Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] ingiunse di distruggere tutte le copie di Ultimo tango aParigi (1972). Il film di Bernardo Bertolucci fu scagionato da , formalizzazione del progetto ideologico del cinema americano, che intende rivolgersi a un pubblico il più vasto possibile.
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Spagna
Nuria Vidal
Cinematografia
Cinematografia tra le più importanti in Europa, quella spagnola è rimasta per molti anni quasi completamente sconosciuta (il franchismo ha infatti alzato una barriera [...] dei capolavori del cinema degli esordi. Poco dopo si spostò aParigi, dove realizzò quasi 150 film di fantasia, prima di tornare intrattenimento popolare, soprattutto con l'avvento del cinema americano che conquistò il pubblico.
Cinema muto e ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] due uomini che si telefonano, ripresi in piano americano, appaiono affiancati nella stessa immagine divisa in due sulle produzioni di Film d'Art. Fin dal primo cortometraggio proiettato aParigi nel dicembre 1895, L'arrivée d'un train en gare de ...
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BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] politica, Bertolucci raccontò tre giovani, due francesi (Louis Garrel e Eva Green) e un americano (Michael Pitt) chiusi in un appartamento aParigi, mentre fuori si prepara e si consuma il maggio francese. Sceneggiato da Gilbert Adair, autore ...
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Unione Europea
Luciana Castellina
Il finanziamento nell'ordinamento comunitario
Il Fondo europeo di sostegno cinematografico Eurimages è nato nel 1988, sulla base di un accordo liberamente concluso [...] quegli anni ‒ "a un frigorifero o a un'automobile" (discorso alle Assise europee dell'audiovisivo, aParigi 1989). Se a questi due beni è in realtà del mondo intero) da parte del prodotto americano (dati dell'European cinema yearbook 2000: 71 % nelle ...
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Tecnica cinematografica e forma d'arte: uno spettacolo per tutti
I cartoni animati propongono storie e personaggi che divertono i bambini, ma a volte anche gli adulti, offrendo loro non soltanto uno svago [...] dai fratelli Lumière e presentato aParigi nel 1895), aveva conquistato un americano Stuart Blackton, realizzati ancor prima, esso si andò affermando a poco a poco, soprattutto nel decennio seguente, quando a Hollywood e altrove si cominciarono a ...
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GUAZZONE (Guazzoni), Enrico
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 18 dic. 1876 da Bartolomeo e da Ginevra Santucci. Diplomatosi in pittura presso l'Istituto di belle arti della capitale, si specializzò [...] a Berlino la Cines inaugurò una nuova sala di grandi dimensioni, aParigi J. Nogues compose una partitura originale, e a New York il film fu accolto a dei mezzi a disposizione, la risposta italiana al genere avventuroso americano "con arrembaggi ...
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Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] negli anni Trenta aParigi, a Roma, a Londra (nonché nella Russia di Stalin per prepararsi segretamente a Ninotchka, 1939 G. Fink, Non solo Woody Allen ‒ La tradizione ebraica nel cinema americano, Venezia 2001, pp. 139-64.
N. Henry, Ethics and social ...
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Clair, René
Edoardo Bruno
Nome d'arte di René-Lucien Chomette, regista cinematografico francese, di origini ebraiche, nato aParigi l'11 novembre 1898 e morto ivi il 15 marzo 1981. L'inventività e il [...] Il silenzio è d'oro). Tornato aParigi, nel 1939 C. iniziò un film, Air pur, che a causa della guerra non avrebbe mai ultimato juillet 1954, 37). A riguardarlo nel suo complesso, il 'periodo americano' di C., che proseguì con I married a witch (1942; ...
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Ivory, James
Monica Trecca
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Berkeley (California) il 7 giugno 1928, da padre di origine irlandese e madre discendente da una famiglia [...] , deciso a divenire art director, si recò aParigi per iscriversi all'IDHEC. La guerra di Corea lo costrinse invece a ritornare negli di critica, oltre a segnare un ritorno all'amata ambientazione inglese rispetto all'americano microcosmo borghese del ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...