Vedi PINDARO dell'anno: 1965 - 1996
PINDARO (Πίνδαρος)
G. Sena Chiesa
Il maggiore poeta lirico greco nato a Tebe (522-442).
Da passi di fonti antiche (Aysch., Epist., 4; Paus., I, 84) è noto che gli [...] fu identificata da molti studiosi in una statua della Glyptotek Ny Carlsberg (Schefold, 138), che venne ritrovata insieme all'Anacreonte Borghese. Il poeta è ritratto seduto sulla sedia del coro, sostenente la lyra con la sinistra. La linea delle ...
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GLICONEI
Angelo Taccone
. Il gliconeo è una tetrapodia logaedica acataletta che può assumere vario aspetto a seconda della posizione occupata dal dattilo: secondo che questo si trova nella prima o [...] fu poeta comico. Ma le due notizie non sono conciliabili, perché un poeta comico non poté fiorire prima di Saffo e di Anacreonte, che usarono questo metro. Il gliconeo secondo può avere nel primo piede, oltre alla forma del trocheo, anche quella del ...
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SALVINI, Anton maria
Guido Mazzoni
Letterato, fratello di Salvino (v.), nato il 12 gennaio 1653 a Firenze, dove morì il 17 maggio 1729. Laureato a Pisa in giurisprudenza, sin da giovane insegnò lingua [...] il far largamente conoscere opere antiche e moderne per mezzo di traduzioni fedeli. Dal greco rese Omero, Esiodo, Anacreonte, Teocrito, Oppiano, Nonno, ecc.; dal latino, alcuni libri delle Metamorfosi d'Ovidio, una parte delle epistole d'Orazio ...
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Insigne filologo tedesco. Nacque il 22 maggio 1812 a Lipsia, e quivi studiò dal 1830 al 1835 sotto la guida di Goffredo Hermann; qualche anno più tardi fu a Berlino assistente del Meineke, di cui doveva [...] al 1881, anno della sua morte, dimorò a Bonn. Lavori giovanili pur pregevoli del Bergk furono la sua edizione d'Anacreonte (1834) e le sue Commentationes sulla commedia attica antica. Collaborò col Meineke all'edizione dei frammenti comici, curò l ...
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Letterato, nato a Ravenna il 13 giugno 1771, morto a Bologna il 21 dicembre 1836. Fu dapprima un seguace letterario del Cesarotti: quindi, seguendo il sensismo del Condillac, si fece una sua propria dottrina [...] è l'utile commento del poema dantesco, in cui egli fu aiutato da Giovanni Marchetti. Tradusse senza grazia né felicità da Anacreonte, da Orazio, da altri antichi; e compose allora anche epistole e liriche di suo. Maggiore ampiezza di vedute e più ...
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MARCHETTI (Marchetti degli Angelini), Giovanni
Fabio Zavalloni
Nacque a Senigallia il 26 ag. 1790 da Marco, discendente da una nobile famiglia di origine bergamasca, e dalla nobile bolognese Maria Caterina [...] l'Ode a Giuditta Pasta (1824). Il M. fu anche buon traduttore: nel 1823 apparve a Bologna un volume contenente le odi di Anacreonte, tradotte da lui e da Costa. Nel 1838, per la Biblioteca Italiana, il M. volgarizzò alcune odi di Orazio.
Il più noto ...
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BERIO, Francesco Maria
Pompeo Giannantonio
Nacque a Napoli nel 1765 da Domenico, marchese di Salza, letterato e gentiluomo napoletano. La sua famiglia, di origine spagnola, era passata prima a Genova [...] ai tanti rimatori napoletani dei secolo precedente: come costoro, amò i metri facili dandone anche buona prova in traduzioni di Anacreonte. Nel 1787, durante il soggiorno di Goethe a Napoli, il B. lo andò a trovare, lasciandogli l'impressione di ...
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MAGNY, Olivier de
Natale Addamiano
Poeta francese, nato a Cahors verso il 1530, morto intorno al 1560. Venuto presto a Parigi, fu segretario del poeta Ugo Salel, elemosiniere di Francesco I. Fu a Roma [...] , notevoli per la forma, in lode di illustri contemporanei. Il meglio delle sue ispirazioni è nelle Gaytez, ispirategli da Anacreonte appena scoperto da Enrico Stefano. Le sue opere complete furono pubblicate dal Courbet, Lemerre, voll. 6, 1871-81 ...
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Poeta (Roma 1687 - Todi 1765). Scolaro e protetto, come Metastasio, di G. V. Gravina, fu in Arcadia col nome di Eulibio Brentiatico. Nel 1715 si recò a Parigi e poi a Londra, dove rimase fino al 1744; [...] on the epic poetry of the European nations (1728); tradusse in italiano il Paradise Lost di Milton (1729) e le Odi di Anacreonte (1739). Come librettista collaborò tra gli altri con G. F. Händel, N. A. Porpora e B. Galuppi, e raccolse parte della sua ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] dei, Cibele, nel cui culto il v. era usato, e dall’essere considerato di natura giambica. Se ne hanno esempi in Anacreonte; fra i Latini, in Varrone (Saturae Maenippeae) e Catullo (carme 63, Attis).
Giambelego È un elegiambo invertito e consta di un ...
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anacreontica
anacreòntica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. anacreontico]. – Odicina o canzonetta d’ispirazione leggera, amorosa, bacchica, in metri brevi e di stile vezzoso, coltivata in Italia nella seconda metà del Cinquecento e poi nel...
anacreontico
anacreòntico agg. e s. m. [dal lat. tardo Anacreontĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Conforme allo stile, alla maniera di Anacreonte, poeta greco (c. 57o - 485 a. C.), autore, oltreché di giambi vigorosi e crudi nell’invettiva, di liriche...