Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Carlo Antonio Broggia
Rosario Patalano
Il dibattito sulla «storia, la natura, la riforma delle monete, il più importante in campo politico ed economico» (Venturi 1998, p. 443) dell’età illuministica [...] l’utilizzazione di merci comuni come unità di conto e mezzo di scambio comporterebbe dei problemi in quanto queste hanno anche altriusi che possono influire sulla funzione monetaria di cui sono investite (si pensi ai capi di bestiame o al grano, la ...
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segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto [...] 1 ad 3; e si ricordi quanto è stato detto da s. Agostino); lezione che con tutta probabilità è all'origine di altriusi, come quello che riferisce s. all'" arma ", allo " stemma " di famiglia (una tasca / ch'avea certo colore e certo segno, If XVII ...
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GIACOMINI, Carlo
Stefano Arieti
Nacque a Sale, presso Alessandria, il 23 nov. 1840 da Vincenzo e Teresa Gobbo Alvigni. Rimasto presto orfano di padre, l'aiuto economico del nonno materno, Gedeone, gli [...] , gravemente provata dalla mancanza di cibo, di prodotti di origine organica, fino ad allora considerati non commestibili o destinati ad altriusi. Di alimentazione il G., del resto, si era già occupato in una nota sull'utilizzo e le proprietà del ...
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fuori (fuor; fori, for; fora; fore; furi)
Mario Medici
Sia come preposizione sia come avverbio la forma ‛ fuori ' (‛ fuor ' dominante in poesia, e non assente in prosa: Cv III VII 5, due volte) è la [...] / prima ch'io fuor di püerizia fosse; Fiore CXLIX 10 i ' era già fuor di giovanezza.
1.4. Altre locuzioni, altriusi figurati, metaforici: Vn XXX 2 sarebbe fuori del mio intendimento [" andrebbe oltre ", " eccederebbe "] se le scrivessi; Rime XLII 10 ...
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cosa
Domenico Consoli
La parola è di uso frequentissimo in tutte le opere dantesche: appare infatti 461 volte nel Convivio, 123 nella Commedia, 77 nella Vita Nuova, 22 nelle Rime, 21 nel Fiore e 2 nel [...] Pg XXXI 34 qualificano i beni del mondo " immediatamente accessibili al desiderio dell'uomo " (Sapegno).
Per quanto riguarda altriusi del termine, notiamo che alcuna cosa figura talora in proposizioni affermative: e però le lascerò tutte, salvo che ...
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significare
Michele Rak
Gli usi danteschi di questo termine e dei suoi corradicali, per lo più analoghi a quelli del lessico latino medievale, vanno osservati soprattutto nell'ambito della ricerca terminologica [...] a cimentarsi con l'espressione di fatti inattingibili (Trasumanar significar per verba / non si poria, Pd I 70).
Gli altriusi danteschi del termine sono qui di seguito riuniti in quattro gruppi che mettono in evidenza le sezioni della teoria del ...
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OSSO
V.H. Elbern
L'o. come materiale per la produzione di oggetti d'arte fu usato generalmente nel Medioevo come surrogato dell'avorio, materiale più raro, di più difficile reperibilità e quindi più [...] - come applicazioni e rivestimenti su mobili e cassette. Oltre a ciò, i lavori in o. servivano per molti altriusi quotidiani: per pissidi, recipienti per cosmetici e medicine, montature di specchi, pettini, manici di coltello, forcine e inoltre ...
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cadere
Aldo Duro
. Il verbo è frequente in tutte le opere di D.; ricorre più volte anche nel Fiore, mai invece nel Detto.
Per la morfologia, da notare le forme: caggion(o), che compare due volte nella [...] s'udia 'l rimbombo / de l'acqua che cadea ne l'altro giro (altri esempi in XVI 101 e Pg XXII 137); oppure, " gettarsi in altro corso il significato traslato dell'espressione ‛ c. nel fango '. Altriusi figurati del verbo in Cv I XI 5 e Fiore CXLIV ...
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dietro (Diretro; Dirietro)
Riccardo Ambrosini
1. ‛ Dietro ' ricorre una sola volta, con funzione di avverbio, in Vn VII 4 10 ch'io mi sentia dir dietro spesse fiate: questa locuzione con ‛ dire ' , che [...] . Vi si osserva il valore causativo di " far seguire qualcosa a qualcuno ", " far andar d. qualcuno ad alcun altro ".
4.4. Altriusi preposizionali di d. sono più rari. Una volta ciascuno sono attestati i sintagmi in dietro a (If XII 78 con la cocca ...
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piacere (verbo)
Si presenta con una notevole frequenza nelle opere di D., ivi compresi il Fiore e il Detto, e in particolar modo in quelle in poesia, nelle quali, al pari del sostantivo, costituisce uno [...] CIII 65.
1. L'accezione più generale del verbo, e che si può considerare quella ‛ fondamentale ', in quanto tutti gli altriusi vi sono sostanzialmente riconducibili, è quella d'indicare la sussistenza di una " situazione psicologica di gradimento o ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....