AVERANI, Giuseppe
Nicola Carranza
Nacque a Firenze il 20 marzo 1662. Celebrato interprete del diritto romano, rinnovatore degli studi giuridici nell'ateneo pisano, fu considerato dai contemporanei il [...] A. al p. Guido Grandi, Pisa 1889).
Il re Vittorio Amedeo II lo chiamò all'università di Torino, ma egli rifiutò. Nel toscani, IV, Lucca 1774, p. DCLXXXII; A. Fabroni, Vitae Italorum, VII, Pisis 1781, pp. 315 ss.; Id., Historia Academiae Pisanae, III, ...
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REGIS, Francesco
Andrea Merlotti
REGIS, Francesco. – Nacque a Montaldo di Mondovì il 23 ottobre 1749 da Costanzo e da Francesca Rulfo.
Dopo aver compiuto i primi studi nel ginnasio monregalese, nel [...] dell’Università nazionale degli studi il dì 4 pluvioso anno VII, in Raccolta degli ordini e delle provvidenze emanate dall’autorità veste, così come aveva cantato le ricorrenze di Vittorio Amedeo III, Regis cantò ora quelle di Napoleone, dall’ ...
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ASTESANO, Antonio
Lodovico Vergano
Nacque, nel 1412, a Villanova d'Asti, dove i suoi antenati si erano rifugiati quando erano stati mandati in esilio dalla città, perché partigiani dei Solaro, di parte [...] della Croce a Baiona durante l'assedio posto a quella città da Carlo VII. Dopo il 1452 ritornò ad Asti e le notizie sulla sua vita ligure,Genova 1892, passim; Id., Lo Stato sabaudo da Amedeo VIII ad Emanuele Filiberto,III,Torino 1895, pp. 289-291 ...
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FAÀ DI BRUNO, Francesco
Luca Dell'Aglio
Nacque ad Alessandria il 29 marzo 1825 da nobile famiglia, dodicesimo ed ultimo figlio di Lodovico e Carolina Sappa de' Milanesi.
Il padre, tra i maggiori proprietari [...] che lo doveva vedere precettore dei principi Umberto e Amedeo di Savoia, intraprese un primo viaggio di studi U. Bottazzini, Algebraische Untersuchungen in Italien, 1850-1863, in Historia mathem., VII (1980), pp. 30 s., 36; P. Palazzini, F. F. ...
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CARBONI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Bonnanaro (Sassari) il 12 marzo 1746 da Lorenzo e da Maria Marongio, che provvidero con sufficienti mezzi alla sua educazione. Presso il collegio gesuitico [...] professore di eloquenza latina presso l'università per volere di Vittorio Amedeo III (i primi due libri di un poema De Sardoa l'invito di recarsi a Roma come segretario dei brevi di papa Pio VII. Morì a Bessude il 22 apr. 1817.
La produzione del C. ...
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ANTIPAPA
A. Simon
Antagonista del vero e legittimo pontefice che, eletto al soglio pontificio in modo non canonico, ne usurpa il nome e l'autorità, creando spesso un vero e proprio scisma tra i fedeli. [...] ) per terminare alla metà del Quattrocento con Felice V (Amedeo VIII di Savoia). Per quanto riguarda l'iconografia, le negli anni 1409-1410) in S. Francesco a Bologna e di Clemente VII (a. dal 1378 al 1394) ad Avignone. Di quest'ultimo rimane ...
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Basilea, Concilio di
Concilio convocato nel 1431 da papa Eugenio IV e subito da lui sciolto. I cardinali conciliaristi che sostenevano la superiorità del concilio sul pontefice si opposero allo scioglimento [...] a Firenze fino al 1439, quando si giunse alla deposizione del pontefice e all’elezione di Amedeo VIII di Savoia (antipapa Felice V). Grazie all’intermediazione di Carlo VII di Francia, si arrivò a una riconciliazione, all’abdicazione di Felice V e al ...
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Figlia (Tours 1434 - Montcaprel 1478) del re di Francia Carlo VII, sposò (1452) Amedeo IX, dal 1465 duca di Savoia. Per la malattia del marito, assunse subito il governo, che tenne anche quando rimase [...] vedova, come reggente per il figlio Filiberto. Seppe destreggiarsi abilmente nella lotta tra il fratello Luigi XI re di Francia, che voleva ridurre la Savoia sotto il suo protettorato, e Carlo il Temerario ...
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Figlio (m. Pinerolo 1334) di Tommaso III, signore del Piemonte, e di Guya di Borgogna, dovette ancora giovinetto (1282) lottare contro lo zio, Amedeo V di Savoia, per conservare i territorî ereditati dal [...] tre anni tornò a Pinerolo. Non avendo avuto da Enrico VII di Lussemburgo, che pure l'aveva creato vicario imperiale durante iniziò un'abile politica d'espansione in cui ebbe l'appoggio di Amedeo V e del cugino, il conte Edoardo. Sposò in seconde nozze ...
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Figlio (n. 1269 circa - m. 1348) di Ludovico I, ereditò (1302) l'appannaggio paterno; fu ambasciatore (1310) dell'imperatore Enrico VII a Firenze e a Roma, dove fu eletto senatore (1310), ed ebbe al proprio [...] spesso in lotta con il vescovo di Losanna. Essendogli premorto il figlio Giovanni (m. 1339), ottenne di lasciare i dominî alla figlia Caterina che, d'accordo col suo terzo marito Guglielmo di Fiandra conte di Namur, li vendette (1359) ad Amedeo VI. ...
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tuchinaggio
tuchinàggio s. m. [der. del lat. mediev. tuchinus «predone, ribelle», voce di origine gallica]. – Nome dato a una serie di rivolte antifeudali di contadini avvenute nella seconda metà del sec. 14° in Piemonte, e spec. nel Canavese,...