Lerner, Alan Jay
Patrick McGilligan
Commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 31 agosto 1918 e morto ivi il 14 giugno 1986. A partire dagli anni Quaranta e per almeno tre decenni [...] vinse tre premi Oscar: il primo per la migliore sceneggiatura nel 1952 per An American in Paris (1951; Un americanoaParigi) di Vincente Minnelli; gli altri due nel 1959 per la migliore sceneggiatura non originale e per la migliore canzone (insieme ...
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Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, [...] uomini con un armadio, 1958; Le gros et le maigre, girato aParigi, 1961 e Ssaki, I mammiferi, 1962) in cui già appaiono per essa ottenne un Oscar, ricalca i grandi classici del cinema noir americano tratti da D. Hammet e R. Chandler. Poi in Europa, ...
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Andò, Roberto. – Regista cinematografico e teatrale, scrittore, sceneggiatore italiano (n. Palermo 1959). Esponente significativo della generazione di registi affermatisi negli anni Novanta il cui profilo [...] frequentazione come aiutoregista dei set di grandi del cinema americano, come Cimino e Coppola, o italiano, come Fellini due gemelli protagonisti (un politico che abbandona tutto e fugge aParigi sul set di un film inseguendo una donna e suo fratello ...
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Statista, fisico e scrittore statunitense (Boston 1706 - Filadelfia 1790). Di modeste condizioni familiari, lavorò da ragazzo nella tipografia del fratello James, collaborandovi anche nella redazione del [...] , dopo aver presentato al parlamento la petizione del primo congresso americano, che fu respinta, F. rimpatriò nel luglio 1776. In missione diplomatica soggiornò dal 1776 al 1785 aParigi; quivi fu accolto alla Regia accademia delle scienze e godette ...
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Diplomatico, storico e pubblicista italiano (n. Vicenza 1929). Studioso di storia, in particolare di quella italiana e francese tra Ottocento e Novecento, e analista politico, ha ricoperto i più prestigiosi [...] a Innsbruck (1955), primo segretario all'ambasciata italiana a Londra (1958-64), primo consigliere e ministro consigliere aParigi 2013); L'arte in guerra (2013); Il declino dell'impero americano (2014); entrambi nel 2015, In lode della guerra fredda. ...
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Filosofo (Montpellier 1815 - Prades 1903). Discepolo di A. Comte, R. può considerarsi l'iniziatore del neocriticismo francese riallacciantesi, oltre che a Kant, anche alla tradizione del razionalismo francese. Notevole [...] Bergson) e sul pluralismo americano (W. James).
Vita e opere
R. si formò aParigi, studiando dapprima scienze matematiche filosofica che ha respinto ogni struttura teocentrica e serve invece a garantire l'autonomia e la dignità della persona. Di ...
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Scultore e pittore americano (Lawnton, Pennsylvania, 1898 - New York 1976), tra i più originali artisti contemporanei. AParigi elaborò le sue prime costruzioni astratte. Le opere di C., pur evocando un [...] di ferro. Tra il 1926 e il 1930 scolpì anche una serie di figure in legno di notevole forza espressiva. Ancora aParigi, dove trascorse lunghi periodi della sua vita, dal 1931 fu in stretto rapporto con J. Miró e profondamente colpito dalle ricerche ...
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Pittore (Kingston, New York, 1775 - ivi 1852). Nipote di Pieter V. (1687-1778), ritrattista di origine olandese, V. fu il primo pittore americanoa studiare aParigi, dove, dal 1796, soggiornò più volte. [...] Atheneum; Mario sulle rovine di Cartagine, 1808, San Francisco, Young Memorial Mus.) e il primo grande nudo americano (Arianna a Nasso, 1812, Filadelfia, Academy of fine arts). Dipinse un grande panorama di Versailles (1815, New York, Metropolitan ...
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Scrittore e pittore americano (Waccamaw, South Carolina, 1779 - Cambridge, Massachusetts, 1843). A Londra (1801-04) studiò con Benjamin West; fu in seguito aParigi, poi a Roma (1805), dove conobbe Thorvaldsen, [...] fu sempre suo grande amico, Coleridge. Ritornato per breve tempo in America (1809), visse poi ancora a Londra, per stabilirsi a Boston nel 1813. Qui spiegò una vasta attività, acquistando grandissima fama per i suoi ambiziosi dipinti, raffiguranti ...
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Pittore statunitense (Neosho, Missouri, 1889 - Kansas City 1975), esponente e sostenitore del movimento regionalista americano. Formatosi a Chicago e aParigi (1908-11), amico a New York di A. Stieglitz, [...] ricerche vicine alle esperienze d'avanguardia, in particolare al sincronismo. Si volse poi a una pittura esaltante contenuti e motivi prettamente americani in uno stile di un realismo espressivo e lineare. Pubblicò una sua autobiografia, An artist in ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...