Beatrice
Aldo Vallone
Il tema generale. - Il rilievo che D. dà a B., in sé presa e accanto alle altre figure (guide, personaggi, ecc.), il posto che le viene assegnato nell'opera, la cura con cui viene [...] in altri luoghi (Vn XII 10 ss. Ballata, i' voi che tu ritrovi Amore, specie nei vv. 24, 28, 30) si promette una nuova B. o 1 e XXVIII 11-12). Su questa base, proprio da questa visione innanzi (Vn IV 1), poggiano i dati particolari (e particolari ...
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DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] proprie tradizioni culturali le premesse per una visione politica di potenza ormai irrealizzabile. Quando, dica altro se non quanto piace al doge, forse più per timore che per amore". Era un dire che si trattava di un tiranno, o avviato per quella ...
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virtù (vertù, virtute, virtude, vertute, vertude)
Philippe Delhaye-Giorgio Stabile
Sostantivo femminile, di altissima frequenza nelle opere di D., dove indica fondamentalmente una ‛ capacità naturale [...] benefica informazione della donna e di ‛ provare ' il potere della v. d'amore (Vn XIX 9 30 e 10 38). Nel degno la v. si trasforma in , e Pd XXXI 84, dove Beatrice è mediatrice di visioni paradisiache).
E la misura sovrabbondante della sua v. è segno ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] , il primo piano di Mosgiuchin era immediatamente seguito dalla visione di un piatto di minestra sopra un tavolo; ed di una diva, ma di una avventuriera che ascende di amore in amore fino alle soglie della regalità, precipita nella rovina, conclude ...
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Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] Waldo Emerson e di Walt Whitman, ma anche a una visione che non abbandona i suoi miti (l’eroe, la vittoria rari momenti, o solo per un istante, quando il desiderio d’amore vince la solitudine, riescono ad accedere alla condizione di esseri umani. Se ...
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in
Aldo Duro
Sotto l'aspetto formale, la preposizione è presente in D. sia nella sua forma semplice in - aferetica ('n) dopo e, che, ché e altre preposizioni, pronomi, congiunzioni desinenti in vocale [...] con nomi di parti del corpo: Vn III 12, 10 Allegro mi sembrava Amor tenendo / meo core in mano, e ne le braccia avea / madonna inoltre XVI 10 13, XXI 6 e 8); quasi tutta cessa / mia visïone, e ancor mi distilla / nel core il dolce che nacque da essa ...
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Costantino e i re della prima Età moderna (1493-1705)
Imperatore cristiano o re sacerdote?
Lucio Biasiori
Secondo il suo biografo Eusebio, l’imperatore Costantino sarebbe vissuto anche dopo la sua morte. [...] che quest’ultimo aveva scoperto la sua relazione amorosa con la matrigna Isabella di Valois. È molto in P. Mironneau, Henri IV, Paris 2005, p. 59.
45 Per una visione complessiva si rimanda a C. Pietrangeli, San Giovanni in Laterano, Firenze 1997.
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avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] ', ‛ amore ', § 5.6.). La reificazione dei sentimenti e dei loro concetti, ben chiara nella visione dantesca sia di IX 5 quello cuore che io ti facea avere a lei, Cv I XIII 10 amore... ch'io a lui... ho, II I 5 a le secretissime cose... dovemo avere ...
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MUSSOLINI, Benito (Benito Amilcare Andrea). – Nacque il 29 luglio 1883 a Dovia, frazione di Predappio (Forlì)
Emilio Gentile
, primogenito di Alessandro, fabbro, e di Rosa Maltoni, insegnante elementare.
Alessandro, [...] distaccato dagli uomini con negli occhi una visione abbagliante di grandezza e nel cuore un’aspirazione Firenze 1974, pp. 35-79; L. Rafanelli, Una donna e M.: la corrispondenza amorosa, a cura di P.C. Masini, Milano 1975; A Clara. Tutte le lettere a ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] » dei sensi a un sentimento che quasi non osa chiamare amore, ma che all'amore si avvicina. E umanità c'è nel suo servo e l'occhio dello storico profondo e severo che allargherà la sua visione agli aspetti tragici di quel mondo; ma il richiamo è ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...