Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] di Münster, che ne costituiva l’esempio più celebre ed evidente. Qui, tra il 1534 e il 1535, un gruppo di anabattisti olandesi era riuscito a prendere il potere e a imporre il proprio credo all’intera città, cacciando il vescovo-principe e i suoi ...
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Giovanni da Leida (propr. Jan Buytenwech)
Giovanni da Leida
(propr. Jan Buytenwech) Capo degli anabattisti di Münster (Leida 1509-Münster 1536). Sarto, col fornaio J. Matthyssen lasciò l’Olanda capeggiando [...] . Poi mandò i suoi apostoli a bandire la sua dottrina per il mondo e nominò Jacob van Kampen, vescovo di Amsterdam, capo degli anabattisti olandesi. Ma la città fu stretta d’assedio dal vescovo di Münster e da altri signori, e il 15 giugno 1535 G ...
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Carlostadio, Andrea (propr. Andreas Bodenstein)
Carlostadio, Andrea
(propr. Andreas Bodenstein) Teologo tedesco (Karlstadt, Franconia, 1480 ca.-Basilea 1541). Noto sotto il nome umanistico derivato [...] contro C., che ormai negava la presenza reale di Cristo nelle specie eucaristiche, ripudiava il battesimo degli infanti, aderiva all’anabattismo; da tale ostilità C. fu costretto a ritirarsi a Orlamünde e, dopo un ultimo scontro con Lutero a Jena ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] Christianity, in The age of the Renaissance, a cura di D. Hay, London 1967, pp. 155-162; A. Stella, Dall'anabattismo al socinianesimo nel Cinquecento veneto. Ricerche storiche, Padova 1967, pp. 57, 83, 102 s., 177; A. Rotondò, Calvino e gli ...
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CABIANCA, Domenico
Domenico Caccamo
Nacque a Bassano intorno al 1520. Fonti attendibili indicano la sua condizione sociale e il suo mestiere: l'ambasciatore estense, che si trovava a Piacenza quando [...] ; A. Casadei, Per la storia religiosa dello Stato di Milano durante il dominio di Carlo V, in Riv. stor. ital., LVIII(1941), pp. 188 s.; A. Stella, Anabattismo e antitrinitarismo in Italia nel XVI secolo. Nuove ricerche storiche, Padova 1969, p. 37. ...
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DONÀ (Donati, Donato), Giovanni
Giuseppe Gullino
Ultimo esponente di questo ramo della casata, la cui residenza spostò da S. Ternita a S. Canciano, nel sestiere di Cannaregio, nacque a Venezia il 23 [...] Banière), in Boll. dell'Ist. di storia della società e dello Stato veneziano, III (1961), p. 88; A. Stella, Dall'anabattismo al socinianesimo nel Cinquecento veneto, Padova 1967, pp. 155 s.; A. Da Mosto, Idogi di Venezia nella vita pubblica e privata ...
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CAVALLI, Sigismondo
Achille Olivieri
Nacque a Brescia, il 22 ott. 1530, verso la fine del mandato, in qualità di capitano, del padre Marino.
Testimoni della nascita sono Pietro Contarini e Francesco [...] lo Stato, e la vita religiosa, mai disgiunta, questa, dalla struttura gerarchica della Chiesa. Non solo il calvinismo, o l'anabattismo, ma gli stessi moriscos, che largo spazio hanno nei suoi dispacci, in quanto potenti alleati dei "Turchi" nel cuore ...
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DONÀ (Donati, Donato), Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, in rio Terrà a Cannaregio, nel 1468, da Alvise del dottore e cavaliere Andrea e da Camilla Lion di Marino di Andrea. Nonostante la [...] doge Nicolò Da Ponte (18 marzo '78), in Il Diritto eccles., LXXVIII (1967), I, pp. 285-295; A. Stella, Dall'anabattismo al socinianesimo nel Cinquecento veneto. Ricerche stor., Padova 1967, pp. 54 s.; Id., L'orazione di Pier Paolo Vergerto al doge F ...
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DA PONTE, Nicolò
Giuseppe Gullino
Primo dei numerosi figli di Antonio e di Regina Spandolino del cavalier Dimitri di Teodoro, da Costantinopoli, nacque a Venezia il 15 genn. 1491, in una casa a S. Agnese, [...] ; A. Stella, Chiesa e Stato nelle relazioni deinunzi pontifici aVenezia, Città del Vaticano 1964, p. 14; Id., Dall'anabattismo al socinianesimonel Cinquecento veneto, Padova 1967, p. 129; Relazioni di ambasciatori veneti al Senato, a cura di L. Firpo ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] con cui si dovevano combattere l'erasmismo, la cultura filologica ed umanistica, il luteranesimo, il calvinismo, l'anabattismo. Malgrado questa posizione intransigente, nella seconda metà degli anni Trenta, Carafa non si sottrasse alla collaborazione ...
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anabattismo
s. m. [dal lat. tardo anabaptismus, gr. ἀναβαπτισμός der. di ἀναβαπτίζω «immergere di nuovo», quindi «ribattezzare»]. – Le dottrine e il movimento degli anabattisti.
anabattista
s. m. e f. e agg. [tratto da anabattismo] (pl. m. -i). – Appartenente a gruppi o correnti ereticali del sec. 16° e segg., che sostenevano la necessità di conferire il battesimo ai soli adulti. In senso più ampio sono così designati...