È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] , e, specificamen te, tra valori morali ed esigenze degli ecosistemi, naturale e uma no. Nato sotto l'influenza dell'ambientalismo e dell'ecologia di fi ne anni Sessanta, il nuovo termine è presto attrattto verso problemi inerenti al nucleo centrale ...
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Per l'e. moderno, uno dei più importanti movimenti sociali della seconda metà del 20° sec., nato negli anni Sessanta e consolidatosi nel ventennio successivo, gli anni Novanta sono stati un periodo di [...] il numero di associati e le donazioni in alcuni casi tendono a rimanere costanti, in altri a diminuire. Le associazioni ambientaliste godono ormai di un clima di generale consenso, ma il supporto diretto da parte dell'opinione pubblica non evolve di ...
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teoria comportamentista
Teoria del comportamento umano e animale elaborata da John B. Watson e Burrhus F. Skinner. Tale teoria è basata non sullo studio di variabili soggettive, come il pensiero o la [...] razza dei suoi antenati». Anche i comportamentisti più ortodossi hanno in seguito preso le distanze da questo ambientalismo radicale. Il contributo più significativo di questo indirizzo è infatti dato dalle ricerche sul condizionamento (classico e ...
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Negli ultimi decenni il deterioramento sempre più grave delle condizioni ambientali su tutto il pianeta, l'allarme provocato dalla profondità e irreversibilità dei guasti già prodotti e i pericoli ormai [...] de la Nature).
Non è un caso, invece, che negli anni tra le due guerre mondiali lo sviluppo dell'attività ambientalista sia stato maggiore nei paesi che, come gli Stati Uniti, restarono relativamente indenni dalle tensioni ideologico-politiche e dai ...
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Ambiente
Augusto Panà
Anna Spinaci e Valeria Ugazio
Dal punto di vista ecologico il termine si riferisce al complesso delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche di una determinata regione [...] non è sovrapponibile a quella umana, e che, a sua volta, la risposta dell'uomo all'azione degli agenti ambientali non è sempre omogenea, presentando differenze da popolazione a popolazione, sia per predisposizione genetica, sia per la coesistenza di ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] dell'uso agricolo del DDT sulla fauna avicola nell'America Settentrionale, solleva nel mondo occidentale la questione dell'ambientalismo e amplifica la percezione dei rischi per la salute umana e per l'ambiente che possono derivare dall'utilizzazione ...
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Diseguaglianze economiche e minacce alla biodiversità
Richard B. Primack
(Department of Biology, Boston University Boston, Massachusetts, USA)
Nelle regioni più povere del mondo le comunità locali mettono [...] cucine dei villaggi locali. Le persone che cucinano i loro pasti con la legna sono oltre 2 miliardi, e l'impatto ambientale che ne deriva è notevole. Altri 29.000 km² (il 21% delle perdite annuali) vengono distrutti ogni anno dalle operazioni legate ...
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ambientalismo
s. m. [der. di ambientale]. – 1. In sociologia e psicologia, indirizzo teorico che sostiene la preminente influenza dei fattori e delle situazioni ambientali nella formazione e nello sviluppo della personalità e dei comportamenti...
ambientale agg. [der. di ambiente]. – 1. Dell’ambiente, o proprio di un determinato ambiente: condizioni, caratteristiche a.; acustica a.; psicologia a., la branca della psicologia che studia il rapporto dell’individuo con il suo ambiente. Con...