Anatomopatologo (Torino 1868 - Bologna 1948). Fu prof. di anatomia patologica a Cagliari, Modena e Bologna. Eseguì notevoli ricerche sull'infezione tetanica, valendosi anche di un suo particolare metodo [...] di coltura dei microrganismi anaerobî. Interessanti sono anche i suoi studî sul parkinsonismo postencefalitico e nel campo dell'oncologia. ...
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Ordine di Proteobatteri cui appartiene il genere Rhodobacter. Comprende forme autotrofe, che compiono la fotosintesi e contengono pigmenti (batterioeritrina, batterioclorina e carotenoidi) e la maggior [...] parte anche granuli di zolfo; sono gram-negativi, mobili, anaerobi e vivono principalmente nelle acque putride o nella melma dei laghi e del mare. Per il colore che assumono di solito quando sono in grandi ammassi sono detti batteri purpurei. ...
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clindamicina
Antibiotico batteriostatico; inibisce la sintesi proteica interagendo con la subunità 50S del ribosoma batterico. La c. è attiva sui cocchi gram-positivi, compresi gli streptococchi e gli [...] stafilococchi resistenti alla penicillina, e anche su molti anaerobi. È utilizzata principalmente per il trattamento delle infezioni stafilococciche dell’osso e delle articolazioni, come l’osteomielite. Ha un utilizzo limitato a causa di effetti ...
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pneumoperitoneo
Presenza di gas, libero o saccato, nella cavità addominale. Il p. può essere spontaneo, per ferite penetranti dell’addome, per perforazione di ulcere di organi cavi a contenuto idroaereo [...] (stomaco, intestino) o per processi flogistici del peritoneo causati da germi anaerobi (peritoniti putride), oppure può essere artificiale e praticato a scopo diagnostico durante la laparoscopia, al fine di evidenziare, separandoli con l’ ...
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Ordine di Batteri a forma di spirale, dotati di vivaci movimenti, alcuni provvisti di flagelli. Le S. possono essere parassite o vivere libere nel terreno o nell'acqua; alcune specie sono patogene, come [...] quelle del genere Borrelia, responsabili delle febbri trasmesse dalle zecche, e come Treponema pallidum, agente della sifilide. Alcuni generi sono anaerobi obbligati o facoltativi, altri aerobi. ...
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. Gravissima infezione dell'uomo e degli animali caratterizzata da tumefazione, da produzione di gas, da necrosi di tessuti, da gravi fenomeni d'intossicazione generale; rientra nel gruppo dei processi [...] È un germe di 3,5 micron di lunghezza per 0,6-1 di larghezza, con estremità arrotondate; è ciliato (peritrico), mobile, anaerobico, sul limite della resistenza al Gram. Tanto in vitro quanto in vivo cresce in lunghi filamenti curvi e segmentati e sia ...
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FASIANI, Gian Maria
Mario Crespi
Nato a Garessio, in provincia di Cuneo, da Annibale e da Battistina Randone il 4 dic. 1887, studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, ove fu allievo del [...] , in Giorn. della R. Acc. di medicina di Torino, LXXXII [1919], pp. 137-141; Sulla importanza di alcuni germi anaerobi putrificanti come agenti di gangrena gassosa, in Arch. ital. di chirurgia, I [1920], pp. 697-710; Sulle condizioni di sviluppo ...
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butirrico, acido
Acido organico, presente nel burro nella proporzione del 2÷3% sotto forma di gliceride, in talune piante, e anche nel sudore. È un liquido incolore, volatile, dall’odore pungente, solubile [...] un aroma tipico ad alcuni alimenti (latticini, formaggi, birra). Alterazione b. degli alimenti: la presenza di batteri anaerobi contaminanti (principalmente clostridi) dà luogo a fermentazione butirrica, processo che fa aumentare in modo eccessivo la ...
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Buchner, Hans Ernst August
Medico e batteriologo tedesco (Monaco 1850 - ivi 1902). Prof. di igiene all’Univ. di Monaco dal 1894, condusse degli studi sulle gammaglobuline e scoprì nel siero una sostanza [...] termolabile che mostrava proprietà antibatteriche, da lui chiamata alessina, che venne poi rinominata complemento (➔) da P. Ehrlich. Ideò inoltre dei metodi per lo studio dei batteri anaerobi. ...
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TAROZZI, Giulio
Anatomopatologo, nato a Torino nel 1868. Laureatosi a Torino, fu aiuto di fisiologia a Pisa, di patologia generale e di anatomia patologica a Siena; professore di anatomia patologica [...] .
Acquistò presto larga fama per il metodo, che da lui prende il nome, per la coltura dei microrganismi anaerobî, del quale si valse per importanti ricerche sull'infezione tetanica. Nel campo dell'anatomia patologica portò importanti contributi ...
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anaerobico
anaeròbico agg. [tratto da anaerobiosi] (pl. m. -ci). – Che si riferisce all’anaerobiosi: processi chimici a.; glicolisi anaerobica. In partic., con riferimento agli organismi pluricellulari, detto di processo biochimico o di attività...
anaerobio
anaeròbio (o anaerobïónte) s. m. e agg. [comp. di an- priv., aero- e -bio (o -bionte)]. – In biologia, sono così chiamati i microrganismi che possono vivere anche in assenza di ossigeno libero (a. facoltativi), oppure soltanto in...