MIX (Micks), Silvio
Nicola Balata
Nacque a Trieste da Riccardo Micks e da Erminia De Re il 30 dic. 1900.
Iniziò gli studi musicali con la sorella Stella, ma fu praticamente autodidatta; giovanissimo, [...] il compositore Felice Boghen, il M. propugnava "una visione futurista in musica attraverso la dilatazione, l'amplificazione di ogni attimo sonoro, una coazione a ripetere di momenti di climax. Questa esasperazione espressiva sembrava scandagliare ...
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FABERI (Faberio), Lucio
Maria Silvia Campanini
Nacque probabilmente a Sarsina (prov. di Forlì), entro il sesto decennio del sec. XVI, prima che il padre, Giacomo, "scrittore eccellentissimo" (Ghiselli, [...] F. non poteva quindi risultare da una scelta casuale. Nel 1603 un testimone contemporaneo, Benedetto Morello, ricordava infatti - non senza amplificazione retorica - che "per l'antico amore che porta ai Carracci e alla pittura s'è compiaciuto d'esser ...
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GENTILUCCI, Armando
Gianluigi Mattietti
Nacque a Lecce l'8 ott. 1939 da Ottorino, compositore, e Margherita Sallusti, autrice di testi poetici e teatrali. La famiglia si trasferì a Milano quando il [...] delle componenti del suono stesso. Nelle composizioni dell'ultimo decennio l'attenzione del G. si concentrò proprio sull'amplificazione armonica, sulla possibilità cioè di generare tutti i percorsi formali da un'unica idea sonora, sintesi di melodia ...
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amplificazione
amplificazióne s. f. [dal lat. amplificatio -onis]. – 1. Ingrandimento, accrescimento: per l’a. della sua gloria (Guicciardini); le scene del collegio sono una a. di un capitolo d’un romanzo (Scarfoglio). 2. Con sign. più particolari:...
amplificativo
agg. [der. di amplificare]. – Che tende ad amplificare, spec. come artificio retorico (v. amplificazione): parlare con termini amplificativi.