Nessuna differenza: entrambi se cadono da una certa altezza si rompono. A parte gli scherzi, ripetiamo che non c'è differenza: è possibile adoperare sia la preposizione in sia la preposizione di per indicare [...] la materia di cui è fatto un oggetto. ...
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Poiché con il superlativo relativo «si attribuisce il massimo grado a una proprietà all’interno di un insieme qualificato dal secondo termine di paragone» (Enciclopedia dell'italiano Treccani), a rigor di logica la qualificazione di secondo attribui ...
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altezza
altézza s. f. [lat. tardo altĭtia, per il class. altitudo]. – 1. In generale, una delle tre dimensioni di un corpo, di solito quella verticale (le altre due sono la lunghezza, o larghezza, e la profondità, o spessore): a. di un albero,...
altezzoso
altezzóso agg. [der. di altezza]. – Pieno di alterigia, che dimostra una sdegnosa presunzione: atteggiamento, contegno a.; gli rispose con un fare altezzoso. ◆ Avv. altezzosaménte, con sdegnosa e sprezzante alterigia.
Astronomia
Una delle due coordinate altazimutali di un astro; in particolare, a. di un astro sull’orizzonte è l’ampiezza, espressa usualmente in gradi sessagesimali, dell’arco di cerchio verticale compreso fra l’astro e l’orizzonte o, che è...
. In astronomia l'altezza è una delle coordinate sferiche celesti del primo sistema, misura l'arco di circolo verticale passante per l'astro e compreso fra l'orizzonte e l'astro. Più semplicemente è l'inclinazione della direzione della visuale...