FRANCESCO di Vannozzo (Vannozii, Vannocci, de Vanotio, de Vannocchio)
Gabriella Milan
Figlio di Vannozzo di Bencivenne, appartenente a una famiglia di mercanti tessili; sarebbe nato, secondo le testimonianze [...] giunse a Padova Bencivenne, nonno di F.: per la fedeltà dimostrata al Carrarese, il figlio di Bencivenne, Vannozzo, che , ad esempio, accanto a un filosofeggiare in chiave "alta" e intellettualistica, di una quotidianità precaria e "bassa" ...
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OVAZZA, Ettore
Simon Levis Sullam
OVAZZA, Ettore. – Nacque a Torino il 21 marzo 1892 da Ernesto e da Celeste Malvano, in una famiglia dell’alta borghesia ebraica.
Il padre era proprietario della banca [...] Torino gli aveva personalmente raccomandato, in un incontro seguito agli arresti, l’affermazione di una linea di assoluta fedeltà al regime (ibid., appunto manoscritto del federale Andrea Gastaldi, 31 marzo 1934). L’impegno di Ovazza si concretizzò ...
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COTTA, Giovanni Stefano
Roberto Ricciardi
Nacque a Milano intorno al 1435 da Pietro, consigliere ducale e feudatario della Valcuvia, e Maddalena Leonatini. La data di nascita non è sicura, ma si desume [...] 1470, insieme con i suoi fratelli, prestò giuramento di fedeltà a Galeazzo Maria Sforza, al momento di venire riconfermato diverse missioni diplomatiche, fra le quali una ad Anversa.
L'alta qualità dei suoi uffici e la fama della sua erudizione ...
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FERRAIOLO
Franco Pignatti
Non si possiedono notizie biografiche su questo autore di una cronaca napoletana illustrata, vissuto nella seconda metà del sec. XV.
Il cognome si ricava dall'opera stessa, [...] dei personaggi, che vengono resi con estrema fedeltà, ancorché non disgiunta da punte espressionistiche dalle in atto l'artificio scenografico della "quarta parete", disponendo nella parte alta del foglio, su due ordini, gli otto giudici assisi sugli ...
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GASTALDI, Gerolamo
Raffaella De Rosa
Nacque ad Alassio, nella Riviera ligure di Ponente, all'inizio del sec. XVIII. Di famiglia aristocratica - ascritta alla nobiltà genovese dal 1655 - e religiosa, [...] due letterature e sul problema della traduzione, eternamente in bilico tra fedeltà e libertà, quest'ultima per il G. più vicina all' dagli scrivani della Cancelleria, mentre lo leggeva ad alta voce per costatarne l'autenticità. Il Testamento rimase ...
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FABBRI, Filippo Ortensio
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche precise di questo letterato, assiduo frequentatore dell'ambiente culturale formatosi nel primo Settecento intorno alla corte pontificia. [...] la trasformazione di tale legame in un illuminato rapporto di fedeltà reciproca. A qui che viene infine proposta Pegloga "Se sull'origine divina dell'arte e sulla necessità di "riformar l'alta figura [Cristo] sovente in noi da lungo error consunta" ...
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fedelta
fedeltà s. f. [lat. fidelĭtas -atis]. – 1. L’essere fedele, e la qualità di chi o di ciò che è fedele: f. coniugale, l’osservanza reciproca da parte dei coniugi dei doveri derivanti dal matrimonio, soprattutto (ma non esclusivamente)...
alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri termini di confronto: un a. monte,...