parere (verbo)
Antonietta Bufano
Quanto alla morfologia, sono da notare le seguenti forme: par, indic. pres. II singol. (Pg XXIV 40) e spessissimo III singol.; all'imperf. indic. anche pariemi (Pg XXXI [...] 49, 25 58 (gli angeli parean [" somigliavano a ": cfr. 3.] pioggia di manna), 26 70. Un'altra visione si ha nel cap. IX: Amore ne la mia imaginazione apparve come peregrino leggeramente vestito [§ 3]... Elli mi parea disbigottito, e guardava la terra ...
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metafora
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'usare in luogo del vocabolo proprio un vocabolo diverso attinto ad altro campo semantico. Il trasferimento del vocabolo da un campo a un altro [...] 19-20); e d'altro non ci asseta (III 72); 'l sacro amore... che m'asseta / di dolce disïar (XV 64-66), dove il il poeta allude in XXXIII 62, quando parla del godimento della visione e quando con immagine assai raffinata sente la dolcezza scendere a ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] lo studio di questi rapporti in una visione generale della problematica dantesca G. Contini, Dante 1903), pp. 9-35; F. Torraca, La canzone “Al cor gentil ripara sempre Amore”, in Atti della R. Accad. di archeol., lettere e belle arti di Napoli, ...
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Percorsi orientali di scrittura femminile
Rosita D’Amora
Tentare di delineare gli sviluppi più recenti di una produzione letteraria, partendo da una prospettiva di genere, comporta l’inevitabile rischio [...] Italia per i suoi romanzi Ahl al-hawā (1993; trad. it. Malati d’amore, 1997) e Ḥāriṯ al-miyāh (1998; trad. it. L’uomo che narrativa contribuisca, anche involontariamente, ad alimentare una visione a tinte fosche della condizione della donna in Irān ...
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mente
Alfonso Maierù
Nell'uso dantesco il termine designa la somma delle capacità più alte dell'uomo e, di volta in volta, l'intelletto, la ragione, la memoria; è usato anche a designare l'intelletto [...] una definizione di m.: III Il 10 Lo loco nel quale dico esso [Amore] ragionare si è la mente, ma per dire che sia la mente, non / più da la carne e non da' pensier presa, / a le sue visïon quasi è divina (cfr. Cv II VIII 13 e If XXVI 7 Ma se ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] di un onorevole sodalizio maschile che ha la meglio sulla passione amorosa, ma va notato che la donna rifiutata si era innamorata che punto l'ideologia del Novellino rispondesse a una visione personale (abbastanza paradossale è il fatto che un autore ...
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Carlo Goldoni: Opere
Filippo Zampieri
Lo storico registra il giorno 25 febbraio 1707 come data di nascita di Carlo Goldoni, e, per scrupolo d'informazione, rammenta il nome del padre, Giulio, di professione [...] nelle sue riuscite e nei suoi errori, a una visione della vita non mordente e polemica, ma sorridente e (chi non ricorda la bella pagina dei Mémoires) gli riporta l'amore del teatro, gliene acuisce la nostalgia. Nel settembre, a Livorno, ...
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Arte contemporanea e iconografia religiosa
Demetrio Paparoni
La grande trasformazione che ha dato vita al pensiero del nuovo secolo è la rivoluzione telematica. Come la rivoluzione industriale oltre [...] che poteva raggiungere il più alto grado di verità. Questa visione ha portato gli artisti ad affrontare in maniera marginale temi legati fronte a Dio, indica quindi una posizione morale e amorosa verso l’altro. Ciò implica che per benevolenza o ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] , cioè il concretarsi del presentimento, privato, in visione, tangibile, insomma la realtà dell'angelo. Un ultimo il congedo allusivo a una donna dei conti Guidi, e la montanina, Amor, da che convien, per l'epistola a Moroello Malaspina. Ora, Doglia ...
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MASCAGNI, Pietro
Virgilio Bernardoni
– Nacque a Livorno il 7 dic. 1863, figlio di Domenico, di professione fornaio, originario di San Miniato al Tedesco, e di Emilia Reboa. L’8 ott. 1873 la madre morì [...] teatrali.
Al principio del 1923 scrisse un pezzo per orchestra, Visione lirica (Guardando la S. Teresa del Bernini nella chiesa di S 1932), si mise al servizio del regime «con entusiasmo per l’amore […] per il Capo» (lettera a G. Orsini del 12 giugno ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...