CUMANO, Costantino
Sergio Cella
Nacque a Trieste il 15 apr. 1811, figlio di Gian Paolo, medico veneziano (di famiglia originaria di Candia) e di Antonia Perusini. Compì i suoi studi a Verona, al collegio [...] . Fermato dai gendarmi il 3 maggio, il C. fu trasferito a Trieste come "politicante compromesso" e imputato di altotradimento venne confinato a Graz, dove rimase per quattro mesi. Solo alla stipulazione dell'armistizio, che stabiliva il rilascio dei ...
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DELLA VOLTA, Raimondo
Giovanna Petti Balbi
Vissuto tra i secoli XII e XIII, appartenne a una nobile famiglia di origine viscontile, che in quel periodo aveva un peso determinante nella vita politica [...] poste a custodia dei passi montani alle spalle della città, il podestà ed il Consiglio cittadino accusarono e condannarono per altotradimento alcuni genovesi. Tra di loro vi era anche il D., che venne bandito dalla città con gli, altri, e la ...
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DUCATI, Angelo
Marco Bellabarba
Nacque a Trento da Giuseppe Maria e da Francesca Magatti il 30 apr. 1808. I Ducati, di recente nobilitazione, erano entrati nel numero delle più influenti famiglie cittadine [...] moglie Paolina Tabacchi a Padova, ove gli fu affidata la cattedra di diritto commerciale. Frattanto, accusato di altotradimento dalle autorità austriache., veniva condannato in appello con una sentenza che gli precludeva la possibilità di svolgere l ...
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DE RISO, Riccardo
Carmela Maria Rugolo
Nacque a Messina nella prima metà del sec. XIV; fratello di Matteo e di Nicoloso, appartenne ad una delle famiglie più influenti della città. Comitus, cioècomandante [...] e a seguire Carlo d'Angiò nel suo progressivo ritirarsi nelle regioni dell'Italia meridionale.
Condannato per fellonia e altotradimento da Pietro d'Aragona e privato di tutti i suoi beni, che vennero confiscati e devoluti alla Curia (De rebus ...
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FASULO, Alessio
Renata De Lorenzo
Figlio di Filippo e Celidea Vinacci, nacque a Napoli il 30 dic. 1760 da famiglia di magistrati e avvocati. Coi fratelli Nicola e Giuseppe e la sorella Margherita fu [...] due dibattimenti, nel secondo dei quali furono imputati "di cospirazione contro la sicurezza dello Stato, di fellonia, di altotradimento accaduto in Messina" il F., il generale Rosaroll, G. Mastrojanni, R. Villascosa, P. Buongiovanni, C. D'Amico, il ...
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PISENTI, Piero
Giuseppe Parlato
PISENTI, Piero. – Nacque a Perugia il 1° dicembre 1887, da Gustavo, medico e docente universitario, originario di Spilimbergo (Udine), e da Italina, figlia del filosofo [...] sostenendo che dagli incartamenti non erano emerse le circostanze definitive e necessarie per la definizione del reato di altotradimento. Mussolini sembrò d’accordo con le osservazioni del ministro, ma non volle interferire nel processo. Quanto poi ...
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BOLOMIER, Guglielmo
Francois-Charles Uginet
Uomo politico savoiardo, nacque verso gli ultimi anni del secolo XIV a Poncin, nell'Ain, da Henri e Anne de Rossillon. Gli inizi della sua carriera non sono [...] . Interrogato il 1º luglio 1445, egli rifiutò la presenza del Varembon fra i suoi giudici e l'accusò anche di altotradimento, richiedendo tuttavia parecchi anni per provare l'accusa. Non gli riuscì però di discolparsi dalle accuse mossegli, e delle ...
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GRASSETTI, Anna
Giuseppina Lupi
Figlia di Giovan Battista, nacque a Bologna il 25 giugno 1815. Cresciuta in ambiente benestante, sposò in giovane età Carlo Zanardi, fervente patriota, coinvolto nei [...] a venti anni di detenzione in fortezza ai ferri, pena poi commutata in otto anni di carcere.
La condanna per altotradimento annoverava tra i reati quello di aver tenuto la corrispondenza segreta, di aver accolto e ospitato nella sua abitazione ...
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FORTINI, Marco
Aurelio Cevolotto
Nacque a Fratta Polesine (Rovigo) il 26 apr. 1784 da Antonio e Maria Anna Monti. Di modesta famiglia contadina, grazie alla protezione della nobildonna Laura Correr [...] 'imputato le attenuanti della debolezza di carattere e dell'"imbecillità", lo condannò il 29 ag. 1820 alla pena capitale per altotradimento insieme con altri sette carbonari (A. Villa, F. Foresti, A. Solera, A.F. Oroboni, G. Bacchiega, P. Rinaldi, G ...
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DRAGHICCHIO, Gregorio
Sergio Cella
Nacque a Parenzo (Istria) il 5 febbr. 1851, in una modesta famiglia di pescatori, da Giuseppe ed Orsola.
Primogenito, fu mandato con grandi sacrifici a Trieste, dove [...] sotto l'accusa di voler eludere le conseguenze dello scioglimento sociale e qualche funzionario gli minacciò un processo per altotradimento. Nel carcere incontrò per l'ultima volta G. Oberdan, in attesa della sentenza capitale. Nel processo del 29 ...
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alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri termini di confronto: un a. monte,...
tradimento
tradiménto s. m. [der. di tradire; tradimentum è già presente nel lat. mediev. della fine del sec. 12°]. – 1. L’atto e il fatto di venire meno a un dovere o a un impegno morale o giuridico di fedeltà e di lealtà: commettere un t.,...