TOLLERANZA
Felice BATTAGLIA
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. Questo termine si può definire solo in contrapposizione al suo opposto, l'intolleranza: è dunque l'astenersi, da parte d'individui, società religiose, stato, ecc., dall'osteggiare [...] Antibellius.
A promuovere la tolleranza erano soprattutto due moti periferici del protestantesimo, diversi affatto tra loro, l'anabattismo e il socinianesimo. Di origine germanica il primo, moto scomposto di plebi mistiche, capaci di sacrifici eroici ...
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CAVALLI, Sigismondo
Achille Olivieri
Nacque a Brescia, il 22 ott. 1530, verso la fine del mandato, in qualità di capitano, del padre Marino.
Testimoni della nascita sono Pietro Contarini e Francesco [...] lo Stato, e la vita religiosa, mai disgiunta, questa, dalla struttura gerarchica della Chiesa. Non solo il calvinismo, o l'anabattismo, ma gli stessi moriscos, che largo spazio hanno nei suoi dispacci, in quanto potenti alleati dei "Turchi" nel cuore ...
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VILLAFRANCA, Juan
Luca Addante
de. – Pochissimi sono i dati biografici noti su questo misterioso ma cruciale personaggio, attivo a Napoli nella prima metà del XVI secolo, il cui profilo è avvolto nell’oscurità; [...] Laureto e, più tardi, Tizzano, confluì a Padova. Qui Busale e Laureto vennero a contatto con il mondo dell’anabattismo, ampiamente diffuso a metà Cinquecento nel Nord-Est della penisola, grazie alla predicazione del misterioso Tiziano e di suoi ...
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MARTINENGO, Celso
Laura Ronchi De Michelis
(Massimiliano). – Nacque a Brescia il 5 ott. 1515 dal conte Cesare (II) detto il Magnifico (1477-1527) e da Ippolita Gambara, figlia del conte Pietro, dodicesimo [...] ; si spinse fino a Zurigo e infine a Basilea, ormai deciso a emigrare in Inghilterra, dopo aver respinto le accuse di anabattismo diffuse a Coira contro di lui e Vergerio. A Basilea, nel marzo 1552, il marchese di Vico, Galeazzo Caracciolo, che si ...
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MANNA, Ludovico (Angelo da Messina)
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque probabilmente a Messina nel 1514 da famiglia forse di origine spagnola; non sono noti i nomi dei genitori.
Divenuto domenicano con [...] , politica e cultura nella Firenze di Cosimo I, Torino 1997, pp. 361 s., 378; G. Bertoli, Un nuovo documento sui luterani e anabattisti processati a Firenze nel 1552, in Arch. italiano per la storia della pietà, XI (1998), pp. 246 s., 249, 253; D ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] . Nel maggio 1549, in una lettera a Bullinger, per la prima volta il M. accusò Renato di essere la guida degli anabattisti. In quell'anno fu accusato presso lo stesso Bullinger da parte del filoluterano Baldassarre Altieri di trascurare la Chiesa di ...
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DONÀ (Donati, Donato), Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, in rio Terrà a Cannaregio, nel 1468, da Alvise del dottore e cavaliere Andrea e da Camilla Lion di Marino di Andrea. Nonostante la [...] doge Nicolò Da Ponte (18 marzo '78), in Il Diritto eccles., LXXVIII (1967), I, pp. 285-295; A. Stella, Dall'anabattismo al socinianesimo nel Cinquecento veneto. Ricerche stor., Padova 1967, pp. 54 s.; Id., L'orazione di Pier Paolo Vergerto al doge F ...
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ZORZI, Francesco.
Michele Camaioni
– Nacque a Venezia il 7 aprile 1466 da Benedetto e da Bianca Sanudo. Scarse le notizie sull’infanzia e sulla formazione che, com’era comune ai membri del patriziato [...] della Scuola normale superiore di Pisa, cl. di lettere e filosofia, s. 2, XXXVII (1968), pp. 259-269; A. Stella, Anabattismo e antitrinitarismo..., Padova 1969, ad ind.; J.-F. Maillard, Henry VIII et Georges de Venise..., in Revue de l’histoire des ...
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BROCARDO, Iacopo
Antonio Rotondò
Eretico e visionario del sec. XVI, non se ne conosce l'anno della nascita. Fino all'anno del definitivo espatrio (1568) le notizie su di lui sono frammentarie. Quel [...] si poneva al di fuori dell'ortodossia calvinista; nella Mystica... interpretatio era esplicito il rifiuto dell'anabattismo e dell'antitrinitarismo; le sue tendenze spiritualistiche non assumevano forme visibilmente radicali. Nel 1582 usciva a Londra ...
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La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...]
Assai più che in Francia tuttavia la diversità fra le varie riforme doveva qui palesarsi. Già s'è detto degli anabattisti, diffusi nelle provincie settentrionali, e considerati da Calvino e dai suoi come nemici acerrimi; ma gli stessi luterani delle ...
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anabattismo
s. m. [dal lat. tardo anabaptismus, gr. ἀναβαπτισμός der. di ἀναβαπτίζω «immergere di nuovo», quindi «ribattezzare»]. – Le dottrine e il movimento degli anabattisti.
anabattista
s. m. e f. e agg. [tratto da anabattismo] (pl. m. -i). – Appartenente a gruppi o correnti ereticali del sec. 16° e segg., che sostenevano la necessità di conferire il battesimo ai soli adulti. In senso più ampio sono così designati...