Raramente l’attenzione è stata posta sulle potenzialità simboliche del nome proprio in letteratura. Partiamo con un grande nome come Marcel Proust e con un suo celebre passo, sia pure riferito a toponimi [...] (nobiluomini, dirigenti, borghesi, vari tipi di professioni e mestieri, classi servili, ecc.). Anche le forme base, gli alterati, i diminutivi, gli ipocoristici, possono essere comparati, oltre che con l’età, con la collocazione socioculturale dei ...
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Dopo alcuni aspetti generali e il rapporto lingua-dialetti, proseguiamo l’analisi dei perché, solo in apparenza lapalissiani, esistono cognomi frequentissimi, frequenti, rari e rarissimi. 3. La motivazione [...] solo per dire dei più banali, possono discendere da qualsiasi prenome in -bo, -do, -fo, -lo, -mo, -po, -to; analogamente Pucci e alterati possono risalire tanto a Jacopo quanto a Filippo, Cozzi e simili tanto a Federico e Alberigo quanto a Marco o a ...
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Sui social network non mancano spazi per sfogarsi. Così post e commenti spesso includono insulti e parolacce, talvolta camuffati con artifici (per esempio stron2o) anti-censura. Tuttavia, nonostante le [...] aggressiva, le scritte presentano una struttura complessa e articolata. L'uso di termini dispregiativi, superlativi e alterati e la combinazione di più epiteti ingiuriosi contribuiscono a rafforzarne l'impatto. È inoltre interessante osservare che ...
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Per un punto Martin prese le corna. Cenni ai riflessi di Martino nel vocabolario italiano di ieri e di oggi IntroduzioneNei secoli del Medioevo e della prima età moderna, i principali santi [...] la varietà, tanto nei significati quanto nei significanti (vale a dire, in questo caso, la ricchezza di alterati lessicalizzati).Trascurando ancora una volta i lessici dialettali (vi avvisteremmo ʻscriccioliʼ, ʻrondoniʼ e altro), troviamo nel solito ...
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I cognomi più frequenti che terminano con i tipici suffissi -aldo sono Castaldo e Rinaldi, con -ano Romano e Mariani, con -ardo Lombardo e Lombardi, con -ato Amato e Donati, con -ello Aiello e Martinelli, [...] e dai sostantivi che indicavano la provenienza o il mestiere o una caratteristica fisica o comportamentale, ecc., frequentemente alterati attraverso appunto uno o più suffissi. La terminazione più diffusaCon quasi 200 voci tra le prime duemila per ...
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alterabile
alteràbile agg. [der. di alterare]. – Che è soggetto ad alterarsi: un colore a., sostanze a.; con riferimento a persona, facilmente irritabile: avere un umore alterabile.
VERBI ALTERATI
Anche i verbi, così come altre parti del discorso, possono essere modificati con suffissi di ➔alterazione
Ci mancava solo che cominciassero a fischiettare, guardando da un’altra parte (G. Carofiglio, Il passato è una terra...
FALSI ALTERATI
I cosiddetti falsi alterati (o alterati lessicalizzati) sono parole che presentano i suffissi tipici dell’➔alterazione, ma hanno un significato proprio, del tutto autonomo e diverso da quello di un alterato. Perciò nel vocabolario...