Sindacalista italiano (Palermo 1866 - Torino 1936), fondatore del Fascio dei lavoratori di Palermo (1892) e dirigente del Partito (socialista) dei lavoratori italiani; direttore del settimanale La giustizia [...] sociale. Dopo la rivolta, cui si era dapprima opposto, dei Fasci dei lavoratori (1894), fu condannato a 12 anni di carcere e scarcerato nel 1895 per amnistia. ...
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Ricciotti, Nicola
Patriota (Frosinone 1797 - Vallone di Rovito, Cosenza, 1844). Arruolatosi nell’esercito napoletano comandato da Gugliemo Pepe durante la rivoluzione del 1820, dopo la restaurazione [...] a Frosinone, dove fu arrestato e condannato, nel 1823, a vent’anni di prigione. Ottenuta la libertà nel 1831, in seguito all’amnistia concessa da Gregorio XVI, andò in esilio in Corsica, dove conobbe Mazzini. Di lì si recò ad Ancona, che era insorta ...
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Oratore ateniese (n. verso il 440 a. C.), di nobile famiglia. Coinvolto nel processo degli Ermocopidi (415), fu escluso dalla comunità religiosa d'Atene e andò in volontario esilio; due tentativi (411 [...] e 407) di ritornare in patria (orazione Sul proprio ritorno) andarono falliti; ritornò invece nel 403, in seguito all'amnistia di Trasibulo. Accusato di aver preso parte ai misteri eleusini contro il divieto (399), si difese con successo (orazione ...
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Militare e uomo politico cileno (n. Santiago 1847 - m. 1922). Distintosi durante la guerra del Pacifico come ammiraglio, partecipò poi al movimento contro il presidente J. M. Balmaceda (1891). Capo delle [...] forze armate, e quindi della giunta del Congresso, fu presidente provvisorio, poi presidente della Repubblica (1891-96). Liberale e progressista, concesse un'amnistia ai partigiani di Balmaceda e riorganizzò le finanze, l'esercito e la marina. ...
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Patriota e uomo politico (Mantova 1819 - Palidano, Gonzaga, 1879). Funzionario dell'amministrazione fiscale austriaca, partecipò alle Cinque Giornate di Milano (1848): membro del governo provvisorio, rappresentò [...] della Lombardia col Piemonte. Non ebbe successo una sua missione a Parigi per chiedere l'intervento francese. Escluso dall'amnistia austriaca, riparò prima a Firenze, poi a Genova, da dove (1849) fu espulso, infine a Ginevra (1850), dove visse ...
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Nobile catalano (Gerona 1602 - Perpignan 1685). Sollevatasi la Catalogna contro il re Filippo IV (1640), svolse una proficua missione presso Luigi XIII e ottenne che questi iniziasse una spedizione militare [...] di soccorso; più tardi comandò la difesa di Barcellona assediata dagli Spagnoli. Nel 1651 Luigi XIV lo nominò luogotenente generale di Catalogna. Escluso dall'amnistia concessa da Filippo IV dopo la pace dei Pirenei (1659), morì in esilio. ...
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Patriota (Ancona 1790 - Firenze 1858), fratello del card. Gabriele. Durante il periodo napoleonico ebbe uffici pubblici, che gli furono tolti alla restaurazione pontificia. Preside di Ancona durante la [...] elementi più accesi, e, con l'arresto del card. Bentivoglio, prevenne lo scoppio di un movimento controrivoluzionario. Escluso dall'amnistia dopo la fine del moto, andò in esilio; tornò a Roma alla nomina alla segreteria di Stato del fratello (1847 ...
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Generale spagnolo (Medina del Campo 1765 - Valencia 1828); comandante in capo dell'esercito della Nuova Spagna, contro la sollevazione di Hidalgo, dopo varî successi, occupò (1812) Zitácuaro, sede della [...] . Nominato viceré (1813-17), fece fucilare J. M. Morelos (1815). Le crudeltà e le devastazioni aumentarono però lo spirito di rivolta, non placato neppure dall'amnistia concessa più tardi. Sostituito, tornò a Madrid dove ebbe titoli e ricompense. ...
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Figlio (Blankenburg 1304 - Francoforte 1349) di Enrico VII conte di S., alla morte di Ludovico il Bavaro fu eletto re di Germania (1349) dal partito dei Wittelsbach in opposizione a Carlo di Lussemburgo, [...] nominato dalla Dieta nel 1346. Con il trattato di Elsville (1349), S. rinunciò alle pretese in cambio di una somma di denaro e della amnistia per i suoi seguaci. ...
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Farini, Luigi Carlo
Politico (Russi, Ravenna, 1812-Quarto di Genova 1866). Giovane liberale, aveva partecipato al moto bolognese del 1831. Laureatosi in medicina, esercitò per qualche anno la professione. [...] 1843 andò in esilio in Toscana, poi a Parigi e infine a Lucca. Con l’avvento di Pio IX e l’amnistia del 1846, tornò in patria: giornalista di tendenze moderate, segretario generale al ministero dell’Interno durante il primo ministero costituzionale ...
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amnistia
amnistìa s. f. [dal gr. ἀμνηστία propr. «dimenticanza», comp. di ἀ- priv. e tema di μιμνήσκω «ricordare»]. – Provvedimento di clemenza, concesso di solito per celebrare determinate ricorrenze, con legge deliberata a maggioranza dei...
amnistiare
v. tr. [der. di amnistia] (io amnistìo o amnìstio, ecc.; ma di solito usato solo nei tempi composti). – Concedere un’amnistia, applicare a un reo il decreto di amnistia; nel passivo, fruire di un’amnistia: fu amnistiato e dimesso...