colore
Domenico Consoli
. Per la dottrina dei c. D. si rifà principalmente al De Anima e al De Sensu et sensato aristotelici, oltre che al De Anima e al De Intellectu et intelligibili di Alberto Magno.
Il [...] sia l'umore acqueo della pupilla: Per che, acciò che la visione sia verace, cioè cotale qual è la cosa visibile in sé,
Fra gli usi metaforici del termine ve ne sono di connessi alla tematica amorosa e morale. In Vn XV 5 5 Lo viso mostra lo color del ...
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GUALTIERI, Lorenzo (Lorenzo Spirito)
Guido Arbizzoni
Nacque a Perugia da Cipriano, notaio di prestigio, e da Andrea Matteucci, che morì quando il G. era ancora in tenera età. In assenza di documenti [...] dove conoscerà il premio che gli spetta per la sua fedele militanza amorosa. Mentre assiste all'incoronazione di Fenice, al culmine del gaudio, si ridesta improvvisamente dalla sua visione. L'ultimo capitolo è un congedo nel quale il poeta licenzia ...
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Romano, Cunizza da
Fernando Coletti
Sorella del più famoso dei da R., Ezzelino III (v.), e di Alberico, signore di Treviso.
È ricordata nel cielo di Venere (Pd IX 13-66; cfr. v. 33) fra le anime di [...] vissero prima nel turbine dei piaceri mondani, poi nello slancio d'amore per il vero bene. L'episodio - in cui Cunizza 115-117): ora il quadro si restringe e si precisa nella visione dei lutti che presto insaguineranno la Marca, discorde e battuta ( ...
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perfezione
Alfonso Maierù
Il termine designa la compiuta realizzazione di una cosa in ordine alle sue possibilità, e perciò anche il conseguimento di un fine.
Nel linguaggio scolastico, perfectio è [...] Donna gentile del Convivio D. personifica la Filosofia, amoroso uso di sapienza (III XII 12): essa è consegue p. e felicità, nel massimo grado consentito a ciascuno, nella visione beatifica, quando egli, uscito dalle mani di Dio che ha seminato in ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Il Fiore - Introduzione
Gianfranco Contini
È il titolo, puramente convenzionale, assegnato dal suo primo editore (1881), Ferdinand Castets, a una corona anepigrafa di [...] in qualche codice della Commedia, che si tratta di una visione (tra le poche scevre è proprio la copia legata col , suggerimento, dovuto al Garni, gli sostituisce il Detto d'Amore). Né il Castets manca di accostare la rosa mistica del Paradiso ...
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MARINELLI, Lucrezia
Paolo Zaja
MARINELLI (Marinella), Lucrezia. – Nacque a Venezia, nel 1571, da Giovanni; non si conosce il nome della madre.
La formazione culturale della M. avvenne in ambito familiare, [...] di modelli di perfezione spirituale.
A dimostrare la complessità e la ricchezza della visione della M. è il discorso che segue la Vita, intitolato Rivolgimento amoroso, verso la somma bellezza e rivolto alla dedicataria del poema, la granduchessa di ...
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bene (sost.)
Domenico Consoli
Sul concetto di b. si era variamente pronunciato il pensiero greco, che D., se pure in modo parziale, potè conoscere attraverso il trattato ciceroniano De Finibus bonorum [...] tua fatica a buon termine ", il felice compimento del viaggio dantesco risolvendosi nella visione di Dio e nel possesso della verità.
L'‛ amore d'animo ' (distinto dall'‛ amore naturale ' o istinto) non erra quando s'indirizza verso il primo bene (Pg ...
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GALLI, Angelo (Angelo di Galli, Agnolo di Galli)
Giorgio Nonni
Nacque con ogni probabilità nell'ultimo decennio del sec. XIV a Urbino, da Benedetto "maestro de l'intrate", come si legge nella inscriptio [...] In seguito, sempre il Nonni ha pubblicato una tenzone poetica sull'origine di Amore (Una tenzone poetica di A. G. e Mariotto Davanzati, in Studi toscana prelaurenziana.
Elaborata in forma di visione sul modello della boccacciana Commedia delle ninfe ...
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speranza (isperanza)
Fernando Salsano
Vincent Truijen
Con valore assoluto, significa l'atto dello sperare, ovvero la fiduciosa attesa di un bene, come in If III 9 Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate: [...] speranza de' beati), o è l'appellativo della donna di cui si spera l'amore (Rime XLIX 8 mi tien già confortato / di ritornar la mia dolce speranza , l'uomo giungerà alla beatitudine eterna e alla chiara visione di Dio. In quel momento - come già s. ...
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SERDINI, Simone
Marialaura Aghelu
– Nacque a Siena, verosimilmente nel settimo decennio del XIV secolo, da Simone e da Caterina di Giovanni di Meo Barocci.
La documentazione disponibile non indica con [...] Serdini, divenne presto tradizionale (così Serdini è nominato nella Fantastica visione di Gambino d’Arezzo, V, 21) e, talvolta, Malatesta.
Dedicò rime, oltre che a Pandolfo (il capitolo amoroso XXIV), anche a Malatesta da Cesena (la canzone I), ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...