GUGLIELMO II d'Altavilla, re di Sicilia
Francesco Panarelli
Terzo figlio maschio di Guglielmo I, re di Sicilia, e di Margherita di Navarra; la data di nascita può essere verosimilmente fissata al mese [...] G. aveva inviato una flotta in aiuto di Amalrico, re cristiano di Gerusalemme, con un'azione dimostrativa Giubair, Riḥla (Itinerario), a cura di M. Amari, in Biblioteca arabo-sicula, I, Torino-Roma 1880, pp. 137-180; Ibn al-Aṯīr, Kāmil fê-l-tawarīkh ...
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BERTRANDO
Zelina Zafarana
Le sole notizie sicure che si hanno di B. risalgono al pontificato di Onorio III.
Nulla sappiamo, infatti, di lui per gli anni che precedettero il 1217; nientre resta pur sempre [...] ; ma dopo il fallimento di un ultimo attacco, compiuto alla fine di luglio, Amalrico si risolse a togliere l'assedio per ritirarsi a Carcassona. B. aveva nel frattempo inviato i vescovi di Tolosa, Tarbes e Comminges, con la contessa Alice, a chiedere ...
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ALBERTO da Vercelli, santo
Luciano Gulli
Nacque da nobile famiglia - ma non è documentata la sua appartenenza agli Avogadro - nel territorio della diocesi parmense. I necrologi cosiddetti eusebiani, [...] , pp. 363, 382).
Dopo studi letterari e giuridici entrò fra i canonici regolari di S. Croce nel convento di Mortara, di cui pontificio. A., che vide confermata la sua elezione da Amalrico II, re di Gerusalemme e da Pietro, patriarca di Antiochia ...
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Montfort, Guy de
Signore di La Ferté-Alais (m. Vareilles 1228). Prese parte alla terza e alla quarta crociata in Palestina; tornato in Francia, combatté nella crociata contro gli albigesi a fianco del [...] Agout e Tarn, esclusa la città di Albi. Assisté il nipote Amalrico nel governo della contea di Tolosa, contro i tentativi di rivincita dello spodestato conte Raimondo. Ceduti i diritti sulla contea al re di Francia, cadde combattendo per quest’ultimo ...
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Figlio (n. 1144 circa - m. San Giovanni d'Acri 1205) di Ugo VIII di Lusignano conestabile del regno di Gerusalemme (1179), procurò al fratello Guido la mano di Sibilla, sorella ed erede di Baldovino IV [...] di Gerusalemme avendo sposato Isabella sorella di Sibilla; lottò contro i Saraceni cui riprese Beirut e Giubail ma quando la IV un atteggiamento prudente e far pace col sultano al-Malik al-῾Ādil I. Alla sua morte la corona di Cipro passò al figlio Ugo ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e arti liberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] Ma la tradizione del suo insegnamento (del quale non abbiamo dirette testimonianze) sopravvisse alla sua morte; e nel 1210 i seguaci, detti amalriciani (anche "amauriani", "amauriciani"), scoperti a Parigi, furono giudicati e condannati al rogo da un ...
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Cisterciense (m. abbazia di Fontfroide 1225); abate di Poblet (1196), di Gran Selve (1199) e di Cîteaux (1201) inquisitore e legato papale dal 1204, ebbe l'arcivescovato di Narbona nel 1212. Durante la [...] crociata contro gli Albigesi, da lui predicata, dimostrò il suo feroce fanatismo nella presa di Béziers (1209), ordinando il massacro indistintamente di tutti gli abitanti. Combatté anche i Mori di Spagna, a Las Navas de Tolosa (1212). ...
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Conestabile di Francia (n. 1192 - m. Otranto 1241). Combatté nella crociata contro gli Albigesi a fianco del padre Simone. Successogli nel comando, perdette rapidamente le conquiste paterne. Nel 1224 cedette [...] i suoi diritti sulla contea di Tolosa a Luigi VIII di Francia. Nel 1231 ebbe la carica di conestabile; fu poi crociato in Palestina (1239). ...
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amalriciano
(o amauriciano) agg. e s. m. – Relativo al filosofo e teologo fr. Amalrico o Amaurico di Bène († 1206), accusato di eresia, le cui teorie furono condannate e i seguaci arsi sul rogo: le dottrine a.; la condanna degli a., cioè dei...