CARAFA, Diomede
M. Gabriella Cruciani Troncanelli
Figlio (secondo alcuni naturale) di Giovanni Antonio conte di Montorio, se ne ignora la data di nascita. Null'altro si sa di lui - se non che era esperto [...] il numero di detenuti nel periodo della castellania del C. fu alto) e lo divenne ancora più nel 1558, quando, per sufficiente quantità di armi e di denari, ma fu a sua volta attaccato da Antonio Carafa, marchese di Montebello, nipote del papa e ...
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BORROMEO, Giberto
Roberto Zapperi
Di antica e nobile famiglia milanese, nacque da Federico verso l'inizio del sec. XVI. Ereditò in giovane età la contea di Arona, tradizionale pedina di lancio, per [...] nella cappella di famiglia nella chiesa di S. Maria Podone.
Sposò tre volte: verso il 1530 Margherita de' Medici, sorella di Giovanni Angelo più tardi . Le tre figlie andarono spose a gentiluomini di alto rango, esponenti di alcune fra le più eminenti ...
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BALDOVINETTI, Francesco
Roberto Cantagalli
Nacque a Firenze l'11 ag. 1477 da Giovanni di Guido, appartenente alla stessa nobile famiglia da cui discese il pittore Alessio Baldovinetti. Seguendo l'indirizzo [...] podestà di Peccioli e commissario a Pisa. Tale brillante carriera, una volta caduta la Repubblica e tornati i Medici, non sembra aver subito di Francesco Ferrucci: "Era di età di anni 40, alto e di pelo nero, aria burbera e spaventata, uomo levato ...
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BORGHI, Luigi
Giovanni Pillinini
Nacque a Venezia da Giovanni verso la fine del XV secolo. Entrò come il padre nella burocrazia ducale e fu nominato segretario straordinario il 31 ag. 1530. Prestò anche [...] servizio in diplomazia in qualità di segretario: una prima volta a Roma nel 1533 con l'ambasciatore veneziano Marcantonio Venier che potesse poi servire per un'opera a livello più alto. Comunque, nonostante il titolo e nonostante che nella lettera ...
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LAMPUGNANI, Giorgio
Francesca M. Vaglienti
Figlio del giureconsulto Uberto e di Giovanna Omodei, nacque probabilmente intorno al 1385 a Pavia, in parrocchia S. Colombano. Addottoratosi all'Università [...] Ossona e Giovanni Appiani furono rinchiusi a loro volta nelle carceri di Monza e, nel gennaio 1451 dì presumono fare pegio": violenze consortili nella Legnano di fine '400, in L'alto Milanese nell'età del Ducato, a cura di C. Tallone, Varese 1995, ...
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ANTONINI, Prospero
Giovanni Comelli
Nacque a Udine il 2 febbr. 1809 da nobile famiglia friulana; laureatosi in legge a Padova, si dedicò alla carriera giudiziaria presso il tribunale di Udine. La sua [...] con il generale Carlo Zucchi, confinato a Palmanova per alto tradimento, insospettirono la polizia austriaca, che lo segnò Tedeschi e di Slavi. La sua indagine, tendenzialmente volta a rintracciare le radici del movimento di opposizione all'Austria ...
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EREDE, Gaetano Angelrico
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 7 nov. 1840, terzo di sette fratelli, da Michele e da Giovanna Massucco, crebbe in una famiglia dove si professavano idee schiettamente liberali: [...] un vero corpo speciale nella spedizione dei Mille. Questa volta non si trattò di una fuga, bensì di un battaglia di Milazzo nella quale i carabinieri genovesi pagarono il tributo più alto di sangue.
Fonti e Bibl.: L. Balestreri, Un eroe genovese ...
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top jobs (Top Jobs) loc. s.le m. pl. In senso generico, i ruoli di vertice in un’organizzazione. | In partic., nel linguaggio giornalistico, i ruoli di vertice delle principali istituzioni dell’Ue, costituiti dalla presidenza della Commissione...
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...