sdonneare
Bruno Basile
Solo in Vn XII 14 36 E dì a colui ch'è d'ogni pietà chiave [Amore], / avante che sdonnei, / che le saprà contar mia ragion bona, ove il termine vale " lasciare il corteggiamento [...] linguistico provenzaleggiante.
Il termine, rarissimo (forse di conio dantesco), trova un'imitazione deformata e memoriale nel Boccaccio dell'Amorosavisione (L 66 " Atando me la possa che s'indonna / in ciascun cuor gentil che dà virtute / che mai ...
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visione mistica
Vincent Truijen **
Nelle opere di D. ci s'imbatte spesso in sogni che presagiscono il futuro e in visioni che, per il modo in cui sono descritte, hanno il carattere di fenomeni mistici. [...] al Simposio (cfr. R. Resti, D. e la filosofia dell'amore, Bologna 1935; ma v. PLATONE). Malgrado l'influenza del tomismo, alla lettera finale della Vita Nuova (apparve a me una mirabile visione, XLII 1) e alle immagini della visio in somniis di cui ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] crisi di forme tradizionali. Da un lato nel Libro de buen amor e nel Rimado il mester de clerecía si presenta già disgregato, ’apprezzamento morale, che tempera, senza intaccarla, la visione pessimistica del mondo, e in ultima analisi restituisce ...
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Nome della regione meridionale asiatica (circa 4.400.000 km2) limitata, a N, dal grande arco montuoso del Himalaya e protesa, a S, nell’Oceano Indiano con la penisola triangolare del Deccan e con l’isola [...] è espresso con rabbia e sarcasmo, ma con un sommesso sentimento di amore e simpatia. Tra la fine degli anni 1980 e l’inizio degli anteriore e la posteriore, ma il superamento di questa visione bidimensionale si nota già nella plastica di Sāñchī, poco ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] il settecentista A. Varano, finché V. Monti farà della visione in terza rima la sua forma preferita. Oltre che come musica in componimenti di cui diviene peculiare la materia idillico-amorosa. Questa tendenza prende forma nei metri sopra citati, ma ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] l’uso della lingua catalana. Accanto alla lirica d’intonazione amorosa, si sviluppò la poesia narrativa, in due forme principali disincantata della società catalana del dopoguerra. Una visione pessimistica dell’esistenza e della realtà politica ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1898 - Madrid 1984). La solidarietà amorosa con il cosmo e con l'uomo, in una suggestiva lotta di sentimenti e di ideali costituisce il centro di tutta la sua opera poetica. Ámbito [...] labios (1932), Pasión de la tierra (1935), La destrucción o el amor (1935), Sombra del paraíso (1944), Mundo a solas (1950), più attento alla concreta realtà umana: di qui una visione della vita come sforzo, come continuo affanno per realizzare ...
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Poeta (Almendralejo 1808 - Madrid 1842). Ebbe vita molto agitata, fra esilî, lotte politiche, fughe e amori avventurosi e infelici. Nell'incompleto poema narrativo Pelayo (1824) e nelle Poesías líricas [...] E. rinnova la leggenda del giovane libertino che ha la visione della sua morte e del suo seppellimento. Avvolta in nebulosi tessitura generale del poemetto, è ritenuto la migliore elegia amorosa della letteratura spagnola. E. scrisse anche un dramma, ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] G. Lagorio (n. 1930: Il silenzio, 1993; Il bastardo ovvero gli amori, i travagli e le lacrime di don Emanuel di Savoia, 1996) e di century poetry, Edinburgh 1993.
Voci e silenzi: la re-visione al femminile nella poesia di lingua inglese, a cura di ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] bastasse a sanare le piaghe della penisola, combatteva. Ma certo il grande amore che portava all'Italia, l'ammirazione per quello che aveva compiuto nel mondo il popolo romano, la visione che i suoi studî e le sue riflessioni gli avevano dato della ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...