Impasto o preparato, destinato a vari usi.
Alimentazione
Impasto di farina e acqua, rimestato sino a renderlo sodo e compatto: sia quello, lievitato, con cui si fa il pane, sia quello, che può essere [...] Fara San Martino (Chieti).
Benché caratteristica della dieta italiana, la p. è sempre più entrata nelle abitudini alimentari di altri paesi ed è ormai diffusa in tutto il mondo, anche perché le moderne tendenze nutrizionali, valorizzando in genere la ...
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Archeologia
Monumento sepolcrale proprio dell’antico Egitto, dove era per lo più riservato ai faraoni. La forma della costruzione è quella del solido geometrico che da essa ha preso il nome. Le prime p. [...] due templi. Tali p. colossali e regolari erano state precedute da altri esperimenti (p. a gradoni di Saqqara, 2650 a.C.), con Teotihuacán. Terrazzamenti a forma di p., costruiti per usi agricoli, erano largamente diffusi nella civiltà inca, dove ...
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Legno, avente sezione tondeggiante e sviluppo prevalente nel senso della lunghezza, che piantato in terra per un estremo serve di sostegno a piante, per fare recinzioni, palizzate ecc.
Per quanto riguarda [...] Tale significato base traspare anche nelle forme o negli usi alquanto più differenziati, come per es. nel caso minori urti e vibrazioni di quelli provocati dalla infissione con altri sistemi. La camicia tubolare a (fig. 2), avente ...
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Strumento per scrivere basato sull’uso dell’inchiostro. Il nome deriva dall’essere stata costituita originariamente da una p. d’oca (o di altri volatili).
Cenni storici
La storia della p. è collegata [...] si chiude con un cappuccio a vite o a pressione. Altri perfezionamenti seguirono per aumentare la capacità del serbatoio di inchiostro di una p., di vari tipi di lettori ottici aventi usi e principi di funzionamento diversi; è detta anche p. luminosa ...
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segale Erba annua (Secale cereale; fig. 1) della famiglia Poacee, simile al frumento, con foglie strette, rivestite, come il culmo, di abbondante pruina. Ha spiga lunga, spesso incurvata, ad asse tenace, [...] la suggono e s’imbrattano con i conidi che poi trasportano su altri fiori, diffondendo così la malattia. L’ovario infetto viene alla conidi, per ottenere una grande quantità di sclerozi per usi officinali. Tra le varie sostanze che derivano dalla ...
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Tevere Il secondo dei corsi d’acqua italiani per bacino e il terzo (dopo Po e Adige) per lunghezza e portata. Nasce in Romagna dal Monte Fumaiolo, nell’Appennino Tosco-Emiliano, a un’altezza di 1268 m, [...] fiume, con alveo largo fino a 200 m, riceve le acque di altri affluenti (il maggiore è l’Aniene), traversa Roma stretto tra alti forma il lago artificiale di Alviano, costruito per usi idroelettrici. I centri abitati sono ubicati sulle colline ...
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Il frutto secco, indeiscente, che deriva da un ovario pluricarpellare sincarpico, nel quale si sviluppa un solo ovulo per aborto di tutti gli altri, come nel caso della nocciola.
In particolare, il frutto [...] della famiglia Iuglandacee, dell’America Settentrionale, il cui legno somiglia a quello del n. comune e ha gli stessi usi.
N. di Bankul (o delle Molucche) Nome comune di varie specie del genere Aleurites, alberi della famiglia Euforbiacee, dell ...
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In genere, struttura metallica costituita essenzialmente, nella sua forma più nota e diffusa, da un telaio più o meno rigido sul quale sono fissate o ricavate una serie di sbarre parallele o, talvolta, [...] acqua o anche materiali solidi incoerenti. In qualche caso, per usi speciali, può consistere in una lamiera perforata.
In particolare parte del focolare di cucine, stufe, caldaie, forni e altri impianti termici, su cui viene disposto il combustibile ...
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Nome comune del genere Hordeum (famiglia Poacee) e in particolare del complesso di specie coltivate.
Caratteri generali
Le specie coltivate sono piante annue con culmo basso (circa 60-90 cm), foglie corte [...] glumette sono aderenti al granello, anche a maturità, nelle seconde il granello è libero.
Coltivazione e usi
Per il ciclo vegetativo più breve di quello di altri cereali (circa 4 mesi), l’o. si presta per la coltivazione nelle regioni fredde (fino a ...
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Scrittore italiano (Milano 1893 - Roma 1973). Tra i massimi innovatori della narrativa novecentesca, sperimentò uno stile linguistico che fonde in sé lingua nazionale, forme dialettali e usi gergali. Se [...] pubbl. solo nel 1974). Il documento più antico della sua vocazione di narratore (Le bizze del capitano in congedo e altri racconti, post., 1981), risale al 1918 e anticipa il progetto di un romanzo popolare che nel decennio successivo (con Racconto ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....