LAPPOLI (Pollio Lappoli, Pollastra, Pollastrino, Pollio Pollastrino), Giovanni
Giovanna Checchi
Nacque ad Arezzo, da Giuliano di Bernardo, nel 1465. Al cognome Pollastra, con cui fu noto e che era usato [...] dal figlio Giulio nel 1556 a Cosimo I de' Medici), divenuto un farraginoso prosimetron, che, sul modello dell'Amorosavisione del Boccaccio e dei Trionfi del Petrarca, è infarcito di cataloghi di santi, scrittori sacri e profani, personaggi storici ...
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FREZZI, Federico
Simona Foà
Figlio di Freccia, nacque a Foligno, intorno alla metà del XIV secolo, e a Foligno si formò negli anni in cui governavano Ugolino e Trincio Trinci.
Tra i biografi del F. [...] loro volta suddivisi in capitoli. La scrittura del F. risente anche del modello boccacciano del Ninfale fiesolano e dell'Amorosavisione, e dei Trionfi di Petrarca. Nei testimoni manoscritti che presentano anche la lettera di dedica a Ugolino Trinci ...
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ROGERI de Pacienza
Cristiana Anna Addesso
ROGERI de Pacienza (de Patientia). – Nacque a Nardò (Lecce) nella seconda metà del Quattrocento, in data incerta, così come è incerta la grafia stessa del secondo [...] dedicato ad Antonia Del Balzo. In terza rima, mescola il motivo del trionfo con quello della visione (i Trionfi di Francesco Petrarca e l’Amorosavisione di Giovanni Boccaccio) per rivolgere un più raffinato elogio alla regina Isabella. L’operetta è ...
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Giovanni Boccaccio: Opere in versi - Corbaccio Trattatello in laude di Dante, Prose Latine, Epistole - Introduzione
Pier Giorgio Ricci
Il presente volume continua e completa quello delle opere del [...] una linea di sviluppo che lo porta, dopo il ritorno a Firenze, alle prove sue più complesse: il Teseida e l'Amorosavisione. Nel primo il cantare campagnolo e indòtto è finalmente divenuto alto poema epico, primo a cantar le armi in «latino volgare ...
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TIZZONE, Gaetano
Milena Montanile
– Non è possibile stabilire con esattezza la sua data di nascita, come pure quella della morte: originario di Pofi, piccolo centro del Frusinate, visse tra la fine [...] , escluse il Decameron, curato nel 1516 dall’amico Niccolò Delfin, e, almeno in un primo tempo, l’Ameto e l’Amorosavisione, già corrette da Girolamo Claricio. Ma se per il Filopono confessò di aver avuto a disposizione a Venezia «uno ottimo testo ...
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ANGIÒ, Giovanni d'
Giuseppe Coniglio
Figlio di Carlo II e di Maria d'Ungheria, nacque a Napoli intorno al 1276. Nel marzo 1297 si recò insieme con i fratelli Filippo, principe di Taranto e Raimondo [...] un pretesto per sciogliere il matrimonio, nel nov. 1321 Sposò Agnese di Périgord, donna di rara bellezza, cantata dal Boccaccio (AmorosaVisione, cap. 4°; e pare anche nel Filocolo, 1, VII, con nome anagrammato), che gli portò in dote 35.000 fiorini ...
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CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] ,poeta e oratore dignissimo,con alcune menimissime osservationi in volgare grammatica sopra l'AmorosaVisione, Mediolani 1521.
Bibl.: V. Branca, L'editio pricenps della AmorosaVisione, in La Bibliofilia, XI (1938), pp. 40-50; V. Pernicone, G.C., in ...
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Serra, Renato
Bruno Basile
Critico letterario e scrittore (Cesena 1884 - Podgora 1915). Saggista tra i più acuti della sua generazione, legato a una disamina di tutta la letteratura e della condition [...] mirabile commento alle Rime petrarchesche), si prestava a excursus su tutta la letteratura allegorica dalla Commedia all'Amorosavisione. Il risultato, la dissertazione Dei " Trionfi " di Francesco Petrarca discussa dal S. con Giuseppe Albini il 28 ...
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Stazio Ursulo, Lucio
Giorgio Brugnoli
Retore latino dell'età neroniana (sec. I d.C.), peraltro ignoto al Medioevo, se non fosse per il fatto che fu identificato con il poeta Publio Papinio Stazio (v.). [...] sursulus " del testo geronimiano è alla base della notizia.
L'errore della Vita fu dominante per tutto il Medioevo: Boccaccio Amorosavisione 34 " Stazio di Tolosa "; G. Chaucer, House of Fame III 370 " The Tolosan that highte Stace ". D. vi incorre ...
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Zocol, Pietro da
Marcello Aurigemma
Letterato (Pordenone 1426; morto nel 1506 circa), citato spesso con altri nomi (Petrus Haedus, Pietro Edo, Cryshaedus, Zoccolo, Capretto, Cavretto), sacerdote nella [...] testo intere terzine della Commedia (mescolando peraltro a quella del poema dantesco l'imitazione dei Trionfi e dell'AmorosaVisione).
Bibl. - E. Fabbrovich, Il poema inedito d'un friulano dantista del Quattrocento, Udine 1931 (recens. di B. Chiurlo ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...