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GOFFREDO il Barbuto, duca di Lotaringia e marchese di Toscana
Mario Marrocchi
Figlio di Gozzelone (I), duca di Lotaringia, nacque presumibilmente agli inizi del secolo XI.
Mentre restano oscure le origini [...] in ostaggio a Enrico III; tuttavia, forse anche in un tentativo di assicurarsi la fedeltà del turbolento vassallo, l'imperatore restituì a G. il Ducato dell'Alta Lotaringia.
Ben presto, però, G. trovò nuove ragioni per contrastare il proprio sovrano ...
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CITTADINI, Antonio
Cesare Vasoli
Nacque a Faenza da Girolamo; le prime notizie documentate su di lui risalgono probabilmente all'anno 1465-66, se è esatta l'indicazione del Sorbelli che segnala nei [...] a celebrare la mistica speculazione dionisiana, considerata come la più alta forma di verità speculativa e teologica. Poi, con una filosofo scolastico quattrocentesco, caratterizzati dalla ferma fedeltà alle dottrine peripatetiche, dallo studio di ...
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MANCINI, Maria
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 28 ag. 1639 da Lorenzo e Geronima Mazzarino, sorella del futuro cardinale Giulio. A sette anni lasciò la casa paterna per il monastero delle benedettine [...] avviò trattative per un matrimonio tra la M. e qualche esponente dell'alta aristocrazia francese. La scelta cadde su C.A. de la Porte, della M. mescolavano manifestazioni di affetto e fedeltà, richieste di sovvenzioni economiche, alle quali spesso ...
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fedelta
fedeltà s. f. [lat. fidelĭtas -atis]. – 1. L’essere fedele, e la qualità di chi o di ciò che è fedele: f. coniugale, l’osservanza reciproca da parte dei coniugi dei doveri derivanti dal matrimonio, soprattutto (ma non esclusivamente)...
alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri termini di confronto: un a. monte,...