. Si chiama "indice" un rapporto tra due o più numeri espressivi di più grandezze. La parola perciò ha una estensione molto grande. Anche in antropologia troviamo usati moltissimi indici, ma i più comunemente [...] nel cranio umano, per la cosiddetta lunghezza e la cosiddetta larghezza (v. cranio); ma lo stesso non può dirsi per l'altezza: conforme a ciò, mentre le proposte per le due prime sono relativamente poche, per la terza sono numerose. La distanza più ...
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L'alta atmosfera. - L'atmosfera viene comunemente divisa in due parti: troposfera e stratosfera, nella prima delle quali la temperatura diminuisce con l'altezza fino a circa − 55° raggiunti ad 11 km. (almeno [...] ore del giorno e in particolare durante la presenza del Sole si sdoppia dando luogo a due strati: F1 a circa 200 km. di altezza mentre lo strato F2 può salire fino a 300 e più km.
Ricerche recenti hanno mostrato l'esistenza di varî strati ionizzati ...
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Cima nella catena del Karakorum (8047 m); per altezza, il dodicesimo monte della Terra, domina da E il ghiacciaio Godwin Austen (nel bacino del Baltoro).
La vetta fu raggiunta per la prima volta, attraverso [...] la cresta SE, il 9 giugno 1957 da una spedizione austriaca composta da H. Buhl, K. Diemberger, M. Schmuck e F. Wintersteller ...
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Lingue caratterizzate da una variabilità di tono (cioè altezza musicale) o d’intonazione (cioè modulazione musicale) che distingue i significati di parole la cui forma, scritta eventualmente con il sistema [...] alfabetico di tipo europeo, è identica. In queste lingue i toni hanno un valore fonetico al pari delle vocali e delle consonanti. Sono p. alcune lingue africane e asiatiche, per es., il cinese che ha quattro ...
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Sistema musicale costituito di sei suoni diversi per altezza.
Scala e. (detta anche esafonale o esatonica): scala musicale su sei gradi tutti distanti l’uno dall’altro un tono intero.
Preceduta, nella [...] storia, da sporadici e limitati accenni (per es., presso F. Liszt e R. Wagner), la scala e. fu usata con piena consapevolezza e artistico discernimento da C. Debussy ed ebbe larga diffusione, in Francia ...
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GEORGIA AUSTRALE (XVI, p. 647)
Riccardo Riccardi
L'altezza massima dell'isola, rappresentata dal M. Paget, è stata esattamente determinata in 2840 m. s. m. Durante la spedizione antartica norvegese del [...] 1927-28, O. Holtedahl fissò a 300 m il limite delle nevi perenni; secondo osservazioni più recenti, solo sulla costa meridionale tale limite scenderebbe a 300 m, mentre nel resto si troverebbe verso, 450-500 ...
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Il caule o fusto è quella parte dell'asse delle piante cormofite che, erigendosi per solito verticalmente nell'aria, porta ai suoi lati le foglie. Con la radice, che è generalmente il prolungamento diretto [...] sfornita, si dice tronco, mentre il completamento dei rami ne forma la cima o chioma. Il fusto che, pur raggiungendo notevole altezza, non ramifica e porta in cima una corona di grandi foglie (es. tipico quello delle Palme) si chiama stipite. Si dice ...
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Abnorme conformazione del cranio umano caratterizzata da un’esagerata altezza della volta (cranio a torre) e conseguente alla saldatura precoce della sutura coronale; si accompagna talora ad altri disturbi [...] (atrofia dei nervi ottici ecc.) ...
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(o Ust´-Urt) Altopiano che si stende, a un’altezza media di 150 m s.l.m., tra il Lago d’Aral e il Mar Caspio (200.000 km2 ca.), ed è ripartito politicamente tra il Kazakistan e l’Uzbekistan. Consiste [...] di lievi ondulazioni in ambiente quasi del tutto desertico ...
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Vetta dei Colli Albani (949 m), la seconda per altezza dopo il Monte Faete.
È l’antico Mons Albanus, dove sorgeva il tempio di Giove Laziale e dove si riunivano ogni anno i rappresentanti delle città confederate [...] del Lazio per celebrare le Ferie latine ...
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altezza
altézza s. f. [lat. tardo altĭtia, per il class. altitudo]. – 1. In generale, una delle tre dimensioni di un corpo, di solito quella verticale (le altre due sono la lunghezza, o larghezza, e la profondità, o spessore): a. di un albero,...
altezzoso
altezzóso agg. [der. di altezza]. – Pieno di alterigia, che dimostra una sdegnosa presunzione: atteggiamento, contegno a.; gli rispose con un fare altezzoso. ◆ Avv. altezzosaménte, con sdegnosa e sprezzante alterigia.