transmediale
agg. Che supera i limiti intrinseci al mezzo di rappresentazione e di comunicazione utilizzato.
• Certo, le nuove tecnologie, la Rete, i nuovi linguaggi, le modalità di ricezione mai sperimentate [...] di compiere quell’antico miracolo che si chiama creatività, la voce del molteplice cui i nuovi media prestano la loro amplificazione rischia di restare afona, esile, insomma una sottovoce, un borborigmo, uno fra i tanti. (Aldo Grasso, Corriere della ...
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classe
classe [Der. del lat. classis] [LSF] Ognuna delle divisioni in cui vengono raggruppati vari enti omogenei, in genere con opportune qualificazioni. ◆ [FAF] C., o anche c. logica, è in genere sinon. [...] classificare i fibrati vettoriali sulle varietà: v. classi caratteristiche. ◆ [ELT] C. di amplificazione, o c. ( sottinteso di funzionamento) di un amplificatore: v. amplificazione di segnali elettrici: I 119 b, c. ◆ [ANM] C. di differenziabilità di ...
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telecomunicazione Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o più corrispondenti informazioni di varia natura (documenti scritti o stampati, immagini fisse o mobili, parole, [...] dei sistemi di trasmissione ottica è dovuto a progressi sia nelle tecnologie delle fibre ottiche e degli amplificatori sia nelle tecniche trasmissive.
Le fibre ottiche. Sono impiegate fibre ottiche (➔ fibra) del tipo monomodale, operanti generalmente ...
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sipario Telone dipinto o decorato che nei teatri chiude il palcoscenico all’altezza del proscenio e viene alzato e abbassato all’inizio e alla fine dello spettacolo o delle sue eventuali divisioni. Con [...] tubi verticali.
Nella storia del teatro, il siparium latino è il piccolo cortinaggio che nasconde parte della scena e, solo per amplificazione, il vero e proprio s., il quale più comunemente viene detto aulaeum. Il s. del teatro greco era di stoffa ...
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elettronistagmografia
Metodo d’indagine elettrofisiologica consistente nella registrazione elettronica delle scosse nistagmiche. Come spia dei movimenti dei globi oculari viene utilizzata la variazione [...] di elettrodi applicati alla cute della regione periorbitale. Ambedue i metodi di registrazione presuppongono l’amplificazione elettronica dei segnali utilizzati. L’e., fissando con straordinaria precisione tutte le caratteristiche quantitative e ...
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Unità di misura, il cui simbolo è dB, pari alla decima parte del bel (➔). Fu inizialmente introdotta in elettrotecnica e nella tecnica delle telecomunicazioni per esprimere livelli relativi di potenza, [...] è dato dalla relazione P1/P2=10A/10. A norma di definizione, A può in particolare esprimere l’amplificazione di potenza di un amplificatore, cioè il livello della potenza d’uscita relativamente alla potenza d’entrata, l’attenuazione di una linea di ...
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Dodicesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Μ, minuscolo μ), corrispondente alla m dell’alfabeto latino.
Fisica
Simbolo generalmente usato per indicare la permeabilità magnetica di un mezzo, e, [...]
Simbolo del prefisso micro-; premesso al simbolo di un’unità di misura, ne divide il valore per 106: per es., μm = micrometro = 10–6 metri; μV = microvolt = 10–6 volt.
Tecnica
Simbolo del coefficiente di amplificazione di un tubo termoelettronico. ...
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In psicofisiologia il termine biofeedback (BFB; comp. da bio-, "vita", e dall'ingl. feedback, "retroazione") definisce un insieme di tecniche intese a produrre il controllo di attività biologiche non immediatamente [...] di una funzione fisiologica che il soggetto è istruito ad aumentare o a diminuire, e, mediante circuiti elettronici, nell'amplificazione del segnale bioelettrico e nella restituzione al soggetto di un segnale acustico o visivo che varia in funzione ...
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meccanotrasduzione
Nicoletta Berardi
Nella meccanotrasduzione un segnale meccanico viene convertito in un segnale nervoso tramite i meccanorecettori. Alla base di questa forma di trasduzione ci sono [...] coclea deve possedere un modo attivo di amplificare l’energia sonora. Numerose evidenze indicano che la sorgente dell’amplificazione attiva della coclea, che contribuisce sia alla selettività per la frequenza del suono sia alla sensibilità cocleare ...
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pretore
Il titolo di p. viene attribuito da D. in Cv IV XXIX 2 a Manfredi da Vico (v.). Ma dai documenti relativi al personaggio non risulta che sia stato insignito di tale titolo, né tantomeno siamo [...] tal nome nella Roma medievale. È possibile che D., bene a conoscenza dell'importanza che la carica di p. aveva nella Roma antica, abbia voluto così appellare ser Manfredi de Vico che ora Pretore si chiama e Prefetto per pura amplificazione retorica. ...
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amplificazione
amplificazióne s. f. [dal lat. amplificatio -onis]. – 1. Ingrandimento, accrescimento: per l’a. della sua gloria (Guicciardini); le scene del collegio sono una a. di un capitolo d’un romanzo (Scarfoglio). 2. Con sign. più particolari:...
amplificativo
agg. [der. di amplificare]. – Che tende ad amplificare, spec. come artificio retorico (v. amplificazione): parlare con termini amplificativi.