PETRI, Elio
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato aRoma il 29 gennaio 1929, morto ivi il 10 novembre 1982. Cresciuto in ambiente operaio, ancora ragazzo fece del cinema, prima che una professione, [...] di ragazze richiamate dall'offerta di un posto di dattilografa) − spunto di Roma ore 11 (1952) di G. De Santis − s'inserì, come Sartre) e teatrale (la messa in scena di L'orologio americano di A. Miller).
Di P. sono stati riediti postumi Tre scritti ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] von Sternberg, riuscì a riscattare le scipite espressioni del cinema americano improntate a un gusto largamente Torino 1968; J. Grotowski, Per un teatro povero (1968), Roma 1970; G. Strehler, Per un teatro umano. Pensieri scritti, parlati ...
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ROSI, Francesco
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema italiano, nato a Napoli il 15 novembre 1922. Assistente prima di L. Visconti, poi di M. Antonioni, di L. Emmer e di M. Monicelli, si afferma come [...] , e I magliari, 1959, in cui, a fianco di una rilettura in cifre liriche del studio lirico-polemico sul banditismo italo-americano, Lukcy Luciano, 1973, e, nostro Sud.
Bibl.: G. Ferrara, F. Rosi, Roma 1965; M. Ciment, Le dossier Rosi, Parigi 1976 ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] mostra. Un effetto di reale tipico, che il cinema americano ha sempre cercato di evitare, è lo sguardo in macchina trad. it. Documentario e realtà, Roma 1950).
G. Della Volpe, Il verosimile filmico e altri scritti, Roma 1954.
A. Bazin, Qu'est-ce que ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto aRoma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] sposato la madre di T. nel 1921, trasferendosi con lei aRoma e riconoscendo il figlio. L'infanzia fu quella dei ragazzi dei si presentano volta a volta nelle vesti di un milite fascista, del direttore di un lager, di un ufficiale americano, di un ...
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Rossellini, Roberto
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore/cinematografico, nato aRoma l'8 maggio 1906 e morto ivi il 6 giugno 1977. Il suo contributo al linguaggio cinematografico è risultato fondamentale [...] un buon segno per il cinema americano, nel riaccostarsi ‒ per ragioni esterne, magari forzose ‒ a un realismo che da tempo ha Elli Parvo e ambientato nello scalo ferroviario di San Lorenzo aRoma, dove si prefigura il senso di concreta verità delle ...
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Leone, Sergio
Sir Christopher Frayling
Regista e produttore cinematografico, nato aRoma il 3 gennaio 1929 e morto ivi il 30 aprile 1989. Figura originale del panorama cinematografico a partire dagli [...] Bonnard egli sostenne un lungo apprendistato, principalmente aRoma, come assistente alla regia in circa trentacinque vendicatore solitario) nell'intento di rendere omaggio al genere americano per eccellenza. Intento ancor più evidente per le ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] occasioni di richiamo per il pubblico americano e internazionale, ma soprattutto costituiscono opportunità in Cento anni di Biennale e di cinema: la presenza della Chiesa, a cura di A. Piersanti, Roma 1996, pp. 77-89.
125 R. De Berti, Dalla Vigilanti, ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] una nuova forma di coraggioso realismo, ispirato a film stranieri come Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini, Arthur Freed e Gene Kelly (An American in Paris, 1951, Un americanoa Parigi, di Minnelli; Singin' in the rain, 1952, Cantando sotto ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] , da subito essa si scontrò con il cinema dominante, americano e italiano, con i gusti 'evasivi' del pubblico, vitalità, sia quando era ormai soltanto un mitico fantasma. ARoma, presso l'Associazione culturale cinematografica italiana e poi nel ...
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flag football loc. s.le m. inv. Variante del football americano senza contatto, giocata in cinque contro cinque, in cui un giocatore deve rubare una bandierina attaccata ai vestiti del portatore di palla avversario per fermarne l'azione. ♦ La...
hidden agenda
loc. s.le f. inv. Programma, progetto, disegno tenuto riservato, nascosto. ◆ Iraq e Medio Oriente rimangono i punti dolenti dell’azione della cosiddetta comunità internazionale. Nell’ultimo anno, a prevalere sono stati gli egoismi...