Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] , l'irlandese John Ford, l'americano Howard Hawks, e l'a. per eccellenza del cinema statunitense, Zavattini, Neorealismo ecc., Milano 1979.
M. Modica, Che cos'è l'estetica, Roma 1987.
Ch. Metz, L'énonciation impersonnelle, ou le site du film, Paris ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] il cinema europeo, prima, e quello americano, poi, iniziassero a sperimentare l'uso di piani fortemente Torino 1964).
J. Epstein, Esprit de cinéma, Paris 1955 (trad. it. Roma 1956).
S. Kracauer, Theory of film. The redemption of the physical reality, ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] 1992.
F. La Polla, Il nuovo cinema americano. 1967-1975, ed. ampliata, Torino 1996².
A. Negri, Ludici disincanti: forme e strategie del cinema postmoderno, Roma 1996.
Poetiche nel cinema contemporaneo hollywoodiano, a cura di F. La Polla, Torino 1997 ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] cinematografico cominciò a delinearsi agli occhi del pubblico americano e anche all'interno delle majors. Ma, a parte nuovi', messaggero di 'verità'. Già nel cinema di Rossellini, con Roma città aperta (1945) e Paisà (1946) si delineano i capisaldi ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] e nelle loro contraddizioni a suggerirne l'utilizzo. In questa fase del cinema muto americano comunque la gran parte cura nella costruzione del racconto e sapeva scegliere i collaboratori: Roma città aperta (1945) accredita per il soggetto Amidei e ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] rispettivamente nel 1950 e nel 1951 dal fotografo tedesco-americano H. Namuth sull'artista, padre dell'action painting. tempo, lo elevano a testimonianza originale.
Bibliografia
Le belle arti e il film, a cura di G. Aristarco, Roma 1950.
Le film ...
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Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] poco più di un secolo dopo (1931), offriva al pubblico americano la doppia proiezione di Frankenstein (1931) di James Whale e ruolo del famoso critico d'arte intento a tenere le sue lezioni al Liceo Visconti di Roma. O per Tintoret d'après Jean-Paul ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] la prima voce autorevole e pertinente a porsi delle domande sulle relazioni tra esercitate, oltre che sul cinema classico americano di genere, anche su corpus di , Un chien andalou e L'âge d'or, Roma 2001.
Cinéma et incoscient, sous la direction de M ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] o Spanish Earth (1937) di Joris Ivens. Avaro l'apporto americano: The last train from Madrid (1937) diretto da James Hogan, pena degli esseri umani colpiti nella loro dignità. Grazie a una serie di film (Roma città aperta, 1945, e Paisà, 1946, di ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] ", 1978, 28.
Le forme del sentimento. Il melodramma nel cinema americano, in "Cinema e cinema", 1983, 37.
J.-L. Bourget , Minnelli, Princeton (NJ) 1989.
Forme del melodramma, a cura di A. Pezzotta, Roma 1992.
El melodrama, in "Dirigido por", 1994, 223 ...
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flag football loc. s.le m. inv. Variante del football americano senza contatto, giocata in cinque contro cinque, in cui un giocatore deve rubare una bandierina attaccata ai vestiti del portatore di palla avversario per fermarne l'azione. ♦ La...
hidden agenda
loc. s.le f. inv. Programma, progetto, disegno tenuto riservato, nascosto. ◆ Iraq e Medio Oriente rimangono i punti dolenti dell’azione della cosiddetta comunità internazionale. Nell’ultimo anno, a prevalere sono stati gli egoismi...