COSTANTINO I, papa
David Miller
Figlio di un Giovanni, proveniva da famiglia di origine siriana, ma apparteneva al clero romano, dove aveva percorso la sua carriera ecclesiastica, raggiungendo il grado [...] poi. Un primo avviso di ciò che si preparava per l'Italia, monito a coloro che l'imperatore riteneva colpevoli di altotradimento, era stato dato dall'arrivo a Roma del deposto ed accecato patriarca Callinico. Poco dopo erano giunti nella città due ...
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TEODORO I
Eugenio Susi
Nonostante la scarsezza di notizie relative alle sue origini, si ritiene che T., che le fonti danno come figlio di un vescovo, giunto a Roma da Gerusalemme, dove era nato, forse [...] romano, le riunì in assemblea unitamente ai reparti acquartierati in città, accusando l'esarca ravennate Isacio di altotradimento, dal momento che, a suo dire, stava tramando per impadronirsi della corona imperiale. Il "chartularius", arringando ...
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Martino I, santo
Georg Jenal
Nacque a Todi in data imprecisata.
La sua vicenda si configura come un capitolo dei complessi e travagliati rapporti teologico-politico-ecclesiastici tra Costantinopoli [...] le cause e l'origine della triste sorte di M. (infatti è noto che in seguito egli fu accusato di altotradimento, ma non a causa di giudizi politico-ecclesiastici inopportuni o di errori religiosi). Costantinopoli aveva visto - a ragione - la prima ...
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CELANO, Pietro di (Petrus comes Celani, Petrus Celanensis, Petrus de Venere)
Norbert Kamp
Nacque verso la metà del sec. XII da Berardo.
Il padre, che nella prima redazione del Catalogus baronum è ricordato [...] sua incoronazione siciliana, l'imperatore accusò pubblicamente il 29 dic. 1194 la regina Sibilla e il re Guglielmo III di altotradimento, fu il C. a proclamare il giudizio della corte. Nell'aprile del 1195 partecipò alla Dieta pasquale di Bari, dove ...
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BOTTA ADORNO, Antonio
Adam Wandruszka
Nacque a Pavia intorno al 1688 da antica famiglia genovese.
Il padre Alessandro fu, secondo l'Arneth, cancellato per un delitto dal libro d'oro della nobiltà genovese; [...] la Lombardia; e Genova facendo formalmente parte del Sacro Romano Impero, si era resa, secondo loro, colpevole di altotradimento.
Il B., che aveva il suo quartier generale a Sampierdarena, non soltanto chiese alla città una enorme contribuzione di ...
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BECCARIA DI ROBECCO, Castellino
Nicola Criniti
Figlio primogenito di Musso di Manfredi, il B. nacque a Pavia intorno al 1365 da un ramo cadetto di una delle più nobili e potenti famiglie della città: [...] duchessa Caterina, vedova di Gian Galeazzo, aveva inviato nella città come governatore e consigliere del conte. L'accusa era di altotradimento; in realtà il Barbavara di null'altro era colpevole se non di aver cercato di porre un freno - come sempre ...
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LAMPERTICO, Fedele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Vicenza il 13 giugno 1833 da Domenico e da Angela Valle, di nobile famiglia.
La famiglia paterna, che un biografo definisce "doviziosa" e dedita a lucrose [...] far ricadere la decadenza commerciale della regione sull'Austria (che si affrettò a incriminare l'anonimo autore per altotradimento).
In conseguenza dell'annessione il L. venne a trovarsi quasi naturalmente nella posizione di principale portavoce e ...
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DAUFERIO, detto il Muto
Paolo Bertolini
Uomo politico beneventano, nacque intorno al 775, probabilmente nella capitale del principato, da nobilissima e potente famiglia di stirpe longobarda senza dubbio [...] Maione, che venne costretto a farsi monaco; e lo stesso fratello minore di Sicardo, Siconolfo, il quale, accusato di altotradimento, dovette farsi chierico e fu inviato a Taranto, a domicilio obbligato.
È certo che in questo sforzo per ristabilire l ...
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PECCHIO, Giuseppe
Elena Riva
PECCHIO, Giuseppe. – Nacque a Milano il 15 novembre 1785 da una famiglia ammessa al patriziato cittadino già dal 1543. Terzogenito di Antonio e di Francesca Goffredo, ebbe [...] si chiuse il 23 febbraio 1823 e il 21 gennaio del 1824 Pecchio fu condannato a morte in contumacia per altotradimento e truffa.
Ad Antibes Pecchio fu intercettato dalla polizia e rilasciato a patto di abbandonare immediatamente la Francia. Si recò ...
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FIESCHI, Gian Luigi
Giovanni Nuti
Figlio di Antonio e di una Ginevra, di cui ignoriamo il casato, nacque alla fine del sec. XIV. Alla morte del padre (1412) ereditò, insieme coi fratelli Niccolò, Ludovico [...] il re di Francia, il F. preferì non intervenire nella vicenda. Però quando il nipote fu arrestato e messo a morte per altotradimento (1º ottobre) , chiese che gli venisse affidato il di lui figlioletto, Nicolosino. La richiesta non fu accolta; il F ...
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alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri termini di confronto: un a. monte,...
tradimento
tradiménto s. m. [der. di tradire; tradimentum è già presente nel lat. mediev. della fine del sec. 12°]. – 1. L’atto e il fatto di venire meno a un dovere o a un impegno morale o giuridico di fedeltà e di lealtà: commettere un t.,...