Umanista (Bergamo 1440 circa - ivi 1510); dei conti di Calepio. Agostiniano, deve la sua fama al dizionario della lingua latina (1502, poi rifatto da lui stesso, e ampliato da altri, anche con l'aggiunta delle traduzioni in varie lingue moderne, fino al 1772). Esso servì di modello e diede il nome ad altre opere del genere ...
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Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano (Treviri 333 o 340 - Milano 397). È una delle massime figure di vescovo del 4° secolo. Governatore imperiale, fu proclamato vescovo di Milano (374) e divenne guida autorevole dell'episcopato dell'Italia del Nord. Fu autore di molte opere a carattere esegetico, dogmatico e teologico. Avversario di eretici (tra cui gli ariani e i manichei), pagani e dissidenti, ...
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Industriale italiano (Pavia 1860 - ivi 1916); cavaliere del lavoro (1912). Impiantò (1900) la prima grande fonderia di ghisa sorta in Italia, specializzata in radiatori e impianti di riscaldamento a termosifone. Il figlio Vittorio (Pavia 1898 - Gambolò 1975), anch'egli cav. del lavoro dal 1935, sviluppò l'industria paterna indirizzandola alla costruzione di macchine da cucire, i cui primi esemplari ...
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Letterato (Peschiera Borromeo 1787 - Milano 1867). Pubblicò da giovane Idilli a imitazione di G. Gessner e pariniani Sermoni; amico di S. Pellico e di T. Grossi, fu un romantico moderato. In risposta al sermone montiano Sulla mitologia, pubblicò Conforto a un vecchio (1825), al quale seguì un saggio (Del classicismo e del romanticismo e dei rispettivi errori ed abusi); scrisse tragedie e le novelle ...
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Pittore (Milano 1548 - ivi 1608); scolaro di G. P. Lomazzo, ne avviò il robusto accademismo verso le ampollose eleganze calligrafiche di un michelangiolismo di maniera. Stimatissimo dai contemporanei, ebbe importanza per la formazione del Cerano e di A. Tanzio. La maggior parte delle sue opere si conserva a Milano (pinacoteca di Brera, duomo, chiese di S. Fedele, di S. Maria della Passione, di S. Antonio ...
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Diacono della chiesa di Alessandria (m. 250 circa); dapprima gnostico valentiniano o marcionita, convertito da Origene (212 circa) di cui divenne discepolo e amico, e che fu da lui sollecitato a scrivere alcune delle sue opere (tra l'altro, il Contra Celsum). A lui Origene dedicò l'Esortazione al martirio. È probabilmente il confessore venerato ad Alessandria il 17 marzo ...
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Indianista italiano (Asola, Mantova, 1879 - Roma 1950). Prof. di sanscrito nell'univ. di Padova (1913-23), nell'univ. cattolica di Milano (1924-41) e nell'univ. di Roma (1941-49), dedicò gran parte della sua attività scientifica allo studio del jainismo. A lui si deve un primo trattato sulla metrica indiana classica (La metrica degli Indi, 1912) ...
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Letterato (Biassono 1790 - Pavia 1841). Insegnò all'università di Pavia. Scrisse anche di latino e di greco, ma le sue opere più importanti restano i Viaggi di Francesco Petrarca (1820) e il Saggio sulla storia della letteratura italiana dei primi 25 anni del sec. XIX (1831), scritti di vasta erudizione ...
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Scrittore (fine del sec. 12º). Compose in 12.352 ottonarî la relazione della spedizione compiuta in Terra Santa (1189-92) da Riccardo Cuor di Leone (Estoire de la guerre sainte), relazione che è una delle più sicure fonti per la storia della terza crociata ...
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Eremitano di s. Agostino, prelato, controversista (n. Napoli - m. 1531). Provinciale (1514), poi vescovo (1517) di Mantova, scrisse contro P. Pomponazzi (De animarum immortalitate, 1519), dopo averlo invano denunciato di eresia presso la curia romana, e fu uno dei primi controversisti contro Lutero ...
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ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto rito a.): la basilica a.; inni a., quelli...
ambrosino
ambroṡino (o ambrogino) s. m. [dal nome di sant’Ambrogio]. – Moneta del comune di Milano, con l’effigie di sant’Ambrogio, patrono della città, coniata dalla metà del sec. 13° alla metà del sec. 14°, d’argento (l’a. piccolo, l’a....